Elisa Kadigia Bove

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Elisa Kadigia Bove (Mogadiscio, 1942) è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un soldato italiano e una donna somala, dopo aver frequentato il Piccolo Teatro diretto da Strehler, ha iniziato una lunga carriera come attrice e cantante, tra teatro, cinema e televisione.

Ha interpretato molte opere del compositore d'avanguardia italiano Luigi Nono, tra le quali A floresta e jovem e cheia de vida, Un volto del mare, Contrappunto dialettico alla mente e Y entonces Comprendió. Ha debuttato come attrice nel film I dannati della terra, diretto da Valentino Orsini e in seguito ha recitato in alcuni B-movies verso la fine degli anni sessanta ed ottanta, mentre il suo ultimo ruolo è stato in una commedia diretta da Cristina Comencini. È stata anche presidente dell'Associazione donne immigrate africane (ADIA), organizzazione senza scopo di lucro al servizio delle donne immigrate africane in Italia.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stata la seconda moglie di Achille Occhetto, al quale ha dato due figli: Massimiliano e Malcom (quest'ultimo deceduto per un infarto a Las Palmas de Gran Canaria il 23 ottobre 2022 a 54 anni).[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

In televisione Elisa ha partecipato a quattro serie della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello:[2]

  • nel 1963 pubblicizzando i frigoriferi Atlantic electric[3];
  • nel 1964 e 1965 elettrodomestici e televisori per il medesimo sponsor[3];
  • nel 1966 e 1967 elettrodomestici, frigoriferi e televisori della stessa casa produttrice[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Malcom Occhetto, morto il figlio dell'ultimo segretario Pci. L'annuncio sui social: "Sono impietrito", su la Repubblica, 23 ottobre 2022. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  2. ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7
  3. ^ a b Marco Giusti, op. cit., p. 62
  4. ^ Marco Giusti, op. cit., p. 63

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]