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Leonor, la giovane erede al trono di Spagna giura sulla Costituzione

La figlia di Felipe VI da oggi è maggiorenne: garantirà la continuità della monarchia spagnola in caso di abdicazione, incapacità o morte del padre

3' di lettura

Alle 11 in punto Leonor di Borbone ha giurato erà fedeltà alla Costituzione davanti alle Corti e diventerà l’erede al trono. Il 31 ottobre 2023, un giorno storico per la giovane democrazia spagnola, nel giorno in cui la giovane figlia di re Felipe diventa maggiorenne. Tutto il Paese è in preda alla ’leonormania’: le vie centrali di Madrid sono piene di bandiere nazionali, tutti i lampioni sono stati addobbati con le foto della Principessa delle Asturie, che oggi, il giorno del suo 18esimo compleanno ha pronunciato il suo discorso più importante. Intervento trasmesso anche in tre maxischermi allestiti nella piazza principale di Puerta del Sol.

Dopo il giuramento a Leonor verranno consegnate le medaglie del Congresso dei Deputati e del Senato. In seguito, si terrà un’altra cerimonia al Palazzo Reale di Madrid in cui alla principessa verrà conferito il Collare dell’Ordine di Carlo III, la più alta e illustre decorazione civile data dallo Stato spagnolo. Una ragazza Leonor che, soprattutto per volere della madre, la regina Letizia ex giornalista della tv pubblica, sta interpretando il suo ruolo in un modo molto più moderno e aperto alla società rispetto alle tradizioni del passato. Basti pensare alla scelta della famiglia di farle trascorrere l’ultimo anno del liceo in una scuola gallese. Tantissimi spagnoli entusiasti sono arrivati di prima mattina dietro le transenne per vedere da vicino la famiglia reale. In tutta la zona anche un notevole spiegamento di forze di polizia, oltre 900 agenti, per garantire la sicurezza all’atto più solenne che si celebra nel parlamento spagnolo.

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Una seduta speciale che oggi assume anche un grande significato politico: la casa reale, secondo la Costituzione spagnola, è il simbolo dell’unità dello Stato. Tuttavia, alla cerimonia non saranno presenti gli esponenti dei partiti indipendentisti baschi e catalani, ma anche della sinistra radicale. E tra gli assenti ci sono anche tre ministri di Podemos , Ione Belarra, Irene Montero e Alberto Garzón. Sarà invece presente la vicepresidente Yolanda Diaz, per “rispetto istituzionale”. Assenze che offrono nuovi argomenti alla destra che da settimane, anche con imponenti manifestazioni di piazza, accusa Pedro Sanchez e la sua volontà di andare al governo con gli indipendentisti catalani di “voler rompere il Paese”.

La principessa Leonor sarà la prima regina di Spagna dopo Isabella di Castiglia

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Così Leonor di Borbone Ortiz dopo il giuramento sulla Costituzione è diventata ufficialmente l’erede che garantirà la continuità della monarchia spagnola in caso di abdicazione, incapacità o morte del padre, Felipe VI. Descritta dal suo entourage come attenta ai problemi ambientali, ai diritti delle donne e al tema della salute mentale, Leonor dovrà proseguire nel lavoro portato avanti da Felipe di recupero della fiducia degli spagnoli nella monarchia se vorrà garantirne la sopravvivenza. Un compito non facile vista la divisione della società spagnola a riguardo e la perdita di consensi dopo gli scandali che hanno segnato gli ultimi anni del regno di Juan Carlos I.

Nel sondaggio realizzato da Sigma Dos per l’ultimo numero del settimanale Hola!, gli spagnoli hanno espresso un gradimento di 6,2 punti su 10 rispetto all’operato di Leonor, uguale al punteggio assegnato alla madre Letizia e un po’ inferiore rispetto al giudizio espresso su Felipe (6,7 punti). La principessa, che ha già iniziato la formazione militare nell’accademia di Saragozza, è destinata a diventare la prima regina regnante (e non consorte o reggente) in oltre 120 anni, dall’epoca di Isabella II.

Lungo la Gran via di Madrid sono già esposti i ritratti dell’erede al trono e nelle edicole tutte le copertine delle riviste sono dedicate a lei. La principessa, primogenita di Felipe VI e di Letizia, davanti alle Cortes spagnole riunite, giurerà di adempiere fedelmente alle sue funzioni, di rispettare la Carta fondamentale e i diritti dei cittadini e delle comunità autonome, nonché di essere fedele al re.

La copia della Costituzione usata nella cerimonia è la stessa su cui giurò Felipe VI nel 1986. Per l’occasione è arrivato a Madrid Juan Carlos che vive in esilio volontario ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Il re emerito non ha partecipato alla cerimonia solenne ma solo ai festeggiamenti serali privati nel palazzo reale di El Pardo, presenti le famiglie di Felipe e di Letizia. I 18 anni di Leonor sono stati dunque l’occasione per un nuovo incontro tra Felipe e il padre. L’ultima volta in cui i due sono apparsi insieme in pubblico è stata ai funerali ad Atene di Costantino II di Grecia, fratello della regina Sofia.

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