La Royal Family è diventata un club ristrettissimo, e forse anche sussiegoso, tanto che durante il montaggio della cerimonia dei Bafta 2020 sono state tagliate le espressioni attonite del principe William e Kate Middleton quando sul palco si facevano battute sullo zio Andrea di York e sulla Megxit. Riguardo Meghan Markle e il principe Harry, a conti fatti un periodo intenso di notizie mondiali – anche preoccupanti – alla fine gli ha “rubato” la scena, o per lo meno ha reso il loro exploit meno spettacolare ed eroico di come immaginavano. Okay, si dirà, non che il mondo dovesse cadere per la defezione del sesto in linea di successione al trono del Regno Unito e della consorte americana. Non certo quanto la vecchia storia di Edoardo VIII e Wallis Simpson.

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Il principe Edoardo e Sophie

La regina ha però chiuso la sua famiglia all’interno di un cordone e le strategie interne con i consulenti di immagine sono intense. Si discute su quali carte sfoderare per mantenere il rispetto e l’approvazione dei sudditi, un po’ stanchi di divorzi, screzi e scandali, al di là del gusto per il gossip. La contessa di Wessex, Sophie Rhys-Jones, da molti osservatori indicata come “la vera confidente della regina” è uno degli assi che Elisabetta II si prepara a giocare. Discreta, lontana dai riflettori Sophie, moglie del principe Edward, quarto figlio della regina, sembra essere diventata il termine di paragone di come deve essere e come deve comportarsi una commoner che ha la fortuna di sposare un principe. Praticamente, è la barra indeformabile di platino-iridio conservata al Bureau International des Poids et Mesures che stabilisce la misura perfetta di un metro. Ma chi è Sophie Helen Rhys-Jones, contessa di Wessex, e perché se ne parla meno delle altre donne di casa Windsor?

Intanto, non ha sangue blu. Nata il 20 gennaio 1965 a Oxford da Christopher Bournes Rhys-Jones, commerciante nel settore degli pneumatici, e Mary Rhys-Jones, segretaria, ha un fratello maggiore e il suo secondo nome è un omaggio alla sorella di suo padre, morta nel 1960 per un incidente di equitazione. La famiglia è benestante. Sophie è cresciuta in una fattoria del XVII secolo a Brenchley, nel Kent, dove ha trascorso tutto il periodo degli studi, fino a frequentare il Kent College di Pembury. Nel periodo del college divideva un appartamento a Fulham con un’altra studentessa di nome Sarah Sienesi. Dopo le nozze con Edoardo, la nominerà sua dama di compagnia. Ma prima di conoscere il principe Edoardo ed entrare a far parte della famiglia reale Sophie, finiti gli studi, ha fatto gavetta. Prima come segretaria al West Kent College di Tonbridge, poi si è cimentata nelle pubbliche relazioni di molte aziende importanti, anche mediatiche, come Capital Radio, e sportive, e ha lavorato molto in Svizzera e in Australia. Nel 1996 ha aperto la sua agenzia di pr. Nel frattempo, però le era già accaduta una di quelle fortune che sembrano possibili solo nei film di poche pretese. Mentre lavorava per Capital Radio, nel 1987, si ritrovò faccia a faccia col principe Edoardo, ospite alla Radio.

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Il principe era fresco di laurea a Cambridge, con qualche polemica riguardo alla sua ammissione, pare, un po’ facilitata, e aveva anche abbandonato il training dei Royal Marines senza completarlo. La vita militare non faceva proprio per lui e pare che la lavata di capo che ricevette dal padre, il principe Filippo, gli abbia provocato una crisi di pianto, anche se poi il principe consorte lo sostenne nella sua scelta.

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Il principe Filippo, il principe Andrea, la regina Elisabetta, il principe Carlo, il principe Edoardo, 1975

Edward amava il mondo dello spettacolo e voleva diventare un impresario. Dimostrò di saperci fare: commissionò il musical Cricket di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, per il 60esimo compleanno di sua madre, e trovò anche lavoro nella compagnia di Lloyd Webber come assistente alla produzione di musical come Il fantasma dell’Opera e Cats. Quando incontrò Sophie alla radio Edward rimase colpito da lei, dal modo in cui si comportava come una nobile, pur non essendolo. Non è l’unico a pensarlo: in seguito, quando prima di un royal wedding la stampa si scatena in cerca delle persone che possono raccontare chi è la sposa, la preside della sua scuola media la descriverà come “una ragazza felice, popolare, piena di buonsenso, coscienziosa nel suo lavoro scolastico e brava nello sport".

Tuttavia, in quel periodo Edward è già impegnato, frequenta l’attrice Ruthie Henshall, per cui il colpo di fulmine non ha seguito. Nel 1993, però, le strade del principe e di Sophie si incrociano ancora (il destino ha una grossa responsabilità in questa coppia) durante un evento charity di Tennis. Stavolta Edoardo è libero la storia con Hensell, durata tre anni, è finita. Lei ha 28 anni, lui 29 anni, non sta frequentando nessuna e decide di chiedere a Sophie di uscire con lui. Il perché questa storia d’amore sia stata al tempo trascurata dal gossip è facile da capire: siamo in pieno “tifone Lady Diana”. L’anno prima, infatti, è uscita la biografia-scandalo di Andrew Morton, Diana - La sua vera storia, e proprio in quell’anno fuoriescono le registrazioni delle telefonate fra Carlo e Camilla. Inoltre, era in corso il divorzio di Andrea da Sarah Ferguson e la principessa Anna si stava sposando per la seconda volta. Un po’ troppo per mettere altra carne al fuoco. Ma tutto questo gli permise di conoscersi molto bene.



Edward e Sophie vivono la loro storia con una calma estrema. Nel 1997 lui le chiede di sposarlo e fa tutto come si deve, si inginocchia e le apre lo scrigno con l’anello da 105 mila sterline in oro bianco 18 carati, su cui sono montati un diamante ovale da due carati e altri due brillanti a forma di cuore, realizzato dal gioielliere reale Garrard & Co. Stanno per annunciare al mondo il loro fidanzamento ma succede il disastro: l’incidente del ponte dell’Alma, la morte di Lady D, il polverone soffocante che ne segue. La coppia attende ancora paziente, fino al 6 gennaio del 1999, per dichiarare pubblicamente le nozze. La regina è favorevole e offre al figlio e alla futura nuora il ducato di Cambridge, che gli spettava in linea di successione. Andrea lo rifiuta ma perché preferisce un titolo meno alto in gerarchia: quello di conte di Wessex. Per molto tempo ci si interrogherà sul perché della scelta, finché si scoprirà che Edward aveva adorato il film Shakespeare in Love e il suo personaggio preferito era Lord Wessex, interpretato da Colin Firth. Inoltre, reputava che il nome “Wessex” calzasse meglio a lui. Tutto qui.

Il principe Edward e Sophie si sono sposati il 19 giugno del 1999 alla St George’s Chapel del castello di Windsor senza neanche dare troppo nell’occhio, in modo molto informale rispetto alle nozze del fratello Carlo con Diana e di Andrea con Sarah Ferguson. Sono andati in viaggio di nozze al castello di Balmoral in Scozia e hanno preso residenza a Bagshot Park, nel Surrey. Nonostante tutte le cautele, un mese prima delle nozze sono stati anche loro protagonisti di un mini-scandalo. Il Sun aveva infatti pubblicato una foto sfocatissima di Sophie con la maglietta sollevata al cospetto di un collega, in cui si intravedeva un capezzolo. Ormai la futura sposa era così popolare che l’opinione pubblica la sostenne, il collega di Capital Radio che aveva venduto la foto al Sun per 100 mila sterline finì alla gogna, e il Sun versò una somma corrispondente in beneficenza per scusarsi. Ancora, nessuno biasimò più del dovuto Sophie quando, nel 2001, un finto sceicco si presentò alla sua agenzia e registrò una conversazione in cui lei si riferiva alla regina come una “cara vecchina” e faceva battute sull’allora primo ministro Tony Blair. Lo stesso anno, anche a causa dello stress della vicenda, Sophie ha sofferto per una gravidanza extrauterina, che l’ha costretta ad abortire. Per evitare altri incidenti come quello dello sceicco, nel 2002 entrambi i conti di Wessex hanno deciso di lasciare i loro lavori - lui ha chiuso la sua agenzia di spettacolo, lei quella di pr - per dedicarsi a tempo pieno al ruolo di senior members della royal family. Esattamente l’opposto di quello che hanno fatto Harry e Meghan Markle.

Nel 2002, con la morte della regina madre, Sophie si è ritrovata per un breve lasso di tempo a essere la donna al secondo posto di importanza nel Regno Unito, visto che nessuno dei due fratelli di suo marito era più sposato. Ad oggi è "scesa di grado", dopo Camilla duchessa di Cornovaglia, e varie altre nozze. Nella loro vita da sposati Edward e Sophie non hanno avuto fretta di avere figli: l’8 novembre del 2003, in modo difficoltoso, prematura e con un cesareo d’urgenza, è nata la primogenita Louise. Comprensibile che il 17 dicembre del 2007 la nascita del secondo figlio, James, sia stata attesa con preoccupazione. Ma tutto è andato bene. Anche loro, per i figli, hanno rifiutato il trattamento di altezza reale optando per i titoli di lady e visconte. È stato dopo la nascita di Louise che la vita di Sophie ha preso la direzione che percorre ancora oggi. È diventata una royal lady dedita alla charity e soprattutto alle organizzazioni di ricerca per i problemi di vista dei bambini. Segue regolarmente, in tutto, circa 70 diverse iniziative benefiche. La regina è rimasta folgorata dalla sua evoluzione.

Oggi Sophie, che si distingue anche per la collezione di cappelli più belli e chic della famiglia, non manca un solo giorno al tè delle cinque con la suocera nel salotto privato di Sua Maestà al primo piano, accessibile da un ascensore privato e con vista sugli enormi giardini del palazzo. Con loro c’è lady Sarah Chatto, la figlia della principessa Margaret e Lord Snowdon, altra cocca di Elisabetta II. Se si trova nei paraggi, la regina chiede spesso di lei per recarsi in auto a messa quando è nelle residenze festive. Ed è con lei che la regina vede e commenta le nuove puntate della serie tv The Crown. Sophie di Wessex lavora a tempo pieno per la regina, e la regina si riferisce a lei spesso come “un’altra figlia”, che adora ogni giorno di più anche solo per un buon motivo: quello fra lei e il figlio Edward è l’unico matrimonio di famiglia che ha superato i 20 anni, e non mostra segni di cedimento. Sophie è l’unica autorizzata a chiamarla “mamma”, oltre ai veri figli. Dal suo canto, la contessa di Wessex ha imparato dalla regina come riuscire a svolgere tanti impegni in un giorno (presiede circa 250 feste di fidanzamento l’anno) “e a fare le cose con leggerezza ed eleganza, invece di correre da una parte all’altra”. Si dice che la regina avesse affidato a lei il compito di istruire Meghan Markle sul come si sta al mondo quando si sposa un principe. Sophie è stata una delle prime a invitare Meghan, da sola, nella sua casa di Bagshot per un tè dopo l’annuncio del fidanzamento con Harry. Dopo un pomeriggio insieme, riferì alla regina la sua impressione: che era una ragazza interessante e si era trovata bene a conversare con lei, ma che non sarebbe mai diventata la sua migliore amica. E che dopo averle fatto capire di non essere interessata ai suoi consigli, Meghan le aveva parlato come se la sua agenda fosse già piena di progetti che non coinvolgevano la famiglia reale. Aveva indovinato.

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