Il segno della libellula - Dragonfly, film diretto da Tom Shadyac, segue le vicende di Joe Darrow (Kevin Costner), il medico di un ospedale di Chicago. L’uomo è sposato con Emily (Susanna Thompson), un’oncologa pediatrica molto appassionata del proprio lavoro. Sebbene la donna sia al settimo mese di gravidanza, decide comunque di partire per il Venezuela, dove l’attendono alcuni bambini poveri e bisognosi di cure.
Sfortunatamente, un tragico incidente durante il viaggio causa la morte di Emily, il cui corpo però non viene mai ritrovato. Disperato per l’immensa perdita, Joe cerca di convivere con il doloroso lutto andando a trovare i piccoli del reparto di oncologia, di cui prima si occupava la moglie. Sorprendentemente, alcuni di questi bambini raccontano al dottore di aver avuto delle visioni in cui Emily era presente e parlava di lui. Joe stenta a crederci, ma sembra proprio che la sua amata stia cercando di entrare in contatto con lui dall’oltretomba, per comunicargli qualcosa di assolutamente importante...
"Il film non è granché: troppi discorsi mortuari, e piuttosto sconnessi, troppo pochi sviluppi narrativi: Neppure questa volta Kevin Costner è riuscito a superare il blocco che, dal 1995 di 'Waterworld', sembra impedirgli di scegliere buoni film degni della sua bravura e della sua fama, capaci di imprimere uno scatto alla sua carriera che da un periodo ormai troppo lungo va più indietro che avanti: e intanto il tempo passa, a quarantasette anni l'attore ha la faccia appesantita, dilatata, non appare molto in forma". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 12 aprile 2002) "Regista sinora di farse demenziali quali 'Bugiardo, bugiardo', Tom Shadyac dimostra in 'Dragonfly' di essere in grado di passare da un genere a un altro con impeccabile professionalità. E, nel ruolo dell'uomo che non si rassegna ad accettare la perdita della persona amata, Costner è credibilissimo. Il dilemma vero è se lo spettatore riuscirà ad accettare una vicenda dagli sviluppi tanto assurdi". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 15 aprile 2002) "La libellula del titolo è l'anima portafortuna della morte, è un angioma della sua pelle, è in un fermacarte che cade da un comodino o esce da una scatola per il trasloco, è l'insetto che si presenta alla finestra, è il simbolo dell'incontro dissestato tra 'Ghost' e 'Il sesto senso'. (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 16 aprile 2002)
Successivamente fu realizzato un remake indiano del film, intitolato Saaya (2003).
Alison Lohman aveva una piccola parte come malata di cancro, ma poi la sua scena fu tagliata via dal montaggio finale. Siccome si era rasata la testa per il ruolo, dovette recitare in White Oleander (2002) con una parrucca.
Il personaggio di Joe Darrow era stato scritto per Harrison Ford, il quale però rinunciò al film per prendersi un anno di riposo dalle scene.
Attore | Ruolo |
---|---|
Kevin Costner | Dr. Joe Darrow |
Joe Morton | Hugh Campbell |
Susanna Thompson | Emily Darrow |
Ron Rifkin | Charlie Dickinson |
Kathy Bates | Miriam Belmont |
Linda Hunt | Sister Madeline |
Matt Craven | Erich |
Jacob Smith | Ben |
Jay Thomas | Hal |
Lisa Banes | Flora |
Casey Biggs | Neil Darrow |
Robert Bailey Jr. | Jeffrey Reardon |
Leslie Hope | Charisse Darrow |
Peter Hansen | Phillip Darrow |
Chea Courtney | Bambina Di 12 Anni |
Dylan Johnson | Bambino Di 8 Anni |