Dracula - Bram Stoker - Recensioni di QLibri
 

Dracula Dracula

Dracula

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Scritto da Bram Stoker nel 1897, fin dal suo primo apparire Dracula ha fornito l'archetipo alle numerose storie di vampiri che si sono succedute nella letteratura e nel cinema. Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II detto Dracul («il diavolo») e di suo figlio Vlad III, l'Impalatore, Dracula-Nosferatu (colui che non muore, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante. Nel tratteggiarlo Bram Stoker ha dato fondo a tutte le risorse della sua fantasia e a tutti gli espedienti di un calibratissimo mestiere. Da queste pagine si sprigiona così una magia che giunge fino alle soglie dell'incubo.



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Dracula 2022-04-04 15:19:17 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    04 Aprile, 2022
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Mina

Mi sono approcciata alla lettura di questo libro in maniera diffidente perché avendo già letto “Frankstein”, che mi aveva davvero deluso o comunque non era quello che mi aspettavo e sapendo che i due libri sono spesso affiancati, ero un po' preoccupa ma comunque decisa a leggerlo.

L'inizio è curioso e avvincente, siamo con Jonathan Harker in Transilvania e subito facciamo la conoscenza del misterioso Conte Dracula. Le pagine scorrono e le preoccupazioni di Harker diventano anche le mie.

Dracula non è un romanzo come uno si può immaginare, è una serie di diari di vari personaggi che insieme creano la storia mettendo ognuno la propria parte. La prima parte come dicevo è narrata da Harker e scorre velocemente, ma dopo di lui inizia il patimento o almeno per me è iniziato. Ho pensato più volte di abbandonare il libro, stiamo parlando di oltre seicento pagine ed io ero impantanata intorno alle duecento; ma la tenacia mi ha portato a finire ben altri “mattoncini” e per fortuna ho continuato. La parte centrale è un po' lenta, sono circa centocinquanta pagine di agonia ma poi arriva la luce.

Il romanzo torna ad essere avvincente e qui fra tutti spicca lei, la figura di Mina. Ho adorato questo personaggio da subito e soprattutto ho apprezzato la delicatezza con cui l'ha trattata Stoker. Stiamo parlando di un romanzo di fine Ottocento ma lui dà alla sua protagonista femminile uno spirito, un animo e un coraggio che mi hanno davvero colpito. Mina è una donna che quando c'è una difficoltà non volta le spalle ma “si rimbocca le maniche” e soprattutto mette sempre davanti a sé il bene comune.

Anche gli altri protagonisti attraggono, sono così eterogenei e uno completa l'altro; Van Helsenky è strepitoso. Quello a cui è stato dedicato meno tempo e meno dettagli è proprio il Conte Dracula, avrei preferito un approfondimento su lui e su tutto quello che l'ha portato a diventare così.

Un romanzo che mi ha conquistato, mi ha portato al tempo dei non-morti e per una come me che non ama la letteratura horror posso dire che questo libro lo può leggere chiunque.

Buona lettura!!!

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Dracula 2021-10-06 10:21:54 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    06 Ottobre, 2021
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Postini del'800 >>> Corrieri Amazon del 2021


Questo classico languiva da anni nella mia TBR, colpa della vecchia edizione Newton Compton che tra pagine ingiallite e una cover degna di un opuscolo religioso non mi trasmetteva la minima voglia di cominciare la lettura. In mio soccorso è giunta però la nuova edizione pubblicata da Rizzoli nella collana Classici BUR Deluxe che può vantare una traduzione impeccabile, delle utili ed interessanti note a fondo pagina, una buona prefazione -concentrata sul contesto culturale e il simbolismo dell'opera- e delle illustrazioni terrificanti, e quindi perfette per fare da contorno a questa storia. L'unico deficit è la poca maneggevolezza data da peso e dimensioni, e su questo posso tranquillamente soprassedere.
Ma passiamo al libro in se. "Dracula" ha una struttura narrativa decisamente moderna: nonostante appaia a prima vista come il classico romanzo epistolare ottocentesco, nel testo troviamo anche le trascrizioni dei commenti fonografici del dottor Seward ed alcuni estratti dai quotidiani locali, che rendono la lettura quasi interattiva; come conseguenza, ci troviamo di fronte ad un romanzo con molte voci, tra le quali spiccano sicuramente quelle di Jonathan Harker, Wilhelmina "Mina" Murray e John "Jack" Seward. La trama parte con il viaggio di lavoro intrapreso da Jonathan per incontrare il Conte Dracula, un nobile romeno interessato all'acquisto di una proprietà londinese dove intende trasferirsi a breve; ovviamente il vampiro più celebre del mondo non è diretto in Inghilterra per un periodo di villeggiatura, ma per esportare oltremanica il suo dominio, progetto che lo porterà ad incrociare la strada con gli altri personaggi, i quali pian piano si coalizzeranno per liberare il mondo dalla sua minaccia.
Per quanto la sinossi appaia avvincente -e lo sia anche, soprattutto nella seconda parte del romanzo grazie all'adrenalina data dall'inseguimento finale- la narrazione non riesce sempre a tenere il ritmo, tanto che mentre il lettore è consapevole da subito di quali siano le mire del Conte, i protagonisti non cominciano ad unire i puntini prima di metà libro. Gli altri elementi che mi hanno lasciata perplessa, spingendomi a non dare il massimo della valutazione, sono le molte incongruenze nelle informazioni fornite sui vampiri e in tutta la lore che circonda questa figura (ad esempio, viene ribadito più volte che Dracula è costretto a dormire nella sua bara dall'alba al tramonto, ma in alcune occasioni lo vediamo in giro di giorno) e la stupidità dimostrata da alcuni personaggi a più riprese, in particolare Jonathan che a dispetto dei fenomeni soprannaturali ai quali assiste ricerca sempre nuove prove della natura vampiresca del Conte e Seward, il quale non si rende conto di avere Dracula come dirimpettaio fino a quando non gli viene detto palesemente, pur avendo già letto il diario di Harker.
Ma ora passiamo agli aspetti positivi, ossia ai motivi per cui questo romanzo è diventato giustamente un classico e merita d'essere letto oggi come 120 anni fa. A colpirmi è stato innanzitutto lo stile di Stoker, che dimostra una maestria unica nel dare voce ai diversi personaggi, rendendo la lettura facilmente comprensibile a dispetto dei rapidi salti temporali e quelli da un POV all'altro, ma anche nel rimanere fedele fino all'epilogo al registro narrativo scelto. La sua bravura si percepisce anche nell'angosciante atmosfera che ha saputo creare, puntando su emozioni sottili anziché sullo splatter che ci si potrebbe aspettare visto il tema del libro.
L'altro grande punto di forza del romanzo è l'antagonismo tra il Conte e il professor Abraham Van Helsing, per me i personaggi più interessanti assieme a Renfield e alla figura della "bella nina". Il testo è pieno di riferimenti religiosi -in particolare ai testi biblici- e i due nemici naturali sembrano proprio uscire da un brano del Vecchio Testamento, sia per i poteri che hanno o acquisiscono, sia per l'innegabile carisma con cui affascinano gli altri personaggi, e lo stesso lettore. Dracula non è un mero villain da sconfiggere bensì la personificazione stessa del Male che si insinua nelle vite quotidiane degli uomini; di conseguenza Van Helsing non può che ricordare un emissario del Bene, pronto a fornire mezzi scientifici ma soprattutto spirituali con cui dare battaglia al vampiro e salvare l'umanità.

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Dracula 2019-11-05 17:08:30 cristiano75
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cristiano75 Opinione inserita da cristiano75    05 Novembre, 2019
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Chi non conosce il Vampiro

Chissa se il buon Stoker quando ha preso in mano la penna per scrivere del Dracula, aveva in mente di creare forse il personaggio più conosciuto della letteratura mondiale insieme a quell'altro buon tempone di Frankestein?

Un libro questo del succhiatore di sangue, che è uno dei più belli e affascinanti mai scritti riguardo a un personaggio che pare di fantasia (anche se cronache mediche, riferiscono di esseri umani dediti a nutrirsi con il sangue, nel corso dei secoli).

L'atmosfera e fantasticamente Gotica.
Il castello in cui vive l'essere tenebroso è localizzato in una zona montagnosa della Romania.

L'immaginario collettivo ha in questo personaggio un essere negativo, abietto e senza anima che si nutre della linfa vitale degli uomini.
Il nostro eroe predilige, naturalmente, belle giovincelle, candide e dalla pelle perfetta per affondarci le sue fauci e nutrirsi del caldo fluido.
E' un romanzo anche con risvolti un poco erotici e marpioneschi.
Infatti se si pensa che spesso anche nei raccondi più hard, ci sono questi esseri vampireschi dediti alla lussuria.
Intatti il castello del nostro simpatico pipistrello è teatro anche di scene un po forti, piccanti.
Il pipistrellone non si fa mancare nulla. Torture medioevali. Gabbie per contenere le malcapitate.
Sotterranei in cui può accadere di tutto.
E' il signore delle tenebre, predilige la notte, quando con il buio escono fuori i veri istinti animaleschi degli uomini.
E' un opera che quindi non è solo horror, ma anche su certi spunti di tipo antropologico e psicologico, poichè vuol far cadere le tenebre che avvolgono i comportamenti umani, quando non sono sotto gli occhi di tutti....quello che si cela, dietro alla facciata, alla maschera che le persone assumono davanti agli altri, ma che poi cade e si svela l'animo oscuro che è dentro la società.
Dracula è quindi simbolo del male, della lussuria ma anche dell'ipocrisia che pervade le azioni umane.

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Dracula 2019-03-27 20:26:48 leogaro
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leogaro Opinione inserita da leogaro    27 Marzo, 2019
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Il Conte delle tenebre

La vicenda inizia nel maggio 1890, per concludersi nel 1897. Londra. L’avvocato Harker viene inviato in Transilvania per curare l'acquisto di un'abitazione londinese per conto di un nobile locale, il Conte Dracula. L'inizio del viaggio è all'insegna del contatto con il mondo superstizioso e pauroso della gente locale, che cerca di scoraggiarlo dall'andare dal Conte. Ma Jonathan prosegue e, al primo incontro, pensa d’avere di fronte un affabile anziano deciso a trasferirsi in Inghilterra.
Nella lunga e forzata permanenza presso il castello di Dracula, Jonathan scopre ben presto che egli è in realtà un terribile vampiro, che si nutre del sangue dei viventi. Egli, quindi, ormai tenuto alla larga dalla gente del posto, si accinge ad azzannare l’Inghilterra per prolungare ancora la sua insana esistenza. Il giovane scrive alla sua Mina, senza rivelare troppi dettagli per paura che le sue lettere vengano intercettate dal Conte. Il suo soggiorno, ben presto, si trasforma in una prigionia.
A Londra, Mina attende il ritorno di Jonathan soggiornando a Whitby dall’amica Lucy, corteggiata dal dottor Seward, Quincey e Lord Arthur Godalming, che infine le conquisterà il cuore. Proprio a Whitby, in un giorno di tempesta, approda in porto una nave il cui capitano viene ritrovato morto e legato al timone. Un giornalista descrive l'arrivo nel porto della nave fantasma, da cui esce un cane inferocito, e fa un breve resoconto del diario di bordo, da cui emerge la paura dell’equipaggio che la nave sia infestata da un terribile demone.
Mina inizia a notare alcuni strani comportamenti di Lucy, che reca segni evidenti sul collo. Contemporaneamente, Renfield, un paziente del dottor Seward, inizia a peggiorare, delirando di un fantomatico Signore. Inaspettatamente, Mina viene a sapere che Jonathan, fuggito dal castello di Dracula, è ricoverato a Budapest, e lo raggiunge: si sposano e tornano in Inghilterra.
Intanto, la salute di Lucy continua a peggiorare e Seward si rivolge, ad Amsterdam, al suo insegnante, il professor Abraham Van Helsing che, oltre alla medicina tradizionale, è esperto conoscitore anche del mondo dell’occulto. All'inizio, i due medici sopperiscono al deperimento di Lucy con delle trasfusioni di sangue. Ma quando Lucy muore, Van Helsing è certo che essa sia divenuta un vampiro e, nel cimitero, ne finisce la salma piantandole un paletto di legno nel cuore. Letto il diario che Jonathan teneva in Transilvania, Van Helsing ha tutte le informazioni che gli possono servire per affrontare Dracula. Ma il Conte, nelle nebbiose notti londinesi, imperversa senza pietà: ucciso Renfield, vampirizza Mina per farla sua sposa per l'eternità. Così, a Van Helsing e i suoi amici non resta che sfidare il Conte in campo aperto, da Londra fino alla Transilvania, per distruggerlo definitivamente e salvare così l'anima di Mina.

La vicenda è narrata come una raccolta degli scritti, in forma di diario, di alcuni protagonisti del racconto: ne esce un libro ben strutturato e tutto sommato scorrevole. Scritto un secolo fa, descrive un personaggio talmente affascinante che, alla stregua di Mr. Hyde, di Hannibal Lecter e tante altre creature del male, esercita un indubbio fascino su ognuno di noi. Alcuni capitoli sono lenti, la trama in realtà sarebbe abbastanza corta ma Stoker si dilunga in alcuni dialoghi, descrizioni e tormenti interiori. Nonostante ciò, la lettura resta piacevole, la moderata lentezza dà modo di entrare in empatia coi personaggi, di coglierne il dramma interiore e di restare, come loro, sbigottiti di fronte alla potenza del Male.
Molto ispirato, visionario ma piuttosto aderente al testo anche l’omonimo film di F. Ford Coppola.

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Dracula 2017-08-13 20:54:08 Gabriele Lecce
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Gabriele Lecce Opinione inserita da Gabriele Lecce    13 Agosto, 2017
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Atmosfera e Narrazione eccezionali

"Dracula" di Bram Stoker è stato spesso oggetto di molti film, che gli hanno reso una fama internazionale, creando la figura del vampiro per antonomasia; pochi però conoscono la vera storia del Conte, che nelle pellicole viene spesso travisata o distorta.

Nel libro di Bram Stoker, Dracula è il centro del male, tutto ruota intorno ai suoi misfatti, mentre i protagonisti (il vero e proprio fulcro narrativo) cercano di porgli rimedio. Tutto è narrato dal loro punto di vista tramite diari, lettere e telegrammi, che coinvolgono il lettore facendogli conoscere le emozioni e i pensieri più profondi dei personaggi. I protagonisti, tuttavia, non sono descritti con precisione, contrariamente a Dracula che ha un volto ben definito ed è conosciuto da tutti. Stoker posa una nebbia sui personaggi, rendendoli nitidi di personalità ed emozioni (grazie allo schema narrativo), ma confusi nell'aspetto, forse per renderli della caricature verosimili in cui i "Cristiani" di quel tempo potessero riflettersi. Dico "Cristiani" perché la battaglia che affrontano i personaggi è una battaglia cristiana tra bene e male, puro ed impuro, i protagonisti ripongono la loro fiducia oltre che nelle loro capacità (ben ampie per personaggi come Van Helsing) in Dio e nel mondo religioso.

La narrazione procede a tratti in modo lento date le grandi descrizioni e i momenti (soprattutto nella parte centrale) in cui i personaggi riflettono sul da farsi e sulle loro emozioni. In parte l'eccessiva precisione di Stoker rallenta il racconto, ma conferisce ancora più veridicità e crea un'atmosfera soddisfacente sotto tutti i punti di vista; il lettore non viene abbandonato quasi mai dalla curiosità perché sebbene in certi punti il seguito della narrazione diventi prevedibile, non si ha mai la certezza di aver capito come sono i fatti, poiché i dubbi e le incertezze dei personaggi fanno arretrare il pensiero del lettore.

Le ultime pagine del racconto sono di certo più avventurose delle prime, e danno sfoggio a tutto ciò che il lettore ha acquisito dai personaggi e da Dracula, ognuno dei personaggi ha un ruolo fondamentale e tutti danno il meglio per riuscire nell'intento comune (contro il Conte), mostrando le loro caratteristiche forti. Consiglio di leggere a tutti coloro che vogliono provare le emozioni che animano i personaggi del racconto in ambientazioni mozzafiato, senza abbattersi per una lentezza (giustificata a parer mio) solo nella parte centrale.

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maggiormente romanzi gotici e thriller, ma indirizzato a chiunque voglia provare forti emozioni!
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Dracula 2017-05-26 16:58:06 enricocaramuscio
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enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    26 Mag, 2017
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Buonismo e atmosfere gotiche

Dalla Transilvania all'Inghilterra e ritorno sulle tracce di colui che non muore, il morto vivente, Nosferatu, il Conte Dracula. Il giovane avvocato Jonathan Harker viene incaricato di seguire un affare di compravendita immobiliare che coinvolge un nobile transilvano intenzionato all'acquisto di una casa a Londra. Si reca quindi nella terra del suo cliente rendendosi conto ben presto di quali orribili segreti nasconde il misterioso personaggio. Da qui ha il via una sequela di strani avvenimenti che raggiungeranno l'Inghilterra, coinvolgendo anche la fidanzata di Harker, Mina, la di lei amica Lucy, i tre pretendenti di quest'ultima e il coltissimo Dottor Van Helsing, vera figura chiave del racconto. Chi si aspetta un libro "hollywoodiano" pieno di azione e colpi di scena, di suspense e di macabri avvenimenti potrebbe subire una piccola delusione. Eventi paranormali, scene horror e atmosfere gotiche caratterizzano l'incedere della narrazione, ma incidono poco su una trama vivace ma piuttosto prevedibile e nel complesso ridondante. Il romanzo è caratterizzato da una prosa molto semplice e da pochi ma ben delineati personaggi, che si alternano nella narrazione grazie all'originale tecnica usata dall'autore, che affida il racconto a pagine di diario, missive, telegrammi e ritagli di giornale, scritti ora da questo, ora da quel protagonista, sull'onda della paura, delle impressioni, dei ricordi e delle previsioni che nascono nel loro animo man mano che la vicenda prosegue. Ciò permette una visione più ampia dei fatti, anche se fondamentalmente tutti i punti di vista finiscono per convergere verso un'idea unica e un obiettivo comune. Ciò che caratterizza veramente il libro, a dispetto del genere horror, sono invece i buoni sentimenti: amore, amicizia, rispetto, lealtà, coraggio sono i veri protagonisti della storia e questo potrebbe essere un importante punto a favore dell'opera se l'autore non avesse un po' esagerato nell'enfatizzare queste virtù fino al punto da diventare melenso. I protagonisti vengono presentati tutti come campioni di virtù, esempi di moralità privi di macchie e difetti. Ciò li rende poco credibili e li priva di quel lato umano che contribuisce a creare simpatia ed empatia. Dracula invece compare personalmente solo a sprazzi durante il racconto, e la sua figura la conosciamo attraverso le parole di chi lo combatte ma fondamentalmente non lo conosce, se escludiamo le nozioni del dotto Van Helsing che vertono per lo più sulla vita, le abitudini, i punti di forza e i punti deboli dei vampiri in generale. Del Conte, della sua vita mortale, di come sia diventato "non morto", dei suoi pensieri, del suo mondo misterioso invece ci viene raccontato poco o nulla. Eppure è proprio lui il personaggio più interessante dell'opera, quello che nasconde indicibili segreti che avrebbero meritato maggiore considerazione, quello che il lettore avrebbe desiderio di conoscere nell'intimità dei suoi pensieri. Invece Stoker, pur usando il suo nome per dare il titolo al libro, lo mette in secondo piano preferendo dare spazio ad un gruppo di ricchi e viziati borghesi di cui non smette di tessere eccessive lodi, in una lotta tra il bene e il male il cui risultato non appare mai in discussione, caratterizzata da uno stucchevole eccesso di perbenismo e di buonismo.

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Dracula 2015-05-04 06:54:15 RansieLaStrega
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RansieLaStrega Opinione inserita da RansieLaStrega    04 Mag, 2015
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Libro HORROR PER eccellenza.

La più famosa opera di Stoker non può essere certo una delusione.
La narrazione è superba così come lo è il coinvolgimento del lettore; questo spendido romanzo ci riporta indietro nel tempo, quando tra carrozze e arazzi dell'800, si svolgono le avventure ed intrecci quasi "Thriller" dei protagonisti.
La storia è scritta a mò di diario, raccontata da tre personaggi/protagonisti del libro Jonathan Harker un avvocato che viaggia fino in Transilvania per curare un acquisto di un inglese:Il conte Dracula;Mina Murray fidanzata di Jonathan;Van Helsing noto professore che diventerà un bravo cacciatore di vampiri; e qualche personaggio di contorno.
**SPOILER**
Jonathan è un avvocato che lavora a Londra e per mezzo del suo capo deve occuparsi della vendita di un immobile di un cliente Inglese sito in Transilvania che poi si scoprirà essere Il Conte Dracula.
Jonathan avrà a che fare con un personaggio molto singolare,spettrale e dalle bizzarre usanze..tanto da spingerlo a sbirciare tra le sue cose private. Scoprirà le sue donne/Vampire, il suo mondo peccaminoso e pieno di lati oscuri, fino ad ammalarsi, perchè lo stesso Dracula si nutre della sua vita umana.
Mina accorrerà in suo aiuto...e accadrà l'inatteso, un Dracula fino ad allora crudele e senza cuore, s'innamorerà della dolce e candida Mina mostrando un lato quasi umano, dell'orrenda bestia che si cela dietro questo personaggio.
Le cose si complicheranno non poco, ma ad accorrere in loro aiuto arriverà il professor Van Helsing e una troupe di fidati amici che aiuteranno i due fidanzati (sposati successivamente) fino ad arrivare ad uno splendido epilogo del romanzo.

Bram Stoker scrittore dell'800, con la narrativa di Dracula ha tirato fuori un personaggio del tutto APOCRIFO per l'epoca, un personaggio peccaminoso, lussurioso, assetato di sangue (nel vero senso del termine) che mai un lettore dell'epoca si sarebbe sognato d'immaginare.
Spesso, molte trasfigurazione del mostruoso protagonista, sono lati nascosti dello stesso scrittore, tutte le repressioni sessuali che all'epoca erano solo un tabù...bhè con Dracula, Bram Stoker conquisterà il grande pubblico solo anni ed anni più tardi.
Lo svolgersi di questo romanzo è davvero molto coinvolgente, il lettore però che si aspetta scene splatter rimarrà molto deluso, perchè la vera idea del Conte Dracula è di un astuto gentiluomo dotato di grande furbizia e signorilità in ogni sua forma di peccato. Sono convinta che ogni donna vorrebbe avere vicino a se un "pezzetto" del Conte Dracula. Forse gli appassionati del grande schermo potranno vagamente ritrovare qualcosa nel film intitolato proprio "Dracula di Bram Stoker" i F.F: Coppola degli anni 90, ma perdonatemi se vi dico che sia il finale che lo svolgimento della storia, non sono proprio conformi al romanzo reale e non gli rendono affatto giustizia, mi dispiace per lo stesso Coppola.
Dracula di Bram Stoker è un romanzo lineare, coinvolgente, lessicalmente impeccabile, avvincente e totalmente promosso. Personaggi duttili si sposano con il contesto tetro che viene ricreato intorno al personaggio principale, scene sempre nuove che vi terranno con il fiato sospeso, incollati al libro!
Un vero HORROR dove non esiste altro che la psicologia, il coinvolgimento psicologico del lettore e il pieno interesse nel sapere come andrà a finire. Ogni lato del carattere dei personaggi è descritto intenzionalmente mettendo in risalto i limiti dell'epoca senza lasciare al caso neanche l'entrata di nuovi personaggi che contornani i principali e colmano quei "limiti" sfiorando,fino a immergersi completamente, in quei lati bui che erano ritenuti proibiti in quegli anni.
Vezzeggiativo è dire solamente"bello" a questo racconto, merita un ECCELLENTE a pieni voti. Tutti dovrebbero leggerlo, soprattutto gli amanti dell'HORROR, ma horror vero, niente tecniche "acchiappa lettori" quali flashback furbeschi.

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Dracula 2015-04-29 04:48:50 Sordelli
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Sordelli Opinione inserita da Sordelli    29 Aprile, 2015
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Un'opera da leggere!

É una vita che desidero leggere quest'opera, la cui figura centrale è stata rimaneggiata e, spesso (lasciatemelo dire), storpiata.
Ora che mi sono tolta questa soddisfazione posso dire...: WOW!
L'ho adorato.
Innanzi tutto ho gradito molto la forma: la scelta di Stoker di raccontarci la vicende principalmente attraverso le pagine dei diari di tre personaggi (Mina, suo marito e il dottor Seward) e alcuni scambi epistolari è a mio avviso molto coinvolgente e, se vogliamo, estremamente moderna. La cosa che più mi ha meravigliata di quest'opera, oltre all'essere estremamente bella e coinvolgente, molto più di quanto mi aspettassi, è proprio il suo essere così "moderna": ho stentato a credere che fosse stata composta a fine '800 e l'unica cosa che mi teneva ben ancorata ai tempi, sono gli usi e i costumi dell'epoca, ben descritti nelle sue pagine.
Stoker ha fatto un lavoro eccellente, questa è un'opera che verrà amata ancora da molte generazioni.
Diversamente dalle mie abitudinali preferenze, mi è piaciuta la scelta di non descrivere in maniera precisa i personaggi, quantomeno nel loro aspetto fisico: effettivamente ciò ha senso se si pensa al fatto che l'opera è in forma di diario!!! Inoltre mi sono affezionata molto a Van Helsing, al suo linguaggio da straniero (reso benissimo sicuramente da Stoker, ma ancor più da chi ha tradotto!) e al suo essere un anziano intelligente e determinato e perorare la causa del Bene contro il Male.
Molti potrebbero asserire che il finale è troppo veloce, che buona parte dell'opera è un grande inseguimento e che quindi la missione dei nostri personaggi viene portata a termine in veramente poche pagine; su questo non sono d'accordo! Infatti, le grandi sofferenze che i personaggi si troveranno ad affrontare rendono giustizia ad un finale veloce, in quanto Stoker avrà presumibilmente deciso di non protrarre oltre i loro dispiaceri; e anche il lettore beneficia di questa scelta perché altrimenti avrebbe potuto avere la sensazione che Stoker "allungasse il brodo".
Da ultimo, ma non meno importante, sono rimasta estremamente colpita dal ritratto che l'opera dipinge dei rapporti che si instauravano in quest'epoca: una stretta di mano o il dare la propria parola erano considerati alla stregua di un contratto scritto e firmato; un piccolo gesto di lealtà era sufficiente per considerare qualcuno "vero amico", pur non conoscendolo. Semplicemente sulla fiducia.
La quale, il fatto che venisse tradita era l'eccezione e non la regola. Il che mi porta a pensare....cosa ne abbiamo fatto noi di quei rapporti?

Un'opera meravigliosa che, a modo suo, fa riflettere. Consigliatissima!

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Dracula 2014-08-19 14:16:36 siti
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siti Opinione inserita da siti    19 Agosto, 2014
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Chi è Dracula?

Chi è Dracula?
Che aspetto ha?
Quali sono le sue caratteristiche fisiche e la sua personalità?
Dove vive? Come si comporta? Qual è la sua storia? Chi sono i vampiri?

Tutte le trasposizioni cinematografiche, i filoni letterari più recenti e qualsiasi rappresentazione avente per oggetto il Conte, un suo surrogato o qualcosa di simile hanno un debito nei confronti di quest' opera che, al di là della sua forma (lettere e pagine di diario intercalate fra di loro), ha il potere di far credere che il confine tra la vita e la morte non è mai netto e che qualcosa o qualcuno vi si può sempre insinuare. Se si riescono a superare le naturali ritrosie che possono nascere nel lettore contemporaneo poco avvezzo alla lettura dei classici, si sarà ben felici di conoscere la vera origine del mito per arrivare poi a scoprirsi curiosi rispetto anche alla sua matrice storica. Buona lettura.

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Dracula 2014-05-20 18:14:20 Lexie
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Lexie Opinione inserita da Lexie    20 Mag, 2014
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Meravigliosamente Inquietante.

Ammetto d'aver fatto non poca fatica a portare avanti la lettura di questo capolavoro. Un po' a causa dello studio e un po' a causa del clima pesante, quasi opprimente, che emerge dalle dettagliate descrizioni di luoghi, personaggi, sensazioni.

Credo che "Dracula" di Stoker sia uno di quei romanzi che forse inizi a leggere per curiosità culturale, per sfatare il mito del "vampiro-vegetariano" che ci è stato propinato in questi anni da romanzi (?) come "Twilight" e compagnia bella (che ammetto d'aver iniziato e non finito. Chissà perché), per leggere, insomma, qualcosa di "concreto" che ti arricchisca soprattutto dal punto di vista culturale. Inizi a leggerlo, allora, magari spinto da altre motivazioni e prosegui la tua lettura perché vieni catapultato in luoghi misteriosi, tetri, facendo la conoscenza di personaggi belli e meno belli, interessanti e meno interessanti. Continui il tuo viaggio con l'affanno di chi si sente sempre osservato, perseguitato, con l'ansia di cogliere anche il più piccolo dettaglio... Ma poi giunge la stanchezza, fisica e mentale, che ti dice di metter giù il romanzo e riposare un pochino. Questo riposo, però, può durare giorni. Talvolta anche settimane. Sì, perché questo è un romanzo che non appena inizi a leggerlo ti spinge ad andare avanti finché i tuoi occhi e la tua mente reggono quelle parole, quegli scenari, quelle situazioni, nel tentativo di finire presto, preso dalla curiosità di conoscere la sorte dei personaggi. Poi però giunge la stanchezza. Gli occhi cominciano a bruciare, l'ansia cresce sempre di più e dici a te stesso di staccare un pochino. Di tornare alla realtà, lasciando la Transilvania e tutti gli orrori che vedono il "Castello" come protagonista. Posato il libro e tornato alla realtà, senti il bisogno di staccarti da quella storia per un bel po'. Giorni. Forse settimane. Ma poi dici a te stesso che una lettura così bella, così inquietante e coinvolgente, non può essere abbandonata... E così, riprendi. Ma torni di nuovo al punto di partenza. Ed ecco, allora, nuovamente l'ansia. Nuovamente quell'inquietudine che si trasforma in brividi di freddo, in paura per la tenerissima Mina e per il suo Jonathan, così forti spiritualmente, eppure così profondamente deboli. Ti lasci trasportare dalla fermezza di Abraham Van Helsing che è uno dei pilastri dell'azione che ti coinvolge, nelle ultime pagine, fin nelle viscere. La lettura prosegue così, con un'alternanza di botte e risposte tra chi cerca e chi sfugge, chi pensa e chi agisce. C'è chi muore, chi si dissolve, chi trova la pace eterna e chi si salva.

Che dire? Meravigliosamente inquietante. Terribilmente realistico. Bellissimo.

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