Don't Say a Word - Film (2001)
Don't Say a Word

Don't Say a Word

( Don't Say a Word )
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3 di 5 su 30 voti

Al cinema dal: 12 aprile 2002
Regista: Gary Fleder
Genere: Thriller
Anno: 2001
Paese: USA
Durata: 114 min
Data di uscita: 12 aprile 2002
Distribuzione: 20th Century Fox, Medusa
Don't Say a Word è un film di genere thriller del 2001, diretto da Gary Fleder, con Michael Douglas e Sean Bean. Uscita al cinema il 12 aprile 2002. Durata 114 minuti. Distribuito da 20th Century Fox, Medusa.
Data di uscita: 12 aprile 2002
Genere: Thriller
Anno: 2001
Paese: USA
Durata: 114 min
Distribuzione: 20th Century Fox, Medusa
Fotografia: Amir M. Mokri
Musiche: Mark Isham
Produzione: Kopelson Entertainment, Furthur Films

TRAMA DON'T SAY A WORD

Don't Say a Word, film diretto da Gary Fleder, segue le vicende di Nathan Conrad (Michael Douglas), brillante psichiatra, amorevole marito di Aggie (Famke Janssen) e meraviglioso padre di Jessie (Skye McCole Bartusiak), otto anni. La sua vita praticamente perfetta viene stravolta quando un giorno le viene affidata una paziente alquanto particolare: Elisabeth Burrows (Brittany Murphy). La ragazza ha diciotto anni ed è rinchiusa da moltissimo tempo nella struttura. Dopo qualche seduta, la mente della giovane sembra davvero impenetrabile. Ma la sfida per Nathan non è solo professionale: una notte sua figlia viene rapita dalla gang di Patrick Koster (Sean Bean) che comincia a ricattare lo psichiatra. L’uomo vuole che il dottore convinca Elisabeth a rivelargli un codice di sei cifre e gli fa capire che controlla ogni suo movimento. Nathan è profondamente sconvolto e va subito dalla sua paziente per cercare di farla parlare. Non è facile, tuttavia, conquistare la sua fiducia, ma con la calma e le sue grandi doti psichiatriche, riesce ad avvicinarsi a lei.
Nel frattempo Aggie, che è costretta a letto con una gamba ingessata, crede di sentire la voce di Jessie nell’appartamento al piano di sotto. Intenta a cercarla, viene però raggiunta da uno degli scagnozzi di Patrick. La situazione sembra sbloccarsi quando Elisabeth, portata fuori dalla clinica, comincia a ricordare qualcosa del suo passato…

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CRITICA DI DON'T SAY A WORD

"Chi ama il genere si accomodi. Ma ormai questi psicho-thriller tutti colpi bassi e suspense ricattatoria sembrano fatti a macchina. Sempre uguale Michael Douglas. Ingessatura molto sexy per Famke Janssen. (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 12 aprile 2002) "Non è male l'idea della mente come cassaforte, ma è macchinosa la trappola dei delinquenti ed è un po' maldestro il finale che, per lasciare a Douglas il merito del coraggio e della sfida, rende imbecille la polizia. C'è una fosca atmosfera metropolitana, riuscita, che si deve al regista di 'Cosa fare a Denver quando sei morto' e 'Il collezionista', Con 'Unico testimone' questo terzo film di Fleder compone un dittico tra i titoli in cartellone: thriller di famiglia con padre detective. Potabile". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale, 12 aprile 2002) "Il thriller non presenta nulla di particolare, ma (nello stile classico delle storie di un uomo comune coinvolto in imprese criminali contro la propria volontà, per ricatto) è abbastanza ben fatto". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 12 aprile 2002) "Come accadeva in passato, ogni attore di prestigio, dopo una serie di film di successo, si concedeva una tregua interpretando un western. Oggi che questo genere è praticamente scomparso, i grandi divi frequentano il giallo-thriller. Così ha fatto puntualmente in questa occasione Michael Douglas, forse un po' frettolosamente visti i risultati, non proprio memorabili. Ma Gary Fleder già autore di 'Cosa vai a fare a Denver quando sei morto?' e 'Il collezionista', non è uno sprovveduto. Sa incalzare lo spettatore e pertanto sul piano puramente fisico il racconto ha la giusta dose di adrenalina, eppoi New York è fotografata dall'iraniano Amir Mokri con amorevole originalità". (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 14 aprile 2002)"'Don't say a world' è una macchina narrativa efficiente quanto superficiale: dove tutto ha la sua prevedibile funzione: un ferro da calza, ad esempio, serve non solo per grattarsi dentro l'ingessatura, ma anche per infilzare i malviventi. E tanto peggio se il film contraddice il principio-base del thriller: fare incontrare una situazione eccezionale con un protagonista normale. Evidentemente (e con buona pace di Brecht) abbiamo ancora molto bisogno di eroi". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 aprile 2002)

CURIOSITÀ SU DON'T SAY A WORD

Il film è basato sull'omonimo romanzo (1991) di Andrew Klavan.

Brittany Murphy già aveva interpretato una paziente psichiatrica in Ragazze interrotte (1999).

INTERPRETI E PERSONAGGI DI DON'T SAY A WORD

Attore Ruolo
Michael Douglas
Dr. Nathan Conrad
Sean Bean
Parick Koster
Brittany Murphy
Elizabeth Burrows
Skye McCole Bartusiak
Jessie Conrad
Jennifer Esposito
Detective Cassidy
Guy Torry
Martin Joseph Dolen
Shawn Doyle
Russel Maddox
Victor Argo
Sydney Simon
Conrad Goode
Max Dunlevy
Paul Shulze
Jake
Alex Campbell
Jonathan
Philip Dewilde
Medico Interno
Sam Montesano
Frankie Spaducci
Arlene Duncan
Aiutante
Judy Sinclair
Zelda Sinclair
David Warshofsky
Ryan
Darren Frost
Portiere
Louis Vanaria
Poliziotto
Isabella Fink
Elisabeth A Otto Anni
Philip Williams
Poliziotto Grasso
Famke Janssen
Aggie Conrad
Lance Reddick
Arnie Carter
Aidan Devine
Leon E. Croft
Daniel Kash
Detective Garcia
Oliver Platt
Dottor Louis Sachs
Larry Block
Usciere
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