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BIOGRAFIA DI DJIMON HOUNSOU
Djimon Gaston Hounsou nasce il 24 aprile del 1964 a Cotonou, nello stato africano del Benin. A soli tredici anni emigra in Francia, a Lione, insieme al fratello e, dopo aver lasciato la scuola, rimane per un certo periodo senza casa e senza un lavoro. A salvarlo dalla povertà è l'incontro con un fotografo che lo presenta
Thierry Mugler. Colpito dalla bellezza del ragazzo, lo stilista lo sprona a tentare la carriera di modello e, di lì a poco,
Hounsou si ritrova a sfilare sulle passerelle parigine.
Nel 1990 si trasferisce negli Stati Uniti e, prima di darsi al cinema, appare in una serie di video musicali - fra cui
Express Yourself, di Madonna.
L'esordio davanti alla macchina da presa avviene
nel 1990 grazie a
Without You I'm Nothing di
John Boskovich, monumento alla prorompente personalità dell'attrice e cantante Sandra Bernhard. Dopodiché l'attore partecipa a un episodio di
Beverly Hills, 90210 e a sei episodi di
ER, per poi finalmente approdare a un ruolo un po' più consistente in
Stargate (1994). Nel film di fantascienza di
Roland Emmerich Djimon è Horus, la guardia personale dell'alieno Ra. Ben più significativa è la parte che
Steven Spielberg gli affida in
Amistad (1997): quella dello schiavo ribelle Joseph Cinquè. Nel 2000 l'attore conosce
Ridley Scott, che ne
Il gladiatore gli fa interpretare il gladiatore numida Juba. Ancor più proficua è la collaborazione con
Jim Sheridan, che grazie al personaggio di un pittore malato di AIDS gli permette di ottenere
la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Il film è
In America - Il sogno che non c'era (2002). Nello stesso anno
Hounsou impersona l'indigeno Abou Fatma ne
Le quattro piume, mentre nel 2003 è l'agente segreto africano Kosa in
Tomb Raider - La culla della Vita. Quest'ultimo film sancisce indubbiamente l'ingresso dell'attore nell'universo delle grosse produzioni a stelle e strisce. Lo dimostrano l'esperienza in
Constantine (2005) e soprattutto in
The Island (2005) di
Michael Bay, nel quale è il veterano e mercenario di guerra Albert Laurent. Differente è il discorso di
Blood Diamond - Diamanti di sangue (2006), che, pur essendo un film ad alto budget, contiene un forte messaggio politico e ambientalista. Diretto da
Edward Zwick, Djimon duetta con
Leonardo Di Caprio e la sua interpretazione del pescatore Solomon Vandy sorprende l'Academy, che decide di tributargli la
candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista. Completano il decennio il fantasy
Eragon (2006), il romanzo di formazione
Never Back Down - Mai arrendersi (2008) e il thriller fantascientifico
Push (2009). Per
Djimon Hounsou il più importante dei tre è certamente il secondo, che gli regala il personaggio di un maestro di arti marziali miste di nome Jean Roqua.
A un genere completamente diverso appartiene il film in cui l'attore recita nel 2010. Si tratta infatti di
The Tempest, adattamento de "La tempesta" di Shakespeare firmato
Julie Taymor. A Hounsou tocca in sorte il ruolo di Calibano, che per l'occasione viene privato del suo aspetto ripugnante. Ben più cool è il killer professionista Curtie Church che il tailandese Prachya Pinkaew gli chiede di interpretare nell'adrenalinico
Elephant White (2011), a cui segue l'altrettanto testosteronico Comandante Kovax di
Special Forces - Liberate l'ostaggio (2011), militare dai muscoli d’acciaio e gli occhiali da sole alla moda. Della recente filmografia di Djimon non si può ignorare nè
Guardiani della Galassia (2014) né
Fast and Furious 7 (2015). Se il primo lo introduce nel meraviglioso mondo Marvel nei panni di Korath - dotandolo di armatura e lenti a contatto colorate - il secondo gli riserva uno spazio più limitato, consentendogli però di legare il suo nome a uno dei franchise più redditizzi di Hollywood. Prossimamente vedremo l'attore nell'horror
The Vatican Tapes e in
Tarzan, mentre è ancora da confermare la sua partecipazione a
Knights of the Roundtable: King Arthur, il film di
Guy Ritchie sul ciclo di Artù.