Disobedience - recensioni del pubblico | MYmovies

Disobedience

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vanessa zarastro venerd� 9 novembre 2018
il dolore della diversit� Valutazione 3 stelle su cinque
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No
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Sebastian Lelio è un regista cileno che ama indagare nei sentimenti di persone in qualche modo “diverse”, per poi mettere in luce le loro sofferenze. In questo film affronta il tema delicato come la diversità sessuale, anche quella non palesemente dichiarata, in una piccola comunità ebraica di Golden Greens a Londra, in epoca contemporanea o forse di poco retrodatata. La comunità è una religiosa osservante – haredi? – e molto rispettosa delle tradizioni.
Il film “Disobedience”, presentato allo scorso Toronto International Film Festival,ètratto dall’omonimo best seller di Naomi Alderman che, appunto, è nata e cresciuta nella comunità ebraica ortodossa di Hendon, e poi ci è tornata dopo alcuni anni passati a New York. [+]

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flyanto mercoled� 31 ottobre 2018
una relazione impossibile in un ambiente chiuso Valutazione 3 stelle su cinque
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No
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 “Disobedience”, ovvero quando si va contro ai dettami stabiliti, è l’ultima pellicola del regista argentino Sebastian Lelio che affronta il delicato e quanto mai scomodo tema di una relazione sentimentale omosessuale. Nel suddetto film, più precisamente, si tratta del legame tra due donne della comunità ebraica ortodossa londinese che ovviamente, desta scandalo e non viene assolutamente accettato da tutti i congreganti  in quanto contrario alle leggi stabilite dalla Torah.
La protagonista (Rachel Weisz) è la figlia del rabbino che, alla morte del padre, torna nella natia Londra da New York dove ora vive essendosi allontanata, ‘ripudiata’, anni prima a causa dello scandalo suscitato da una sua attrazione/relazione con un’altra giovane donna (Rachel Mc Adams)  appartenente alla Comunità. [+]

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silver90 gioved� 1 novembre 2018
un altro sguardo Valutazione 4 stelle su cinque
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Ambientato in una comunit� ebraica ortodossa, il film si apre su un discorso del rabbino capo sulla differenza tra angeli (che non possono fare a meno di perseguire il bene) bestie (che seguono soltanto gli istinti) e gli esseri umani, cui invece � concesso il libero arbitrio. Questo preludio � fondamentale per introdurre la vicenda di una lenta ma progressiva educazione sentimentale, che coinvolge tre persone: Ronit donna solo apparentemente risolta, che si � allontanata dalla comunit� ebraica e vive a New York lavorando come fotografa, � la figlia del rabbino capo; Esti � la sua vecchia fiamma, una donna che invece ha represso la sua natura per cercare una stabilit� accanto a un uomo, ma a prezzo di un conflitto interno enorme; infine Dovid, cugino della prima e marito della seconda, � l'unico che non esita a offrire alle sue donne il suo ruolo all'interno della comunit� e la sua protezione, anche a costo di rimetterci in prima persona. [+]

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mariateresa domenica 4 novembre 2018
alienazione e rinascita nella comunit� ebraica Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Cosa significa disobbedire? Ribellarsi per il puro gusto di farlo o piuttosto salvarsi la vita esercitando il dono del  "libero arbitrio" ? 
È questo il tema portante di quest'opera in cui la comunità ebraico-ortodossa (con i suoi riti, i suoi dogmi ed i suoi tabù) e l'amore passionale tra due donne (con la sua carica dirompente di scandalo e rottura) costituiscono rispettivamente sfondo e pretesto. 
Libero arbitrio dunque, è questo il logos che apre e chiude il film e che porta lo spettatore più sensibile a superare la semplice narrazione e ad interrogarsi su ciò che davvero, attraverso il peso e la responsabilità della scelta, fa di ogni essere umano un essere autonomo e responsabile di sé. [+]

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alaflai domenica 20 gennaio 2019
� un film che non predica e non giudica Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Disobedience ti s'impiglia dentro , lo analizzi e mentre lo riguardi nella tua mente trovi sempre pi� elementi che lo rivelano come il capolavoro che �. Tre protagonisti ,2 donne amiche ed amanti ed il marito di una di loro; il triangolo affettivo descritto con una delicatezza commovente. Il tema del padre assente, il rammarico della figlia per non avergli dichiarato il suo amore, il padre che disereda la figlia perch� ha contravvenuto agli insegnamenti della Torah, la fuga di Ronit a New York e gli amori consumati nei bagni dei bar. Poi il suo 'arrivo a Hendon per la morte del padre e ritrovare tutto immobile ,nulla � cambiato , Esti ha sposato Dovid, reprimendo la sua natura (ama le donne) e Ronit � guardata con ripulsa e sospetto dalla comunit� . [+]

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vera gioved� 25 ottobre 2018
un capolavoro mancato Valutazione 2 stelle su cinque
67%
No
33%

Una storia con un potenziale altissimo e due attrici eccezionali, con queste premesse era difficile giocarsi cos� male le carte.
Uno spreco. Poteva diventare una pietra miliare della categoria, un inno alla forza, alla ribellione, alla spirito di rivalsa. Invece � un film tiepido, timido, che ti trascina verso un finale che aspetti per tutto il film sperando nell'esplosione e invece si rivela cauto, triste e deludente. Lento fino alla noia per tre quarti della sua durata, e poi frettoloso e sbrigativo nel finale. Poteva, anzi doveva date le aspettative, osare decisamente di pi�. Invece sembra trattenersi. Questa non � disobbedienza.
Fortuna che la scena di sesso si dimostra meravigliosa, e quei pochi minuti valgono la visione dell'intero film (e non fanno sentire i soldi del biglietto del tutto buttati).

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no_data sabato 3 novembre 2018
claustrofobico e angosciante Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Inizialmente fuorviante alla fine rivelatrice la scena con cui si apre il film Siamo in una sinagoga dove il Rabbino sta tenendo un sermone "Dio ha creato dapprima gli angeli poi le bestie ed infine l'uomo e la donna la differenza tra le creature risiede nel fatto gli esseri umani posseggono il Libero arbitrio esse infatti possono scegliere.." all'improvviso il Rabbino si accascia e muore Giunge da NY per partecipare ai funerali del genitore Ronit A darle ospitalit� un amico di infanzia Dovid che ha sposato l'amica comune Esti Presto si scopre che le due donne hanno avuto una relazione Ronit per sfuggire alla claustrofobica e mutilante comunit� ebraica sceglie di trasferirsi a NY mentre Esti sulla quale il giudizio moralistico non ha smesso di condizionarne l' esistenza resta a Londra e sposa Dovid Nei pochi giorni della permanenza di Ronit in attesa del funerale del rabbino si riaccende la passione tra le 2 donne che come brace covava nei loro animi svelandosi e rivelandosi per quella che � nella realt� un amore appassionato e profondo Scoppia lo scandalo: le 2 donne scoperte a baciarsi vengono denunziate alla comunit� Tutto contribuisce a farci vivere l'angoscia e la sofferenza delle giovani protagoniste :il film ha colori cupi pare non potere entrare mai in quelle abitazioni un raggio di sole regna il silenzio che ha come sottofondo le preghiere cantilenate a fior di labbra dai discepoli del rabbino L'atmofera � claustrofobica come lo sono le vite dei suoi abitanti imprigionate in un mondo severo e giudicante Le due protagoniste della storia sono marchiate nella loro natura di una grave colpa essendo omosessuali In una societ� retriva segnata da una religione assolutista ed ortodossa ci� viene considerato una pervesione e la loro relazione considerata un atto contro natura Dovid il marito di Esti � chiamato dalla comunita ad essere eletto capo della sinagoga In un susseguirsi ed alternarsi di scene drammatiche nelle quali le 2 donne si amano appassionatamente e momenti di ripensamento da parte di Esti pi� debole e stretta nella morsa del giudizio e della colpa si sveler� il dramma in modo sottile e subdolo : davanti alla disperazione di Esti che lo scongiura di lasciarla libera Dovid le dice che lui le render� la libert�. [+]

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fausto bianchi mercoled� 21 novembre 2018
il verbo leliano nella sua massima espressione. Valutazione 2 stelle su cinque
60%
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Sebastiàn Lelio è un cineamatore che ha sempre avuto particolarmente a cuore il tema della libertà personale e, in particolare, per quanto concerne la sfera sessuale. Ciò è attestato dai suoi film precedenti, opere semi-sconosciute di fattura decisamente bassa le cui maturità si concentrano in quella che è la forma di Disobedience. Dramma del 2017 presentato in anteprima a Toronto per il quale vi è stato sicuro impegno da parte di ogni elemento messo in gioco, dietro e davanti la cinepresa, ma una tendenza a cadere vittima del gioco impervio del tempo, sia reale che della narrazione. La sceneggiatura, stesa dallo stesso Lelio, punta forte sulle interazioni dei tre personaggi principali, oltre che sulle prove dei rispettivi interpreti, portando a casa un ammirabile affresco di emozioni contrastanti. [+]

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felicity venerd� 8 settembre 2023
film ambiguo e dalle emozioni trattenute Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Disobedience fin dal titolo manda un chiaro messaggio di ribellione alle regole morali imposte, salvo poi affacciarsi a un finale ambiguo che lascia più domande che risposte.
Lo straniante accompagnamento sonoro, un tono fotografico tendente a colori cupi che ben si adatta all'uggioso clima londinese e una narrazione compassata, che adatta con fedeltà l'omonimo romanzo, fanno di Disobedience un film ambiguo e dalle emozioni trattenute, tutto abilmente giocato sulle magistrali performance del cast, Rachel Weisz e Rachel McAdams su tutti.
Un'opera permeata dalle attese e da un senso per l'erotismo vibrante, ma mai realmente esposto, con solo una sequenza torrida (ma non troppo) tra le due belle e brave protagoniste, laddove si fa interessante la tematica relativa all'interpretazione dei testi sacri, con due discorsi complementari che segnano il prologo e il finale della visione e aprono a nuove sfumature il senso di un racconto nella tortuosa gestione dell'ambiguo menage a trois.

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cardclau sabato 27 ottobre 2018
manca il padre Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
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Il film di Sebastian Lelio, Disobedience, può essere letto su diversi piani. Può darsi che la tematica dell’amore lesbico e dei relativi pregiudizi in un ambiente rigidissimo come quello ebraico londinese abbia tenuto l’attenzione lì puntata, non solo dello spettatore ma anche del regista. Osservando pure la lunghissima sequenza sospirosa tra Ronit ed Esti che fanno l’amore. Ma cosa sappiamo veramente di profondo dei personaggi del film? Del padre di Ronit, Rav Krushka [Anton Lesser], sappiamo che sta facendo una riflessione a voce alta su l’essere umano, dotato e voluto così da Dio, a differenza degli angeli e degli animali, della libertà e del carico di fare delle scelte personali e individuali, il libero arbitrio. [+]

[+] siamo liberi di scegliere (di antoniobianchi)
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