Sean Connery: i film di Bond, i premi e la vita privata

Sean Connery

Dagli Anni ‘70 stato l’agente 007 più amato, ma scopriamo gli altri progetti dell’attore scozzese e i dettagli della sua vita privata

Sean Connery
Fonte: screenshot da The Untouchables
  • Nome completo: Sir Thomas Sean Connery
  • Data di nascita: 25/08/1930
  • Luogo di nascita: Edimburgo
  • Data di morte: 31/10/2020
  • Luogo di morte: Nassau
  • Segno zodiacale: Vergine
  • Altezza: 1.88 m
  • Nazionalità: UK
  • Professione: attore
  • Data debutto: 1956
  • Sito ufficiale: link
  • Altre info: Star e vip

Biografia

Sean Connery è stato un attore scozzese. Nato a Edimburgo nel 1930, a soli 16 anni tenta la carriera in Marina entrando nel corpo della Royal Navy. Dopo tre anni di servizio, tuttavia, una grave ulcera determina la fine di questa sua esperienza. In seguito l’attore si dedica a vari lavori saltuari e nel tempo libero al bodybuilding. È proprio a questa sua passione che deve il suo ingresso nel mondo dello spettacolo. Nel 1950 infatti partecipa al concorso di Mr. Universo, piazzandosi al terzo posto, e inizia successivamente a lavorare come modello.

Appare poi a teatro prima come parte del coro, poi con ruoli secondari. Il debutto al cinema avviene nel 1957, ma l’attore deve aspettare due anni prima di ottenere un ruolo da co-protagonista e poi due ancora per ottenere la parte che lo consacra a Hollywood. Nel 1961 indossa infatti per la prima volta i panni dell’agente segreto James Bond nel film A 007, dalla Francia senza amore. Nel corso dei dieci anni successivi, Connery interpreta il personaggio in altri sei capitoli della saga e poi torna a impersonarlo nel 1983 in Mai dire mai.

Nel frattempo l’attore si dedica a lungometraggi di diversi generi. Recita infatti nei film di guerra Il giorno più lungo, La collina del disonore e Quell’ultimo ponte; poi nei thriller Marnie di Alfred Hitchcock e Assassinio sull’’Orient Express di Sidney Lumet, per il quale aveva già recitato in Rapina record a New York e Riflessi in uno specchio scuro. Lavora poi nei film d’avventura L’uomo che volle farsi re e Robin e Marian, nonché nel fantascientifico Atmosfera zero. Alla fine degli Anni ’80 poi Connery recita in alcuni capolavori del cinema come Il nome della rosa e The Untouchables – Gli intoccabili. Nel 1989 compare anche nella popolare saga di Indiana Jones vestendo i panni del padre del personaggio interpretato da Harrison Ford.

Negli Anni ’90 Connery si presta ancora una volta a ruoli diversi tra loro. Del decennio infatti è il film Caccia a Ottobre Rosso in cui interpreta il comandante di un sottomarino nucleare sovietico, ma anche Robin Hood – Principe dei ladri che lo vede nei panni di un autorevole Re Riccardo (seppur solo nei momenti finali della storia). Interpreta poi un medico in Mato Grosso, un ex capitano di polizia in Sol Levante, un professore in La giusta causa e infine Re Artù ne Il primo cavaliere.

Tra i suoi ultimi progetti si ricordano il thriller romantico Entrapment, il dramma Scoprendo Forrester e il film d’avventura e fantascienza La leggenda degli uomini straordinari. Connery appare al cinema per l’ultima volta con questa pellicola, risalente al 2003. Due anni dopo annuncia il suo ritiro alle scene durante un’intervista a The New Zealand Herald.

Vita privata

Sean Connery è sempre stato molto riservato riguardo alla sua vita privata. È stato sposato dal 1962 al 1973 con l’attrice Diane Cilento, che gli ha dato anche un figlio nel 1963, Jason. Dopo il divorzio, si è legato in seconde nozze alla pittrice Micheline Roquebrune, che gli è rimasta accanto per il resto della vita.

Negli Anni ’90 l’attore si trasferisce alla Bahamas, dove rimane fino alla morte. Questa sopraggiunge nell’ottobre 2020 e lo coglie in casa sua a Nassau, pochi mesi dopo il suo 90° compleanno.

Progetti

  • 1961 – A 077, dalla Francia senza amore (film di Cyril Frankel)
  • 1962 – Il giorno più lungo (film di Ken Annakin)
  • 1962 – Agente 007 – Licenza di uccidere (film di Terence Young)
  • 1963 – A 007, dalla Russia con amore (film di Terence Young)
  • 1964 – Marnie (film di Alfred Hitchcock)
  • 1964 – Agente 007 – Missione Goldfinger (film di Guy Hamilton)
  • 1965 – La collina del disonore (film di Sidney Lumet)
  • 1965 – Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) (film di Terence Young)
  • 1967 – Agente 007 – Si vive solo due volte (film di Lewis Gilbert)
  • 1971 – Rapina record a New York (film di Sidney Lumet)
  • 1971 – Agente 007 – Una cascata di diamanti (film di Guy Hamilton)
  • 1972 – Riflessi in uno specchio scuro (film di Sidney Lumet)
  • 1974 – Assassinio sull’Orient Express (film di Sidney Lumet)
  • 1976 – Robin e Marian (film di Richard Lester)
  • 1977 – Quell’ultimo ponte (film di Richard Attenborough)
  • 1983 – Mai dire mai (film di Irvin Kershner)
  • 1986 – Il nome della rosa (film di Jean-Jacques Annaud)
  • 1987 – The Untouchables – Gli intoccabili (film di Brian De Palma)
  • 1989 – Indiana Jones e l’ultima crociata (film di Steven Spielberg)
  • 1990 – Caccia a Ottobre Rosso (film di John McTiernan)
  • 1992 – Mato Grosso (film di John McTiernan)
  • 1993 – Sol levante (film di Philip Kaufman)
  • 1995 – La giusta causa (film di Arne Glimcher)
  • 1995 – Il primo cavaliere (film di Jerry Zucker)
  • 1998 – Scherzi del cuore (film di Willard Carrol)
  • 1999 – Entrapment (film di Jon Amiel)
  • 2000 – Scoprendo Forrester (film di Gus Van Sant)
  • 2003 – La leggenda degli uomini straordinari (film di Stephen Norrington)

Premi e riconoscimenti

  • 1972 – Henrietta Award maschile (ex aequo con Charles Bronson)
  • 1977 – David di Donatello speciale alla carriera
  • 1987 – Commendatore dell’Ordine delle arti e delle lettere
  • 1988 – Premio Oscar al miglior attore non protagonista per The Untouchables – Gli intoccabili
  • 1988 – British Academy of Film and Television Arts Aeard al miglior attore protagonista per Il nome della rosa
  • 1991 – Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore
  • 1988 – Golden Globe al miglior attore non protagonista per The Untouchables – Gli intoccabili
  • 1996 – Cecil B. DeMille Award alla carriera
  • 1998 – Tomy Award al miglior attore per Art
  • 1999 – Kennedy Center Honors
  • 2002 – Knight Bachelor
  • 2003 – Grand’Ufficiale dell’Ordine di Manuel Amador Guerrero

Perché Sean Connery non è più tornato in Scozia?

Sean Connery è sempre stato fiero del suo legame con la madrepatria Scozia, tanto da tatuarsi sul braccio la frase “Scotland Forever” (“Scozia per sempre”) durante gli anni in Marina. Era un grande sostenitore della causa per l’indipendenza del suo Paese dal Regno Unito e supportava finanziariamente il Partito Nazionale Scozzese (SNP) impegnato verso quell’obiettivo. Nonostante ciò, dopo il suo trasferimento alle Bahamas, l’attore non tornò più in Scozia a risiedere. La ragione è da attribuirsi in parte a un contenzioso con il fisco inglese (che poi lo assolse dall’accusa di evasione fiscale) e in parte alla delusione seguita al fallito referendum del 2014. In quell’anno infatti il popolo scozzese fu chiamato alle urne per votare l’indipendenza, ma optò invece per rimanere nello stato unitario.

Qual è stata la causa di morte di Sean Connery?

La causa di morte di Sean Connery non è mai stata dichiarata da parte della famiglia, ma a un mese dalla scomparsa il tabloid TMZ ne rese pubblico il certificato, dove era scritto che l’attore era morto di polmonite e insufficienza cardiaca.

Dove si trova la tomba di Sean Connery?

Non esiste una tomba di Sean Connery, il corpo dell’attore infatti è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse in parte alle Bahamas e in parte in Scozia.

Sean Connery è stato mai accusato di aver commesso violenza sulle donne?

Sì, lo fece la sua prima moglie in un’autobiografia pubblicata nel 2006. Nelle sue pagine, Diane Cilento lo accusò di averla più volte picchiata. In quell’anno Sean Connery negò tutte le accuse in un’intervista al Times dicendo: «Nessun tipo di abuso nei confronti delle donne è mai giustificato. Punto». Tuttavia in quel periodo e poi di nuovo dopo la sua morte tornarono in superficie alcune dichiarazioni ambigue dell’attore, che sembravano invece sostenere che in alcune occasioni la violenza sulle donne fosse accettabile e giustificata. Ne sono esempio le frasi «Non credo ci sia nulla di particolarmente sbagliato nel colpire una donna, anche se non consiglio di farlo nello stesso modo in cui colpisci un uomo» o ancora «Se una donna è stronza o isterica allora io lo farei», come dichiarò a Playboy nel 1965. Poi ancora vent’anni dopo in un’intervista con Barbara Walters affermò: «Non ho cambiato idea. […] Le donne vogliono avere l’ultima parola, e tu dai loro l’ultima parola, ma non sono contente neanche di quello. Vogliono provocare».


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