Diana Spencer, 24 anni dopo la tragica morte: perché la amiamo ancora così tanto?

Un nuovo film, «Spencer», al Festival di Venezia, la quinta serie di The Crown e un nuovo documentario Rai: a quasi 25 anni dalla scomparsa, Lady D è sempre più protagonista. E non è un caso...
Diana Spencer 24 anni dopo la tragica morte perch la amiamo ancora così tanto

La sera del 31 agosto 1997 una coppia uscì dalla porta laterale del ristorante del Ritz. Erano la 36enne Diana Spencer e il suo compagno Dodi Al-Fayed, in trasferta a Parigi, reduci dall'estate più chiacchierata di sempre. Fuori dalla porta secondaria trovarono ancora più paparazzi rispetto alla principale. Salirono su una Mercedes, l'autista partì all'istante. L'auto fu subito inseguita da un corteo di fotografi, cercò di farsi largo nel trafficatissimo lungosenna, fino a percorrere il tunnel sotto il ponte d'Alma. E lì che, a un certo punto, l'auto sbandò, finendo contro uno dei pali. Solo la guardia del corpo di Dodi, unica a indossare la cintura di sicurezza, sarebbe riuscita a sopravvivere all'impatto. L'autista e i due passeggeri morirono quasi sul colpo.

William e Harry, ragazzini, si trovavano in vacanza a Balmoral. C'erano tutti, il padre Carlo, nonno Filippo, la regina. La reazione dell'opinione pubblica alla morte di Lady Diana fu oltre ogni previsione. Veglie, pianti pubblici, commozione per le strade di Londra. Elisabetta II commise quello che, ancora oggi, le viene imputato come il suo unico errore in 70 anni di Regno: mostrarsi fredda, quasi indifferente alla notizia. Un errore, se così lo si può chiamare, a cui la sovrana - si dice anche su invito del primo ministro Tony Blair - tentò di porre rimedio subito. Un discorso pubblico, commozione, capo chinato ai funerali.

E 24 anni dopo Diana Spencer è ancora protagonista. Della famiglia reale britannica come dell'opinione pubblica. In vita Diana ha, infatti, dato nuova linfa alla monarchia inglese e con la sua morte l'ha cambiata per sempre. Oggi, la sua eredità vive in tutto: dall'approccio meno inaccessibile dei Windsor nei confronti del pubblico ai progetti di beneficenza di William e Harry, fino a praticamente tutto ciò che fa Kate Middleton. A quasi mezzo secolo dalla sua morte, il «The Diana Effect» è vivo e vegeto, più che mai.

Quest'estate una fetta della sua torta nuziale, a 40 anni dal royal wedding a St Paul’s Cathedral, è stata battuta all'asta per quasi 2 mila sterline. Al Festival di Venezia 2021, che si apre tra pochi giorni, uno dei film più attesi la vede protagonista. Stiamo parlando di Spencer, diretto da Pablo Larrain e con Lady D interpretata da Kristen Stewart. Narra le vicende di un lungo weekend di Natale a Sandringham nel 1991, quello in cui secondo le cronache la principessa maturò la decisione di voler divorziare da Carlo. E poi nel 2022 tornerà The Crown, e il personaggio più atteso della quinta stagione (come è appena stato per la quarta) sarà ancora lei. A portarla in scena, stavolta, Elizabeth Debicki. Non finisce qui. A ricordarne memoria e lascito è anche un nuovo documentario, zeppo di filmati d'epoca e testimonianze. D. Time. Il tempo di Lady D, realizzato da Rai Documentari e in onda in prima serata su Rai 1 nell’anniversario della morte della principessa il 31 agosto, ripercorre i 30 anni in cui la principessa è stata «interprete unica del suo tempo».

Figlia del conte Spencer e di Frances Shand Kydd,  battezzata in quella stessa St. Mary Magdalene Church dove è stata battezzata anche la nipotina Charlotte, Diana è cresciuta tra mura nobilissime ma incredibilmente sola. Prima il divorzio dei genitori, poi l'arrivo della matrigna Raine. Poco studio e tanto sport. I pattini e la danza. Dolce e volitiva, dimessa ma esuberante. Diana, agli inizi degli anni '80, ha tutte le carte in regola per diventare (futura) regina.

IIl 29 luglio del 1981 oltre 600 mila persone per le strade del centro di Londra e oltre 750 milioni di persone davanti la tv, seguono il royal wedding del secolo. Camilla Parker Bowles è seduta tra i banchi della chiesa. Diana ha 19 anni (Kate quello stesso giorno ne avrà 29), Carlo nell'annunciare il fidanzamento aveva detto: «La amo? Qualsiasi cosa significhi amore». Tanto il loro matrimonio è disastroso, tanto Diana sa farci con il pubblico. Empatica è dir poco. Che sia un abito (il Travolta dress) o un sorriso, Lady D è capace di catalizzare l'attenzione come nessun altro membro dei Windsor. Nel 1996 il divorzio diventa ufficiale, si libera di regole e protocollo, e porta avanti ciò che davvero ha a cuore: le battaglie umanitarie. La sensibilizzazione nei confronti dell'HIV, le mine antiuomo, per ricordare le più importanti. Principessa dei cuori, principessa del popolo.

La statua voluta da William e Harry in suo onore nel centro dei Kensington Palace Gardens, e inaugurata lo scorso primo luglio nel giorno in cui avrebbe compiuto 60 anni il 31 agosto resta aperta al pubblico.

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