Dark Places - Nei luoghi oscuri Recensione

Dark Places - Nei luoghi oscuri: la recensione del film con Charlize Theron dal romanzo di Gillian Flynn

20 ottobre 2015
2.5 di 5
2

L'attrice interpreta e coproduce un thriller psicologico piatto a dispetto del materiale originale

Dark Places - Nei luoghi oscuri: la recensione del film con Charlize Theron dal romanzo di Gillian Flynn

Nel 1985, a otto anni, Libby Day è scampata al massacro che ha posto fine alla vita di sua madre e delle due sorelle. Grazie alla sua testimonianza, è stato condannato suo fratello Ben, vicino al mondo del satanismo. Trent'anni dopo Libby non è ancora uscita dal trauma, anche perché vive a stento di sussidi e donazioni volontarie per il suo status di "sopravvissuta". Quando un gruppo di appassionati di criminologia le offre dei soldi per riaprire il dubbio caso, accetta malvolentieri: nel profondo sa che la verità raccontata a otto anni non è scolpita nel marmo.

Il pubblico ha di recente apprezzato (o odiato, ma comunque non ignorato) un altro adattamento di un romanzo di Gillian Flynn, quello strano e sfuggente Gone Girl di David Fincher con Ben Affleck. A stretto giro arriva sui nostri schermi la versione cinematografica di un suo lavoro antecedente, Dark Places - Nei luoghi oscuri, adattato e diretto dal Gilles Paquet-Brenner di La chiave di Sara. Bisognerebbe tuttavia riflettere sul fatto che Charlize Theron, interprete e coproducer, ha sicuramente perseguito il progetto con un occhio al proprio traumatico passato familiare (echi di questa sofferenza si sentivano anche in The Burning Plain), tanto che non esiteremmo a individuare nell'attrice l'effettivo motore artistico di questo Dark Places.

Il principale limite del film è però il suo seguire gli elementi chiave e i tanti temi in modo puramente illustrativo, non riuscendo a capitalizzare sulle potenzialità oscure, traumatiche e sociali con una messa in scena più evocativa e meno spiegata. Deriva della provincia, satanismi per noia, povertà spirituale ed economica, perdono, genitorialità, ossessioni, affetto, odio: la lista è lunga e ricca, un vero pozzo di spunti che sceneggiatura e regia elencano senza emozionare sul serio, anche a dispetto dell'impegno attoriale del vasto cast (ci sono Christina Hendricks, Nicholas Hoult e Chloë-Grace Moretz).

Nel breve tempo cinematografico un approccio così lineare non paga, mentre pagherebbe la struttura ellittica e aperta di Fincher, per andare oltre il racconto con intuizioni d'immagine, di montaggio o di suono. Se la produzione avesse tratto dal romanzo una più lunga miniserie, estendendosi sulle distanze di un True Detective (e verrebbe da dire di un Twin Peaks, data l'atmosfera), la semplicità di allestimento di Paquet-Brenner sarebbe forse stata compensata da un respiro diverso e ad essa più consono.



  • Giornalista specializzato in audiovisivi
  • Autore di "La stirpe di Topolino"
Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
lascia un commento