Daria Nicolodi è morta, la mamma di Asia Argento fu attrice di Profondo Rosso - la Repubblica

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È morta Daria Nicolodi, con Dario Argento nei film e nella vita

Aveva 70 anni. Si erano conosciuti nel '74 durante il casting di 'Profondo rosso'. Un anno dopo è nata la figlia Asia
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Per i cinefili Daria Nicolodi, morta questa mattina all'età di 70 anni, è stata la "scream queen", la regina del cinema di paura all'italiana. Forse non fu la sua vocazione fin dall'inizio, quella di misurarsi con assassini seriali, streghe e fenomeni paranormali; anzi, Daria aveva esordito in tutt'altro tipo di cinema d'autore: Uomini contro (1970) di Francesco Rosi, dove era una crocerossina, lo "scandaloso" Salomé di Carmelo Bene, La proprietà non è più un furto di Elio Petri, col primo ruolo femminile in cartellone.

Però il suo ingresso nel thriller avvenne per la porta principale: quando, nel 1974, conobbe Dario Argento durante il casting per Profondo rosso. Col regista avrebbe avuto un lungo rapporto professionale e sentimentale e una figlia, Asia, destinata a ereditare da lei lo scettro di dark lady (la sua primogenita, scomparsa anzitempo, era frutto della relazione con lo scultore Mario Ceroli). Ed è stata la figlia ad annunciare la scomparsa sui social scrivendo: "Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l'hanno conosciuta e l'hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria".


Nata a Firenze nel 1950 da Fulvia, figlia del compositore Alfredo Casella, nello stesso anno del debutto sullo schermo la Nicolodi aveva partecipato al varietà televisivo Babau di Paolo Poli, censurato dalla Rai e messo in onda solo sei anni dopo. In televisione sarebbe poi tornata a più riprese, anche con serie mystery (Ritratto di donna velata, 1975; I giochi del diavolo, 1979) che ne sfruttavano la popolarità conquistata grazie ai film di Dario Argento. Nel primo dei quali, il citato Profondo rosso, Daria fu la giornalista Gianna Bezzi, personaggio femminile dal carattere determinato, alquanto insolito per l'epoca.

Da allora, e fino al 1987, l'attrice avrebbe partecipato a tutti i film del maestro dell'horror italiano, con parti più e meno importanti. Se in Suspiria (di cui era co-sceneggiatrice) ebbe un piccolo ruolo non accreditato nei titoli e in Inferno impersonò una nobildonna, Tenebre la vide protagonista femminile nella parte di Anne, assistente del giallista-investigatore Anthony Franciosa. La ritroveremo in Phenomena, nel personaggio dell'inquietante Frau Bruckner, e in Opera, in quello dell'agente teatrale Mira.

La collocazione orrorifica dei suoi personaggi finì col "perseguitarla"; così che Daria si vide offrire soprattutto parti nei film di vari epigoni del genere: dal grande Mario Bava, che la volle protagonista del suo ultimo thriller, Schock (1977), al figlio di questi, Lamberto (Le foto di Gioia); da Luigi Cozzi (Paganini horror) a Michele Soavi (La setta).

Asia e Dario Argento (ansa)

La carriera della Nicolodi nel genere è punteggiata da esperienze meno frequenti e tuttavia interessanti. Nel 1978 fu protagonista, accanto a Gigi Proietti, dello spettacolo musicale di Luigi Magni La commedia di Gaetanaccio, messo in scena al teatro Sistina e ricordato per un episodio di censura, a causa di contenuti riguardanti la religione e il papato. Daria interpretava, in duetto con Proietti, la canzone Tango della morte, che venne incisa in un 45 giri edito dalla Rca.

Nel 1982 impersonò Margherita Barezzi, prima moglie del compositore, nella serie televisiva Verdi. Dopo la fine della relazione con Argento, comparve con parti di vario rilievo in film italiani di qualità: Maccheroni di Ettore Scola, accanto a Marcello Mastroianni e Jack Lemmon, La fine è nota di Cristina Comencini, La parola amore esiste di Mimmo Calopresti, dove era la madre di Valeria Bruni Tedeschi.

I ruoli materni, destinati tradizionalmente dal cinema alle attrici nella seconda fase della carriera, si moltiplicarono nelle performance più recenti: intercettando di nuovo il genere del film di paura ma anche la sua vita privata. Fu madre "filmica" infatti, e a varie riprese, della figlia Asia, con la quale aveva condiviso nel 1998 i credit della commedia di Giovanni Veronesi Viola bacia tutti. In Scarlet Diva, diretto e interpretato da Asia Argento, era la madre della protagonista Anna; nella Terza madre, in cui rinnovò l'antica collaborazione con Dario Argento, fu Elisa, genitrice defunta della protagonista (ancora Asia). Funse anche da mamma a Chiara Muti nel film in costume Rosa e Cornelia di Giorgio Treves.