Confidenza: Il film sulla paura delle emozioni di Daniele Luchetti con Elio Germano e Federica Rosellini
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Confidenza: Il film sulla paura delle emozioni di Daniele Luchetti con Elio Germano e Federica Rosellini

Daniele Luchetti ha presentato oggi, insieme agli attori protagonisti Elio Germano e Federica Rosellini, Confidenza, il film che ha tratto dal romanzo di Domenico Starnone e che arriva in sala il 24 aprile.

Confidenza: Il film sulla paura delle emozioni di Daniele Luchetti con Elio Germano e Federica Rosellini

"Confidenza" è il terzo romanzo di Domenico Starnone, dopo "La scuola" e "Lacci", che Daniele Luchetti trasforma in un film, e stavolta al centro del racconto c'è un uomo che vive con la paura sempre accanto e che quindi non vive, prima di tutto perché costruisce una barriera contro le emozioni. Ora, le emozioni, specialmente in una società borghese e conformista, sono nemiche del controllo, e il professore di liceo Pietro Vella, che in classe si affida alla pedagogia dell'affetto, un po’ borghese lo è almeno nell'anima, e come tale teme tutto ciò che rischia di essere pericoloso dal punto di vista sociale. Pietro Vella, in fondo, siamo tutti noi, e lo sa bene anche Elio Germano che lo ha interpretato. L'attore è alla sua quarta collaborazione con Luchetti, che oggi ha presentato il film alla stampa insieme al cast, a cominciare dallo stesso Germano e dalla protagonista femminile Federica Rosellini, che interpreta una sua studentessa di nome Teresa che, dopo il liceo, diventa la ragazza del prof e la depositaria di un suo indicibile segreto.

A introdurre un film carico di tensione come un thriller hitchcockiano è il regista, che giustamente parla del suo rapporto con l'opera di Starnone: "Domenico Starnone mi copia. Starnone mi ha saccheggiato la vita perché senza conoscermi racconta storie che mi riguardano, tanto che ogni volta che lo leggo mi dico: 'Ma come fa a saperlo?' Indaga talmente bene sul materiale umano che alla fine, anche quando inventa, i suoi personaggi hanno sempre a che fare con noi. Quando ho letto 'La scuola', ci ho trovato dentro tutte le scuole che avevo frequentato e tutti i professori che avevo conosciuto. Quando invece ho letto 'Lacci' , mi sono reso conto che conteneva una specie di ipotesi terrificante su quello che avrebbe potuto essere la mia vita. Infine, in 'Confidenza' c'è un modello maschile in cui molti si ritroveranno: la parte di noi intossicata dal narcisismo e dalla sensazione di essere impostori. E poi bisogna dire anche un'altra cosa: che spesso i film e i libri di Domenico hanno sempre degli ottimi spunti e degli ingranaggi che stanno bene nei miei film. Qui c'è l'elemento del segreto e del mistero, ed effettivamente è una spinta fortissima".

A scrivere la sceneggiatura di Confidenza sono stati lo stesso Daniele Luchetti e Francesco Piccolo, e fin dal principio il regista sapeva che Elio Germano avrebbe reso Pietro Vella un personaggio sfaccettato e inafferrabile. Del film l'attore dice: "Confidenza ha molto a che fare con le maschere del quotidiano. Nel film ci sono tante persone che loro malgrado, in certi casi volontariamente, diventano dei personaggi, indossano delle maschere di comodo di cui hanno bisogno quando non sono soli, poi o le combattono o le accettano. Proprio per questo Confidenza mi appariva come un film che prevedeva un percorso interiore, e quindi mi sembrava un romanzo ottocentesco russo. La sceneggiatura mi ha ricordato la questione pirandelliane della scomposizione del nostro io, che poi è una cosa da attori. Se ci pensate, la storia di un uomo che pensa di essere scoperto e si crede un impostore non può non riguardare noi che lavoriamo di imposture. Ho accettato il ruolo di Pietro anche perché mi avrebbe offerto di nuovo la possibilità di fare un film con Daniele… che poi, quando mi chiama Daniele, non è che mi interessa molto il che cosa raccontiamo ma il come lo raccontiamo, che è sempre una strada di lavoro molto piacevole".

Elio Germano ha cercato di capire Pietro Vella, di entrare nella sua testa e soprattutto di non giudicarlo: "In realtà il personaggio che abbiamo costruito è un uomo eticamente molto solido perché aspetta la fine della scuola per avere una relazione con questa giovane donna. In realtà non pensa che fra lui e Teresa accadrà qualcosa e dietro al suo avvicinamento c'è il desiderio di aiutarla. Poi, come avete visto, da un gesto d'affetto nasce un rapporto coinvolgente. Il problema è che Pietro Vella entra in crisi. Lui che è abituato a dividere le emozioni dal lavoro e che nella relazione con Teresa dovrebbe essere quello che guida, capisce che Teresa non è succube del ruolo sociale della donna ma ha una sua autonomia nonostante sia più giovane e sia stata una sua alunna. Ecco perché Pietro si spaventa. Da uomo vorrebbe ridurre la figura femminile a un oggetto da collezione da tenere nella bacheca delle sue conquiste. Invece la sua paura, che nasce da una scissione tra ciò che si sente e ciò che invece deve esprimere formalmente, si rinnova ogni volta che la incontra".

La Teresa che ci restituisce Federica Rosellini è una donna schietta e passionale che guardiamo attraverso gli occhi di Pietro Vella e che in virtù di ciò appare ambigua, a volte perfino fatale. L'attrice ha già recitato davanti alla macchina presa per il film di Valentina Pedicini Dove cadono le ombre. La sua formazione, però, è teatrale: "Il mio habitat naturale fino a qui è stato il palcoscenico" - spiega. "Confidenza è stato un bellissimo viaggio e mi ritengo fortunata ad aver lavorato su Teresa, che da Starnone, e attraverso Daniele e Francesco, è arrivata fino a me. Me ne sono subito innamorata, perché è una donna dall'intelligenza proteiforme che, sì, ha una grande propensione per la matematica, ma passa attraverso bestiari e creature mostruose e ha un grande rapporto con lo sguardo, con il provare a vedere ciò che c'è oltre le increspature dell'acqua delle apparenze. Mi piaceva il fatto che fosse un personaggio selvatico, complesso, e che avesse un rapporto con la verità in continua evoluzione. Teresa cerca di portare la rivoluzione attraverso un tentativo di cambiare lo schema sociale borghese: quello della camera di Barbablù e dei panni sporchi che si devono lavare dentro casa. Devo dire che è stata una fortuna dividere il set con Daniele e con Elio, perché abbiamo fatto un grande lavoro di preparazione che ci ha permesso di arrivare sul set e di improvvisare, mangiando e rimasticando, e questo è molto teatrale".

Confidenza conserva per l'intera durata della narrazione un che di strano e di perturbante, creando una corrispondenza fra le inquietudini di Pietro Vella e immagini di decomposizione che sembrano epifanie di morte. Accompagnate dalla musica di Tom Yorke, creano scenari horror che fanno temere il peggio per il protagonista. Per Luchetti, che ricorre anche alla profondità di campo, a suggerire che la verità non è evidente e in bella vista ma si nasconde lontano, questo coté disturbante era fondamentale: "Al principio il film sembra essere chiaro in tutto quanto, ma poi si sposta progressivamente in zone oscure che non si capisce se siano realtà o finzione. Confidenza prova insomma a prendere per il naso lo spettatore fino alla fine, cercando di raccontare la confusione in maniera ordinata e di trascinare in maniera quasi scientifica il pubblico nella testa di Pietro Vella. Mi sono accorto che comincio a non sopportare i film che ti portano troppo per mano e ti dicono tutto e impongono un senso. Io invece voglio mantenere lo spettatore attivo. Io non ho voluto fare un film a tesi: ho voluto fare un film a ipotesi".

Interpretato anche da Vittoria Puccini, Isabella Ferrari e Pilar Fogliati, Confidenza arriva in sala il 24 aprile distribuito da Vision Distribution.

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