Con le sue performance straordinarie, Daniel Day-Lewis ha conquistato Hollywood e il cuore di tutti noi. Genio della recitazione, attore dalle mille sfaccettature, ha reso leggendari i personaggi interpretati, toccando vette inarrivabili. Ne è prova la sua conclamata carriera, che vanta ben 3 premi Oscar come Miglior Attore Protagonista e altrettante nomination. Scopriamo qualche curiosità su colui che la critica definisce “uno degli attori migliori di sempre”, dalla vita privata ai film più celebri di Daniel Day-Lewis, per concludere con l’inaspettato ritiro dalle scene.

1. Chi è Daniel Day-Lewis

Lo conosciamo tutti, eppure ci sono aspetti della vita di Daniel Day-Lewis che qualcuno di noi ignora e sui quali è interessante far luce. Quanti anni ha e dov’è nato è cosa più o meno nota: classe 1957, il 65enne londinese, di origini irlandesi, prima di dedicarsi al cinema, ha studiato teatro al Bristol Old Vic di Londra. La passione per la recitazione è forse ereditata dalla madre, attrice teatrale di origine ebraica, o più probabilmente è dovuta al carattere turbolento di Lewis, che da ragazzino ama far risse e che, alla morte del padre per un tumore al pancreas, viene rinchiuso in un collegio dalle regole piuttosto severe, dove il teatro è all’ordine del giorno. Sta di fatto che a soli 14 anni esordisce sul grande schermo in Domenica maledetta domenica, con un ruolo minore, non riconosciuto, e nei 24 film in cui appare non ha mai fatto un passo falso. È per questo che ogni lungometraggio, interpretato dall'attore come protagonista o meno, merita di essere visto. Semplicemente per la sua straordinaria presenza.

2. I film di Daniel Day-Lewis sul grande schermo

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Getty Images

Dopo l’esordio non accreditato, il primo vero ruolo al cinema di Lewis arriva nel 1982, con Gandhi. Non ci soffermeremo sull’elenco intero dei film di Daniel Day-Lewis, tra cui spiccano capolavori come L’insostenibile leggerezza dell’essere (1988), Il mio piede sinistro (1989), L’ultimo dei Mohicani (1992), L’età dell’innocenza (1993), ma solo su qualche titolo, per alcune curiosità.

Iniziamo da Gangs of New York, pellicola del 2002, vero e proprio colossal diretto dal grande Martin Scorsese. Sembra che Lewis, in piena linea con le regole del metodo Stanislavskij, per interpretare al meglio il suo personaggio, si aggiri sul set affilando coltelli. E per caratterizzare il più possibile il crudele William Cutting, detto “Bill il Macellaio” (capo della malavita del quartiere Five Points di New York), approfitti dell’incidente di cui è vittima durante le riprese (la rottura del setto nasale in uno scontro fin troppo realistico tra Leonardo Di Caprio e Daniel Day-Lewis), facendo del dolore un mezzo di espressione ultra-persuasivo.

Stessa storia, o quasi, per Il Petroliere, film del 2007 di Paul Thomas Anderson. Per essere al top, Daniel Day-Lewis studia e impara tutto quello che c’è da sapere sull’estrazione del greggio e sulla vita dei cercatori di petrolio nei primi anni del Novecento. Non solo: pare che si sia addirittura rifiutato di condividere la stanza con Paul Dano, perché suo antagonista nel film.

Che dire, poi, de Il Filo nascosto? La pellicola del 2017, scritta, diretta e co-prodotta da Paul Thomas Anderson, vede Daniel Day Lewis immerso a 360 gradi nella parte che, come vedremo, celebra la fine della sua carriera. L’attore, infatti, cuce il suo ruolo, proprio come il sarto che interpreta, con una precisione maniacale, e per prepararsi al meglio al suo ultimo film studia per ben 3 anni proprio come sarto professionista, guarda centinaia di filmati d’archivio di sfilate degli anni Quaranta e Cinquanta, fa pratica da Marc Happel (costumista del New York City Vallet) e dal curatore della moda e dei tessuti al Victoria and Albert Museum di Londra, per poi imparare a cucire con sua moglie Rebecca e a realizzare addirittura di suo pugno alcuni costumi. Può sembrare follia. Invece, quella che Lewis mette nel proprio lavoro di attore è pura passione.

3. Il teatro e le serie tv

Sapevi che, prima degli anni 90 e del riconoscimento come celebre star del cinema, ha lavorato molto in televisione e in teatro Daniel Day-Lewis? Proprio così. Sul palcoscenico, suo primo amore, ha recitato di fronte al pubblico per una decina d’anni, tra il 1979 e il 1989, in pièce come Romeo e Giulietta, Dracula e Sogno di una notte di mezza estate. Per il piccolo schermo si è speso, invece, tra il 1980 e il 1986, facendo apparizioni sia in alcune serie della BBC, come Eddie Shoestring – Detective privato e Screen Two, sia in film per la tv, come Thank you, P.G. Wodehouse e Artemis 81. Poi, ecco arrivare gli anni 90 e il grande boom al cinema.

4. Daniel Day-Lewis calzolaio

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Courtesy Universal Pictures

La passione per la recitazione non ha mai offuscato quella per la manualità, al contrario: tra un film e l’altro, Daniel Day-Lewis ha girato il mondo e ha fatto pratica in vere e proprie botteghe artigianali. Avresti mai immaginato che per anni ha soggiornato in Italia Daniel Day-Lewis? Si spiega così la sua conoscenza impeccabile della nostra lingua. Quello del 2017 non è il primo ritiro dalle scene: tra il 1997 e il 2001 Lewis si è, infatti, trasferito da amici nella bella Firenze, lasciando il cinema, vivendo in assoluto anonimato e lavorando meticolosamente, per 8 ore al giorno, come calzolaio in una bottega vicino a piazza Santo Spirito. Ha rifiutato per 4 lunghi anni ogni proposta lavorativa proveniente dal mondo dello star system, realizzando scarpe a mano e su misura. Fino alla fatidica proposta di Martin Scorsese, che è riuscito a farlo ritornare nel mondo dorato di Hollywood non senza fatica: il regista ha impiegato 2 giorni interi per ottenere il sì di Lewis per il ruolo in Gangs of New York, e gran parte del merito va alla moglie, che lo ha convinto ad accettare la parte e a ritornare sul grande schermo.

5. La vita privata: moglie e figli di Daniel Day-Lewis

A questo punto vale la pena soffermarsi, seppur velocemente, sul ruolo giocato dalla famiglia di Lewis nella sua carriera. Della moglie di Daniel Day-Lewis, Rebecca Miller, si è più volte accennato. La conosce sul set de La seduzione del male, film del 1996, ed è subito colpo di fulmine. Dopo appena un anno, infatti, i due convolano a nozze e dalla Miller, attrice, sceneggiatrice, scrittrice e regista statunitense (figlia del noto drammaturgo Arthur Miller) Daniel Day-Lewis ha due figli: Ronan Cal nel 1998 e Cashel Balke nel 2002. Rebecca non solo ha riportato sul set suo marito, dopo un primo ritiro dalle scene, ma lo ha anche diretto nel film La storia di Jack & Rose del 2005.

6. La turbolenta storia di Daniel Day-Lewis con Isabelle Adjani

La Miller non è stata l’unica donna nella vita di Lewis. Prima di Lei, ha avuto una relazione non proprio tranquillissima con Isabelle Adjani, Daniel Day-Lewis, una storia che lo vede legato per sei anni, dal 1989 al 1995, alla bellissima attrice e cantante francese. Eppure, alla notizia della sua gravidanza, Daniel Day-Lewis non reagisce benissimo, anzi: lascia la donna con un fax, il Whatsapp dell’epoca, e se la dà a gambe. Successivamente, però, riconosce il bambino come suo figlio, Gabriel Kane (oggi modello e musicista).

7. I premi

La (seppur breve) carriera di Daniel Day-Lewis è costellata di riconoscimenti meritatissimi, che giustificano la mitologia e l’aura costruita intorno all’attore. Senza elencarli tutti, ricordiamo il primato dei 3 premi Oscar a Daniel Day-Lewis come Miglior Attore Protagonista. La prima statuetta arriva nel 1990 con il film Il mio piede sinistro, la seconda nel 2008 con Il petroliere e la terza nel 2013 con Lincoln. Neanche i mostri sacri di Hollywood, attori del calibro di De Niro, Al Pacino o Jack Nicholson sono riusciti a raggiungere un risultato del genere.

8. I tatuaggi e l’incidente in moto

Moto distrutta e un braccio rotto, mentre va all’appuntamento con il figlio Ronan per pranzare con lui. Il centauro Daniel Day-Lewis ha evitato tantissimi incidenti in vita sua, ma non quello del 2018. Il chirurgo che l’ha operato si è impegnato a mantenere le linee dell’elaborata sirena che l’attore ha sul braccio. Già, perché è pieno di tatuaggi Daniel Day-Lewis, ne ha su tutto il corpo: impronte digitali sulla schiena fino alle spalle, per commemorare la nascita dei suoi 3 figli, e un’altra decina di immagini che racchiudono storie segrete.

9. Perché Daniel Day-Lewis si è ritirato dalle scene

Ed eccoci all’annus horribilis. Il 2017. Quello del film Il filo nascosto. Non perché la pellicola sia stata un insuccesso, ma perché segna la fine della carriera di Lewis. Già durante le riprese l’attore esterna più volte il desiderio di ritirarsi definitivamente dal mondo della recitazione e, tutt’oggi, tiene fede a questa promessa. Una scelta non facile, ma dettata dal forte senso di tristezza provato sul set. Un impulso, quello di abbandonare il cinema, radicatosi troppo in profondità per non assecondarlo. Forse perché, infondo, la Hollywood del glamour e delle celebrità ha sempre cozzato con la riservatezza di questo attore.

10. Daniel Day-Lewis oggi

Secondo le ultime notizie su Daniel Day-Lewis, conduce una vita tranquilla in Irlanda. Vive, ormai da 19 anni, nella contea di Wicklow, con i suoi paesaggi da cartolina, in compagnia della moglie Rebecca e dei due figli. È il luogo delle sue radici, un rifugio dove rimettersi in sesto. Il posto che lo tiene in vita e, perché no, dove può tranquillamente farsi gli affari suoi.

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Redazione Esquire Italia

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