Damon Hill: una montagna troppo alta da scalare
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Damon Hill: una montagna troppo alta da scalare

In Formula 1, il nome Hill viene immediatamente associato ad un distinto signore con i baffi da colonnello, di nome Graham, laureatosi nel 1962 e nel 1968 campione del mondo.

Damon, suo figlio, grazie alla carriera del padre, cresce frequentando sì i migliori college, ma anche l’ambiente delle corse.

Quando nel 1975 si trova orfano del papà, a causa di un incidente aereo, il rampollo di casa Hill deve ridimensionare il proprio tenore di vita, ma non le proprie passioni.

Per coltivare il suo amore per i motori si adatta a fare i più disparati mestieri, così da poter racimolare i soldi sia per finanziare le corse che per aiutare la famiglia.

Col gruzzoletto guadagnato nel 1984 debutta in Formula Ford impressionando subito gli addetti ai lavori.

Il ragazzo ha talento, le cinque vittorie nella categoria lo testimoniano, ma fatica a trovare degli sponsor.

Nonostante le difficoltà riesce a farsi strada in F3 mettendosi in luce nel prestigioso GP di Macao del 1985 dove si qualifica secondo.

Il piazzamento gli schiude, per il 1986, le argentee porte della F3000 e, nonostante una stagione anonima guadagna una chiamata dalla Williams che lo vuole per collaudare le monoposto con sospensioni attive.

Damon, come collaudatore Williams percorre circa undicimila km arrivando a girare sugli stessi tempi dei piloti titolari Mansell e Patrese!

Nelle more del suo incarico di tester, la Williams lo raccomanda alla Brabham, nobile decaduta in cerca di rilancio, per sostituire Giovanna Amati.

La scarsa competitività della macchina non gli tarpa le ali anzi, nonostante le poche qualificazioni, la Williams lo richiama a fare da secondo a Prost per la stagione 1993.

In quella annata, l’inglese si dimostra un ottimo scudiero e, grazie alle tre vittorie ed a numerosi piazzamenti sul podio, si assicura il terzo posto in classifica generale.

La Williams lo conferma anche per il 1994, anno molto impegnativo per la scuderia che, a Imola, rimane orfana di Senna.

Hill è, improvvisamente, l’unico in grado di contendere il titolo a Schumacher!

L’inglese stupisce tutti, riuscendo ad arrivare a giocarsi il titolo all’ultima gara….

La vera protagonista della corsa è, però, la tensione: Schumacher commette un errore e rompe la sospensione della macchina, Hill, che lo tallona, prova a passarlo con il risultato di toccare la Benetton!

Risultato? Entrambi sono costretti a ritirarsi!

Nel 1995 si ripropone nuovamente la sfida Hill-Schumacher, ma i troppi ritiri di Damon consegnano il titolo al tedesco che lo umilia a Spa sorpassandolo sul bagnato…con pneumatici da asciutto…

gp giappone 1995 damon hill
© Williams

L’inglese e la Williams si rifanno nel 1996, non c’è più Schumacher come sfidante, migrato alla Ferrari con l’obiettivo di farla tornare nuovamente grande, ma Jacques Villeneuve, suo nuovo compagno di squadra nonché fresco vincitore della 500 miglia di Indianapolis.

Il titolo, nonostante qualche difficoltà, finalmente si accasa nell’abitacolo della Williams numero 5, ma qualcosa si è incrinato.

Damon chiede un congruo aumento di ingaggio, la squadra esterrefatta dalla richiesta, lo licenzia anche perché considera Villeneuve il futuro candidato al titolo.

GP Giappone 1996 Damon Hill
© Williams

Lasciato libero dalla squadra campione del mondo, Hill si accasa alla Arrows motorizzata Yamaha.

Nonostante il propulsore non sia tra i più competitivi, Hill si gioca la vittoria in Ungheria, ma un problema tecnico gli fa cedere il primo posto alla Williams di Villeneuve e, claudicando, arriva secondo.

Non convinto delle potenzialità della Arrows, a fine stagione, trasloca alla Jordan e, dopo qualche difficoltà di adattamento, nella seconda parte del campionato riesce a vincere un confuso Gran Premio del Belgio.

Damon Hill, promette a Jordan, titolare dell’omonima scuderia, di lottare per il titolo 1999.

hill e jordan schumacher GP belgio 1998
© Sutton Images

Il destino ha deciso diversamente….

Il pilota riscontra un repentino calo delle prestazioni che gli fa capire di essere giunto al capolinea della sua carriera in F1.

A fine stagione Damon Hill si ritira e, nonostante i risultati ottenuti, per il circus, il nome Hill ricorda sempre nella memoria dei più suo padre Graham…

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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