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dal tramonto all'alba

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La rugiada ha la consistenza delle lacrime quando Neuvillette la osserva di prima mattina, sguardo perso, mente tersa, come il cielo sopra i giardini che danno su Palais Mermonia. 

Una mano indugia sopra il verde brillante, palmo rivolto verso il basso e gli occhi chiari dello Iudex si chiudono lentamente, mentre l’essenza dell’elemento di fronte a lui si mischia col suo essere, diventa un tutt'uno come è stato in origine, come ritornerà ad essere presto.

E cosa ne sarà, poi.

Neuvillette non si è mai sentito particolarmente parte dell’umanità e di tutti gli esseri umani che, continuamente e senza fallo, cercano di intaccare la sua imparzialità, cosicché finalmente il giudice supremo possa aprirsi e formare delle relazioni più strette. Ed è assurdo, quando lui non sa nemmeno come possa chiamarsi, nelle sue vestigia umane e con l’anima di un drago sovrano. 

E Wriothesley. 

Il Duca non è poi così diverso da lui e, forse, quello è uno dei motivi per cui Neuvillette si è legato in un tal modo a lui. Ed è anche il motivo per cui ora, mentre il potere di Hydro scorre nelle sue vene come fosse il suo stesso sangue, una parte di sé è terrorizzata all'idea che qualcosa possa cambiare, che tutto possa cambiare tra lui ed il mortale di cui si è invaghito.

È già successo una volta; Neuvillette è un essere millenario e saggio, tecnicamente dovrebbe già sapere cosa succede quando una creatura immortale come lui si innamora di un essere fragile, caduco, come un essere umano. Come Vautrin. Come Wriothesley. Il fallimento è assicurato.

Neuvillette riapre gli occhi e un sospiro lascia le sue labbra appena screpolate. Osserva il cielo che si tinge di rosso, poi di rosa e infine di violetto. L’alba e il tramonto sono tra i suoi momenti preferiti della giornata, forse proprio perché è un inguaribile romantico. 

Con passo sicuro e il suo bastone a fianco, infine, si volta e procede verso l’edificio maestoso dietro di lui. C’è un’intera nazione che fa riferimento su di lui e i dilemmi del suo cuore fin troppo sensibile devono, chiaramente, andare in secondo piano.

Anche se passerà l’intera giornata a pensare a un sorriso sghembo e ad occhi color del cielo sopra una foresta ghiacciata.