Crazy Heart - Film (2009) - MYmovies.it

Crazy Heart

Film 2009 | Drammatico, 112 min.

Titolo originaleCrazy Heart
Anno2009
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata112 minuti
Regia diScott Cooper
AttoriJeff Bridges, Maggie Gyllenhaal, Robert Duvall, Ryan Bingham, Rick Dial, Debrianna Mansini Jerry Handy, Ryil Adamson, J. Michael Oliva, David Manzanares, Chad Brummett, Colin Farrell, Tom Bower, Beth Grant, Annie Corley, James Keane, Anna Felix, Paul Herman.
Uscitavenerdì 5 marzo 2010
TagDa vedere 2009
Distribuzione20th Century Fox Italia
MYmonetro 3,27 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Scott Cooper. Un film Da vedere 2009 con Jeff Bridges, Maggie Gyllenhaal, Robert Duvall, Ryan Bingham, Rick Dial, Debrianna Mansini. Cast completo Titolo originale: Crazy Heart. Genere Drammatico, - USA, 2009, durata 112 minuti. Uscita cinema venerdì 5 marzo 2010 distribuito da 20th Century Fox Italia. - MYmonetro 3,27 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 19 novembre 2018

Dalle stelle alle stalle e ritorno per Bad Blake, campione del country in declino a cui la vita regala un'ultima possibilità di rimettersi in sesto Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto 2 Premi Oscar, ha vinto 2 Golden Globes, 2 candidature a BAFTA, ha vinto 2 Critics Choice Award, ha vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office Crazy Heart ha incassato 115 mila euro .

Crazy Heart è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,27/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,17
PUBBLICO 3,13
CONSIGLIATO SÌ
Cinema di luoghi più che di volti, tutti troppo puliti, ma per fortuna c'è Jeff.
Recensione di Gabriele Niola
giovedì 25 febbraio 2010
Recensione di Gabriele Niola
giovedì 25 febbraio 2010

Ne ha viste di cose nella sua vita Bad Blake, cantante country dal passato illustre e il presente affumicato da sigarette e annegato negli alcolici scadenti dei locali di provincia dove si esibisce per pochi spiccioli. Ha visto 4 matrimoni, un pupillo che suonava nella sua band e ora è ricco e famoso ma al quale non intende aprire i concerti, infiniti paesaggi delle praterie texane e un numero impressionante di motel. A 56 anni suonatissimi la sua vita potrebbe finire da un momento all'altro, se non lo stronca prima la salute saranno i debiti, e a lui del resto non sembra importare molto. Almeno finchè non incontra Jean e Buddy.
Il country è una musica fatta da pochi accordi che si ripetono, nella quale non conta molto l'originalità dell'armonia quanto le parole e l'interpretazione. Come per i bluesman, un buon cantante country ha vissuto e quella vita finisce nelle canzoni. Non siamo quindi lontani da un certo modo di fare cinema ad Hollywood, dove su schemi e dinamiche che si ripetono uguali a se stessi di film in film spesso si innestano interpretazioni o variazioni in grado di fare la differenza. Così è anche per Crazy heart, modellato sul tipico racconto di caduta e ascesa in accordo al mito della seconda occasione (come avevamo già visto recentemente in The Wrestler), che pur non variando molto da quello che ci si aspetta sa incastrare il racconto di un uomo votato all'autodistruzione in un discorso più grande sulla cultura popolare americana vista attraverso la sua musica. E lo fa attraverso l'impegno e la dedizione al lavoro di un Jeff Bridges bravissimo, come sempre è, ma stavolta più in evidenza del solito.
Vedere un film del genere senza conoscere la cultura country, senza comprendere le parole delle canzoni cantate e con un doppiaggio che annulla tutto il lavoro di cesello fatto sulle inflessioni dialettali è una vera violenza nei confronti di un'opera che su questo punta per dare autenticità alla parabola di uno sfasciato tutto americano, un cantante "che fu grande" e che ora va avanti a sigarette e alcohol. Se infatti Bridges ha una faccia convincente e autentica per il proprio personaggio, intorno a sè ha un cast di attori di primo piano, facce pulite da Hollywood che stonano addosso a personaggi volgari di provincia e che non aiutano a sporcare di autentica polvere desertica questa storia scaldacuore.

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CRAZY HEART disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 2 aprile 2010
laulilla

Bad Blake, un tempo affermato autore e cantante di musica "country", ora è sulle soglie della vecchiaia, a corto di quattrini e in condizioni di salute piuttosto precarie. La spietatezza dello "Star System" sforna a getto continuo nuovi cantanti, come Tony, che sono disposti a usarlo ancora come trampolino di lancio per le loro esibizioni, ma non a lasciargli la scena, quali che fossero stati i suoi [...] Vai alla recensione »

sabato 25 settembre 2010
enrico omodeo sale

Crazy heart - un cuore matto tradurrebbe Little Tony – è un film di Scott Cooper, magistralmente interpretato da Jeff  “drugo” Bridges, vincitore (finalmente) dell’Oscar 2010 per il migliore attore. Racconta la storia di Bad Blake, cantautore country sul viale del tramonto, alle prese con lunghi viaggi tra il Texas e il New Mexico per esibirsi sbronzo in bowling [...] Vai alla recensione »

martedì 27 luglio 2010
Spike

Gran film: attori superlativi, uno su tutti Jeff Bridges, buona regia e sceneggiatura, ottima la colonna sonora. Riprende atmosfere e temi di 'The Wrestler' (il tempo che passa anche per i campioni e le star della musica) facendo un dittico imperdibile. Si respira aria di profonda America, il country la fa da padrone trasportandoci nei territori tex-mex statunitensi.

martedì 30 novembre 2010
Fabrizio Cirnigliaro

La storia di Crazy heart forse non è delle più originali, ma nel complesso il film è recitato benissimo, una colonna sonora fatta di canzoni bellissime e una fotografia che toglie il fiato. Bad Blake percorre per suonare centinaia di chilometri al giorno, esibendosi ogni sera in una città diversa, ma riprende a scrivere canzoni solo abbandonando la strada, nel momento [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 luglio 2011
Filippo Catani

Un musicista country è ormai sul viale del tramonto dopo una carriera costellata di successi e una vita privata a dir poco dannata tra alcool, droghe e divorzi a ripetizione. Ormai ridotto a trascinarsi tra i locali dei paesini, la vita pare offrirgli un'ultima chance con una giovane giornalista divorziata. Il film non è niente male e seppur sviluppi un tema già visto (l'ex [...] Vai alla recensione »

domenica 16 gennaio 2011
ultimoboyscout

Soprendente pellicola on the road, dalle atmosfere country, intenso e non so perchè così sottovalutato. Come è intensa, profonda, magistrale e sublime l'interpretazione di Jeff Bridges attore che probabilmente non ha raccolto ciò che avrebbe meritato. E questo film, magari poco gli rende un minimo di giustizia, perchè ha faccia e look perfetti per ricoprire la [...] Vai alla recensione »

domenica 26 gennaio 2014
Luanaa

Praticamente un susseguirsi di scene una uguale all'altra.Si intuisce già che il protagonista perderà il bambino affidatogli..scena per dare un colpo di coda ad una trama svolta in modo monotono. Tra l'altro questa scena è la meglio girata e sa un po'..un pochino di un film di tutt'altro spessore ovvero "Via da Las Vegas". Un film buonista con l'amore salvifico o spinta e ispirazione per cambiare direzione [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 marzo 2010
g_andrini

La musica country è veramente piacevole, e questo film ne esalta le qualità. La fotografia è piacevole. La storia del protagonista è a lieto fine, e questo rallegra l'anima. Il doppiaggio non mi sembra tanto male, comunque è trasmesso correttamente il messaggio voluto. Si tratta della storia di una vita, accompagnata dalla musica.

martedì 21 settembre 2010
Nalipa

Finalmente gli hanno assegnato l'Oscar, ma non é il film pià bello che ha interpretato!

domenica 25 aprile 2010
il recensore

Lo andrò a vedere assolutamente : un film capolavoro che regala emozioni e con un protagonista eccezionale premiato con l'Oscar

martedì 13 aprile 2010
100spindle

Bel film. Se piace la musica country e personaggi al limite è perfetto. Eccezionale l'interpretazione (meritato l'oscar), belle le scene e a tratti molto coinvolgente la storia. Nella mediocrità dell'attuale produzione cinematografica, sancita dal frequente ricorso al 3d per mascherare la pochezza di idee,  merita sicuramente di essere visto. 

sabato 25 settembre 2010
serpico

GRAN BEL FILM E' bello essere qui con voi stasera...a dire il vero alla mia età è bello essere ovunque. UN OSCAR MERITATO BRAVISSIMO J.BRIDGES.. LA VITA CI IMPARA CHE C'E SEMPRE UNA SECONDA POSSIBILITA' BASTA SAPERLA PRENDERE................

lunedì 7 giugno 2010
il recensore

un capolavoro di emozioni,un gioiello poetico e mai banale, che esalta,stupisce e commuove. Sensazionale

martedì 19 luglio 2011
Francesco2

Il titolo di questo articolo (L'avrete penso capito) si ispira al film di Lynch, con un altro protagonista "Libero" che si muove (Ma mai senza il fedele trattore) in un "Altra" America, che non possiamo o vogliamo conoscere. Nessuno pretende che ogni nuovo film sia un nuovo Lynch, tantopiù quello di un esordiente; ma a parte l'obiezione, forse fondata, che le canzoni doppiate avrebbero potuto d(on)are [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 ottobre 2010
Liuk

Filmetto senza infamia e senza lode, studiato appositamente per far vincere l'Oscar al grande Jeff. D'accordissimo sul premio ad un grandissimo attore, non per questa pellicola ma per altre di spessore ben più elevato.

mercoledì 15 dicembre 2021
Marcloud

Una storia di musica e alcolismo. Bad Blake e la sua ultima possibilità di redenzione. Un film piacevole.

mercoledì 17 settembre 2014
gianleo67

La parabola del cantautore country Bad Blake sembra segnare un inesorabile declino tra l'attaccamento alla bottiglia e la spietata concorrenza del suo giovane allievo e rivale Tommy Sweet. Durante una tourneè lungo un itinerario periferico di modesti e sperduti locali tra Texas e Arizona, la sua vita sembra svoltare quando incontra e si innamora di una giovane giornalista e madre single [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 aprile 2010
Dutchman

Bad Blake (Jeff Bridges) è un cantante del genere country con diversi matrimoni falliti e molto alcol nel suo fisico a pezzi. Un uomo in piena crisi fisica e esistenziale In questo film Bridges da il meglio della Sua interpretazione non andando sopra le righe, ma recitando in modo intenso in piena sintonia con il resto del cast, per questo motivo viene premiato con l'oscar.

mercoledì 17 novembre 2010
Mayah

ho trovato questo film molto lento, ripetitivo, scontato. A tratti talmente prevedibile da cadere nel ridicolo. L'Oscar come peggiore attrice va all'attrice che impersona Jean, la giornalista che si innamora di lui che nelle parti drammatiche suscita ilarità. Salvo Jeff Bridges, ma le sue doti d'attore non compensano una storia piuttosto misera.

domenica 11 aprile 2010
astromelia

non ho ancora visto i film che erano candidati per l'oscar come miglior protagonista,comunque questo film non mi è sembrato eccellere,bridges non esaltante (se l'è pure prodotto),forse un pò noioso per le troppe canzoni e adatto per un pubblico americano,la trama è piuttosto scontata.

mercoledì 24 marzo 2010
ross20

Questo film non mi è piaciuto molto.... la storia è abbastanza scontata e banale, e molto superficiale... (rapidissimamente la ragazza si innamora, drasticamente cambia opinione, facilissimamente lui si disintossica e ritrova il successo...... mah!)... credo che i film belli siano diversi...

Frasi
E' bello essere qui con voi stasera...a dire il vero alla mia età è bello essere ovunque.
Una frase di Bad Blake (Jeff Bridges)
dal film Crazy Heart - a cura di aleian84
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Ilario Lombardo
Avvenire

Il vecchio Drugo è tornato. Non sorride più però, ha lasciato infradito, bermuda, canotte balneari. Si è infilato un paio di jeans e stivali da cowboy, sulla testa una cappello a falde larghe che gli raccoglie il viso imbolsito. Il grande Lebowski è diventato Bad Blake, un anziano cantante country alla deriva. Bad Blake è Jeff Bridges, il fu Drugo Lebowski nel cult movie dei fratelli Coen, qui protagonista [...] Vai alla recensione »

Alessio Guzzano
City

Storia non vera, ma potrebbe. Bad Blake è un iperalcolico 57enne texano, tramontato dinosauro del country. Di giorno viaggia col suo preistorico pickup tra Arizona e New Mexico; di sera canta in bowling e saloon per rari ma affezionati fan col cappello da cowboy (il conto del bar non è incluso nell'ospitalità): di notte barcolla tra le tette della sfiorita vogliosa in prima fila e i ricordi di tutto [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Dopo aver magnificamente fatto autoironia sul reducismo hippie nel Grande Lebowski, Jeff Bridges fa un passo indietro tornando allo stereotipo on the road anni 70. Ex star country, 57 anni, solo, spiantato perennemente attaccato alla bottiglia si sbatte su e giù tra Texas, New Mexico e Arizona prendendo quel che passa il convento. Serate squallide per un pubblico squallido in squallidissimi locali. [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Sulla carta la prima reazione di fronte a Crazy Heart è: oddio, di nuovo il cantautore country decaduto per colpa dell'età, dell'alcool, delle droghe, di amori sbagliati, o di tutte queste cose insieme. Quanti ne abbiamo incontrati di tipi simili nel cinema hollywoodiano? Però a riscattare dalla prevedibilità questo film d'esordio, realizzato con buona mano di regia da Scott Cooper sulla base di un [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

Crazy heart, scritto e diretto da Scott Cooper, è un piccolo film perfettamente proporzionato, costruito intorno a una grande performance. Offre alcune pittoresche vedute del west, com’è oggi, ma il panorama è dominato da Bad Blake, un ostinato cantante country non più giovane, interpretato da Jeff Bridges. E la frase “interpretato da Jeff Bridges” è di per sé una garanzia.

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Jeff Bridges vibra nelle note di Crazy Heart, corpo e voce del film-omaggio allo stereotipo del cantante leggendario, affogato nel whisky, perduto nel ricordo del successo e in cerca di redenzione. Modelli di riferimento, Willie Nelson e Kris Kristofferson, icone della country music, sbandati dal cuore pulsante che intonano l'America del cow-boy solitario, alieni alla modernità.

Alberto Castellano
Il Mattino

Stavolta, al quinto tentativo, Jeff Bridges puà farcela ad aggiudicarsi l'Oscar. Il «Grande Lebowski», uno dei migliori attori americani della sua generazione, in «Crazy Heart» si cala con la consueta duttilità espressiva e credibilità psicofisica nel musicista-cantante texano Bad Blake, ex leggenda country, alcolizzato, fumatore, vagabondo, vita sentimentale disastrosa.

Michael Cieply
The New York Times

AT the Kodak Theater in Hollywood a carpet of incandescent blue replaced the usual red for the mid-December premiere of James Cameron's "Avatar." Those who are staging the Academy Awards ceremony at the same site on March 7 should be thinking about beige, given that the Academy of Motion Picture Arts and Sciences has been trying to avoid some difficult choices.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Un cantante country in declino che trascina la sua chitarra e il suo fegato ingrossato fra bowling e localacci. Un incontro casuale - una cronista di provincia che vuole intervistarlo, lui quasi non ci crede - che sfocia in amore. Una tournée malinconica e inesorabile come la voce di quel vecchio leone che ha il broncio, il carisma, la simpatia, la vulnerabilità di uno dei più geniali antidivi d'America. [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Ci sono interpretazioni che possono essere descritte come "il ruolo della vita": quella di Jeff Bridges nei panni del vecchio cantautore country dissoluto e ubriacone è una di queste, e infatti l'attore ha già vinto un Golden Globe ed è in corsa per il premio Oscar. La storia di Bad Blake, "cattivo" fin dal nome, non è originale: un solitario ai margini, che ha avuto una carriera abbastanza significativa [...] Vai alla recensione »

Diego Carmignani
Terra

Un bowling d'altri tempi, il bancone di un bar e Jeff Bridges che fa il suo ingresso in scena. «Mister Lebowski - pensi con le lacrime agli occhi e un sorriso ebete - sei tornato finalmente!», porgendogli un bicchiere di white russian. Lui però preferisce un whisky doppio. L'effetto rimpatriata è un'illusione voluta, ma lo spettatore nostalgico se lo fa somministrare piacevolmente, almeno durante l'incipit [...] Vai alla recensione »

Margy Rochlin
The New York Times

IN Hollywood these days an Oscar-handicapping conversation can’t be conducted without mentioning Jeff Bridges as the wrung-out country singer Bad Blake in “Crazy Heart.” When Mr. Bridges was first sent the script, he wasn’t sure the role was for him. Though the pages were filled with descriptions of the smoky dive bars and broken-down bowling alleys where the onetime star has been reduced to playing, [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

There's a powerful symmetry at work in "Crazy Heart" that's impossible to resist. It's a parallel between protagonist Bad Blake, a country singer whose entire life has led him to a nadir of disintegration, and star Jeff Bridges, whose exceptional film choices have put him at the height of his powers just in time to make Mr. Blake the capstone role of his career.

Piera Detassis
Panorama

Il cuore pazzo è quello di Bad Blake, cantante country in fine carriera, ridotto a suonare nei bowling e rovinato dall'alcolismo, dalle sigarette e dal disordine sentimentale. Finché non incrocia la giovane giornalista e ragazza madre Jean, che lo trascina verso confidenze che non vorrebbe fare e una storia d'amore pericolosa soprattutto per lei. Trama scontata e già vista in tanto cinema americano, [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

Il y a peut-être une excellente raison qui fait que Jeff Bridges n'est pas une icône du cinéma américain. Ce n'est pas en allant voir Crazy Heart qu'on la découvrira. Après l'extraterrestre sexy de Starman (John Carpenter, 1984), le pianiste donjuanesque de Susie et les Baker Boys (Steve Kloves, 1989), le survivant touché par la grâce d'Etat second (Peter Weir, 1993), et l'immortel Dude des frères [...] Vai alla recensione »

David Denby
The New Yorker

There’s another piece of extraordinary acting knocking about in the crowded Christmas season. What Jeff Bridges pulled off as a joke in “The Big Lebowski,” lazing like a walrus, he does seriously in “Crazy Heart.” As Bad Blake, a well-travelled country singer, he’s a barely functioning mess, with a ratty beard and ponytail, a large belly, and a constant cigarette and glass of bourbon.

Peter Travers
Rolling Stone

As has-been country singer Bad Blake (great name), Jeff Bridges looks like something scraped off the bowling alleys he's been reduced to playing. His beard redefines scraggly. His guitar can't hide his gut. His voice croaks from cigarettes, booze and one-night stands that earned him four divorce decrees. But this Bad boy can write songs and sing them like they're torn from his insides, even though [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Chissà se vincerà l'Oscar il bravo e sottovalutato Jeff Bridges, esemplare protagonista di Crazy Heart. Un Cuore matto per fortuna neanche lontano parente di Little Tony. È la storia, amarissima, di un cantante country un tempo popolarissimo e oggi costretto a esibirsi in provincia. Cinquantotto anni, quattro mogli e un figlio dimenticato, a Santa Fè s'illude di aver trovato l'anima gemella nella reporter [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Qualche giorno fa ci si sbilanciava su queste pagine, per celebrare un incantevole esordio, a stabilire una connessione un po' forzata (nel senso di evocativa e molto indiretta poiché si parlava di un film molto originale e per nulla imitativo), tra il film norvegese Nord e le atmosfere "on the road" di quel cinema americano primi anni Settanta che tanto segnò l' apprendistato cinematografico di una [...] Vai alla recensione »

Anna Maria Pasetti
Il Riformista

Con testi ispirati alla "vita, purtroppo", Bad Blake è una vecchia leggenda della country music, ma on the road in tutti i sensi. Verace rabdomante di alcool ovunque sia ancora accolto ad esibirsi — "alla mia età ogni posto è un privilegio" — il 57enne puzza di quella Old America da south West ormai indigesta alla generazioni dell'iPod. Parabola redentrice che più classica, sentimental-nostalgica (e [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
lunedì 8 marzo 2010
Tirza Bonifazi Tognazzi

Una pioggia di statuette d'oro per Kathryn Bigelow A dispetto dell'alta tecnologia, del 3D e della visionarietà di James Cameron, a vincere l'Oscar nelle categorie più importanti è stata l'ex moglie, Kathryn Bigelow.

NEWS
mercoledì 10 febbraio 2010
Valeria Filippi

Tre dei film più attesi del 2010 Mentre fuori il freddo ancora imperversa, nelle sale cinematografiche di tutta Italia arriveranno diversi lavori lungamente attesi dai fan di tutto il mondo: tra febbraio e marzo potremo godere di una tripletta di film [...]

winner
miglior attore
Premio Oscar
2010
winner
miglior canzone
Premio Oscar
2010
winner
miglior canzone
Golden Globes
2010
winner
miglior attore in un film dram.co
Golden Globes
2010
winner
miglior attore
Critics Choice Award
2010
winner
miglior canzone
Critics Choice Award
2010
winner
miglior attore
SAG Awards
2010
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