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Cinema

La presentazione

Una necessaria metamorfosi dello sguardo: Integrazione Film Festival diventa “maggiorenne” e apre con Garrone

A Daste, dal 14 al 18 maggio, torna il concorso cinematografico dedicato a identità, inclusione ed intercultura: cinque giorni di proiezioni con 18 titoli inediti. In concorso anche un cortometraggio di Ali Asgari ed un documentario su Mimmo Lucano. Film d’apertura “Io capitano” del regista italiano

Bergamo. Una metamorfosi come cambiamento, che vede il cinema come mezzo e strumento capace di intercettare il mutamento di prospettive e sensibilità artistiche nel raccontare storie, generando a sua volta una descrizione della contemporaneità in cui l’integrazione è elemento sempre più essenziale. Una metamorfosi che si genera nello sguardo e attraverso lo sguardo quella proposta dalla diciottesima edizione di Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale dedicato a identità, inclusione e intercultura, progetto di Cooperativa Impresa Sociale Ruah con la collaborazione di Lab 80 film (con il sostegno ed il patrocinio di Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo) che si terrà a Bergamo, negli spazi del polo culturale Daste e allo Schermo Bianco in particolare, dal 14 al 18 maggio.

Un festival “maggiorenne”, che quest’anno vuole esplorare il tema della metamorfosi attraverso 18 film in anteprima per la città (alcuni in anteprima nazionale) e 9 eventi collaterali. Sedici film in concorso, di cui 5 documentari e 11 cortometraggi (scelti tra gli oltre 200 candidati), con produzioni provenienti da Corea, Giordania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Stati Uniti (novità di quest’anno) e Brasile.

Da segnalare, in particolare, la difficile storia della giovane Fatima, portata in ospedale dal padre con un segreto che non vuole rivelare, protagonista del cortometraggio “Over Mij” di Ali Asgari (regista anche di “Kafka a Teheran”) ed il documentario “Mimmo l’umano” di Vincenzo Caricari, che mostra la vicenda di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace arrestato e poi assolto a causa del suo innovativo progetto di accoglienza per migranti.

Tutti i film sono attraversati dal filo rosso della metamorfosi, “intesa come cambiamento, evoluzione delle sensibilità artistiche, mutazione nei modi di raccontare le storie usando il cinema come mezzo” – spiega Amir Ra, direttore artistico di IFF, festival che mostra sempre la sua capacità intrinseca di mutare ed evolversi.

Un’edizione che inizia subito al meglio martedì 14 maggio, con l’esibizione dal vivo dell’artista afro-italiano Sidy Casse (in arte E.D.A., con all’attivo una partecipazione ad X-Factor e una collaborazione nel tour Ghettolimpo di Mahmood) e, a seguire, “Io capitano” di Matteo Garrone, film d’apertura del festival, con la presenza degli attori protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall.

Incontri con attori e registi che rimangono uno dei punti cardine del festival, sia in sala al termine delle proiezioni che nell’IFF Corner, una sorta di “salotto” allestito in collaborazione con Radio Brusa (gestita da un gruppo di ragazzi della provincia), dove gli ospiti saranno intervistati e potranno dialogare in maniera informale con il pubblico.

“Portiamo a Bergamo registi da tutto il mondo mantenendo sempre un profondo legame col territorio: rinnoviamo l’impegno di portare al cinema studenti di scuole superiori locali, per accompagnarli a scoprire mondi e possibilità sconosciuti grazie alla potenza della visione filmica – spiega Daniela Meridda, presidente della Cooperativa Ruah – . Rinnoviamo anche la collaborazione con Radio Brusa, realtà emergente fatta da giovani della provincia. Sempre in linea con i valori di inclusività e accessibilità di Cooperativa Ruah, e grazie al supporto di diversi enti, IFF rimane un Festival gratuito, aperto a coloro che desiderano partecipare e condividere esperienze culturali significative”.

Altro evento speciale, mercoledì 15 alle 17.30, sarà la presentazione fuori concorso di “Due fratelli” di Léonor Serraille (in concorso a Cannes 2022), ritratto di una famiglia qualsiasi, dagli anni Ottanta ai nostri giorni: quella di Rose, della Costa d’Avorio, che arriva in Francia con i figli Ernest e Jean e si stabilisce in un quartiere della banlieue parigina. Una proiezione dedicata alla collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, che prevede l’assegnazione della Menzione Speciale UniBg “Inclusione delle diversità” a uno dei film in concorso.

Concorso che prevede due sezioni: Miglior Cortometraggio e Miglior Documentario, ai quali si aggiungeranno, oltre alla Menzione in collaborazione con l’Università, la Menzione Speciale Basso Sebino, la Menzione Speciale della Giuria, il Premio del Pubblico ed il Premio assegnato dalla redazione di Hot Corn, con la quale viene inaugurata quest’anno la collaborazione con IFF. Premi che verranno assegnati nella serata conclusiva di sabato 18 maggio, dalle ore 18.

Importante presenza del cinema di qualità, come sottolineato da Sergio Visinoni di Lab 80 film: “L’appuntamento con IFF si conferma anche in questa diciottesima edizione un’occasione preziosa per rendere ancora più inclusiva e interculturale la nostra sala cinematografica Lo Schermo Bianco. Proporre cinema di qualità con un pubblico presente e attento, che si incontra e dialoga in modo molto partecipe, è da sempre un obiettivo fondamentale di Lab 80 film”.

“Integrazione Film Festival da sempre ha saputo porsi in una prospettiva innovatrice e lungimirante nei confronti della “diversità” e della “alterità” che le persone di origine straniera rappresentano, questo è ciò che lo ha sempre contraddistinto rispetto ad altre e analoghe iniziative – spiega Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura del Comune di Bergamo – . IFF mostra a tutti noi possibilità e opportunità di integrazione e dialogo, grazie a quello splendido mezzo che è il cinema, ma è già in sé stesso uno spazio e un luogo di integrazione e dialogo: questo è il suo vero valore aggiunto. Il suo pubblico, inoltre, si fa ogni anno sempre più ampio e articolato, segno evidente della capacità di IFF di arrivare a persone e appartenenze nuove e diverse: non possiamo quindi fare altro che sostenere una manifestazione così preziosa e augurarle, davvero, lunga vita”.

Tra gli eventi collaterali, da segnalare in particolare la presentazione del romanzo “Baba” con l’autore Mohamed Maalel (ed. Accento), storia di multiculturalità e di legami con la propria terra, ed un reading in parole e musica con la scrittrice e poeta marocchina Wissal Houbabi, che spazia dal femminismo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica.

Spazio anche alle collaborazioni, in particolare con il Festival ORLANDO. Domenica 12 maggio, all’interno dell’evento “Un’anagrafe fantastica” di ORLANDO (dalle 17 alle 19 in piazza Libertà) ideale passaggio di testimone tra i due Festival con la presenza del Direttore artistico di IFF, Amir Ra e, dalle 19, la proiezione del corto vincitore della 17esima edizione di IFF “A.O.C. Appellation d’origine contrôlée” di Samy Sidali (in Sala dell’Orologio presso l’Auditorium): Inoltre, IFF collabora alla realizzazione della performance “As Far As My Fingertips Take Me” dell’artista Tania El Khoury con Basel Zaraa, evento di chiusura del Festival ORLANDO (dall’8 al 12 maggio presso Polveriera di San Marco, in Città Alta).

Una diciottesima edizione che mostra la sua maturità, grazie ad un programma sempre più ricco che presenta vere e proprie gemme, anche grazie alla collaborazione tra varie realtà che sottolineano, ancora una volta, lo “sguardo ampio” verso il territorio ed alle varie declinazioni del termine “integrazione”.

Il programma completo del 18° IFF Integrazione Film Festival si trova su www.iff-filmfestival.com.

 

Integrazione Film Festival

 

FILM IN CONCORSO

Sezione Documentari

Mimmo l’umano di Vincenzo Caricari (Italia, 51’04’’): la storia di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e ideatore di un innovativo progetto di accoglienza per migranti, finalizzato al ripopolamento del piccolo borgo calabrese, che viene arrestato per “irregolarità nella gestione del sistema d’accoglienza” e poi assolto.

Swimming With Wings di Daphna Awadish Golan (Paesi Bassi, 10’40’’): documentario animato che esplora l’esperienza migratoria attraverso gli occhi di una bambina israeliana emigrata nei Paesi Bassi che deve imparare a nuotare.

Scenes With My Father di Biserka Suran (Paesi Bassi, 45’): una giovane donna esplora il misterioso passato del padre jugoslavo alienato da tempo. La ricerca di risposte la porterà a svelare un profondo trauma familiare.

La voce di chi non ha voce di Andrea Fantino (Italia, 46’): CoroMoro è un coro composto da richiedenti asilo africani che cantano nel dialetto piemontese delle Valli di Lanzo. Negli anni è diventato un vero e proprio laboratorio di integrazione e coesistenza.

In anteprima nazionaleTravessia di Alexandre De Freitas Maciel (Brasile, 14’57’’): “Travessia” è uno spettacolo di danza contemporanea che ripercorre la storia della diaspora nera in Brasile, arrivando ai giorni nostri.

Sezione Cortometraggi

In una goccia di Valeria Weerasinghe (Italia, 7’50’’): divisa tra due culture, una giovane ragazza cade in una giungla immaginaria per sfuggire alla sua vita quotidiana. Guidata da una goccia, si ritroverà davanti alle sue radici e renderà conto che il suo patrimonio sarà per sempre una parte importante della sua identità.

In anteprima nazionaleOver Mij di Ali Asgari (Paesi Bassi, 15′): la giovane Fatima viene portata in ospedale dal padre. Ha un segreto che potrebbe cambiare il suo destino e deve affidarsi a un medico per prendere una decisione difficile tra tradizione culturale ed etica medica. La tensione cresce.

Kvara, una storia di amore e pallone di Raffaele Iardino (Italia, 11’06’’): Kamal, giovane venditore ambulante dello Sri Lanka, mentre lavora durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli, riceve una telefonata che lo sconvolgerà. Da quel momento i suoi tentativi di raggiungere la persona che lo ha chiamato falliranno uno dopo l’altro nella caotica frenesia della città in festa.

Zoo di Tariq Rimawi (Giordania, 8’): vagando per il peggior zoo del mondo, un bambino cerca il suo pallone ma trova molto di più quando incontra la piccola tigre Laziz, che lo segue nella sua ricerca di un posto sicuro.

In anteprima nazionaleA Tropical Boy di Lee Jihyeong (Corea, 29’55’’): Hano è un ragazzo di 14 anni proveniente da una ‘famiglia multiculturale.’ Bersagliato dai bulli della classe, dentro di sé cova domande più profonde su chi è e cosa vuole diventare.

 

Integrazione Film Festival

 

Sur la tombe de mon père di Jawahine Zentar (Francia, 23’58’’): un’auto si dirige verso un villaggio marocchino. A bordo, Maïne e la sua famiglia circondano la bara del padre. Domani gli uomini lo seppelliranno e le donne aspetteranno a casa. Ma la giovane intende accompagnare il padre fino alla sua ultima dimora.

Buffer Zone di Savvas Stavrou (Regno Unito, 15’): due giovani soldati, oltre le linee nemiche, si innamorano e fuggono dalle loro opprimenti paure attraverso la musica.

La voix des autres di Fatima Kaci (Francia, 30’): Rim è una mediatrice tunisina, lavora in Francia con i richiedenti asilo. Ogni giorno traduce le storie di uomini e donne in esilio: le loro voci sollevano interrogativi sulla sua stessa storia.

In anteprima nazionaleTodo va bien di Adrian Ordonez (Spagna, 14’59’’): Rachid, giovane marocchino, sopravvive in un centro di accoglienza e lotta per il suo sogno spagnolo. Anche se nulla è facile, trova lavoro in un ristorante e riesce a incontrare una ragazza che gli piace. Ma la sua esistenza è segnata dalle sue origini.

Spring Roll Dream di Mai Vu (Regno Unito, 9’19’’): Linh è una madre single vietnamita che è riuscita a costruirsi una vita per sé e per suo figlio negli Stati Uniti. Ma quando suo padre viene in visita dal Vietnam e insiste per cucinare alla famiglia un pasto tradizionale, Linh dovrà confrontarsi con il passato e la cultura che si è lasciata alle spalle.

In anteprima nazionaleRebel Rebel di Tamar Pelzig (Stati Uniti, 10’51’’): il primo giorno di scuola di un adolescente ribelle porta a una rivelazione inaspettata.

EVENTI COLLATERALI

Martedì 14, ore 17,30, inaugurazione di allo Spazio Eventi con concerto di Sidy Casse, in arte E.D.A., artista afro italiano di origine senegalese. Dopo le esperienze come corista per il tour estivo di Mahmood e la partecipazione alla trasmissione X Factor, ha avviato la sua carriera solista esibendosi in diversi festival.

Giovedì 16, ore 17, inaugurazione mostra “DINNER PARTY- Una tavola di illustrazioni e culture intrecciate” di Valeria Weerasinghe, Spazio espositivo Stecca. Valeria Weerasinghe è un’illustratrice, regista e curatrice italo-srilankese; esplora i temi dell’identità culturale e dell’introspezione nella dimensione della quotidianità. La mostra resterà aperta e visitabile gratuitamente fino a sabato 18. Orari di apertura 10/13 e 14,30/20,30.

Venerdì 17, ore 17, presentazione del romanzo Baba con l’autore Mohamed Maalel. Nato ad Andria nel 1993, di origini tunisine, scrive per il Giornale di Sicilia ed è stato uno degli analisti del programma Rai Tvtalk. Baba, romanzo d’esordio, è una storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami. Una lunga lettera a un padre a cui non ci si è potuti mostrare fino in fondo per quello che si è, in cui il racconto si rovescia nel più commovente tentativo di ascolto e accoglienza.

Sabato 18, dalle 10 alle 12, passeggiata interculturale “Migrantour” con le/i registe/i del Festival, partenza via Monte Cenisio 3. Richiesta prenotazione a migrantour.bergamo@cooperativaruah.it. Costo 15 euro.

Alle 17 reading poesie e musica con Wissal Houbabi, poeta, artista e scrittrice marocchina. Lavora in vari ambiti: dalla ricerca sul femminismo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica.

Alle 22,30, al termine delle premiazioni, Spazio Eventi, dj-set di SMIYYA, alias Samira Naamane, dj italo-marocchina. Un “dual sim device” che riproduce collisioni elettroniche dell’area SWANA – South West Asia and North Africa.

Informazioni per il pubblico: proiezioni a ingresso libero senza prenotazione tranne Io capitano martedì 14 ore 20,15: 5 euro biglietto intero, ridotto 4 (universitari, over 65, under 18, soci Lab 80), prenotazioni su https://lab80.18tickets.it/. Proiezioni sottotitolate in lingua italiana. Sala accessibile con disabilità motoria, per richieste scrivere a info@iff-filmfestival.com.

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