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E’ stata una trasmissione televisiva per adulti, andata in onda quindi in seconda serata, per 5 stagioni dal 1987 al 1992 sulla rete syndication Italia 7. Il titolo Colpo rosso riprendeva volutamente quello di un film di Frank Sinatra, ambientato in un casinò. Conduttore storico e mattatore del programma è stato Umberto Smaila, sostituito nell’ultima sfortunata edizione e per poche puntate da Maurizia Paradiso prima e dalla coppia composta da Massimo Guelfi e Gabriella Lunghi poi.
Prodotta dalla Fininvest, la trasmissione era ambientata in un casinò arricchito dalla presenza di numerose ragazze che durante ogni puntata proponevano degli strip-tease, così come gli stessi concorrenti. Nonostante i critici televisivi lo considerassero uno show di basso profilo e di dubbio gusto, il programma ottenne un enorme successo di pubblico (considerando anche la piccola emittente che lo trasmetteva: la syndication Italia 7), con picchi di share superiori ai 2 milioni di telespettatori. Dato l’inaspettato successo a partire dalla stagione 1989/90 il format venne acquistato anche da altre emittenti televisive che ne produssero diverse edizioni locali di successo, rendendo Colpo grosso un fenomeno di costume internazionale nonché uno dei pochi format televisivi italiani di successo nel mondo.
1ª stagione (1987/88)
Il debutto di Colpo grosso avviene il 16 novembre 1987: alla conduzione Umberto Smaila affiancato da Nadia Picciurro nel ruolo di guardarobiera, dalla croupier Barbara Iaschi (poi sostituita da Krizia Scognamillo) e da Daniela Lodigiani nel ruolo di cambiavalute; la regia è di Pino Callà. Lo studio televisivo ricordava un casinò e i concorrenti (un uomo e una donna) gareggiavano alla roulette e in giochi di scommesse. La quantità di fiches iniziali per ciascun giocatore venivano decise da un tiro dello stesso alla slot machine, la quale conteneva 7 simboli raffiguranti una parte del corpo con un attribuzione di un diverso valore (in ordine crescente: piede, mano, occhio, bocca, gamba, seno, sedere).
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Le vincite, che potevano essere raddoppiate nel caso in cui il concorrente rispondesse correttamente a delle domande poste dal conduttore, venivano poi utilizzate per far togliere i vestiti alle mascherine (quattro uomini e quattro donne mascherati), mentre in caso di numero insufficiente di fiches i concorrenti potevano spogliarsi per incrementare il loro patrimonio.
Lo scopo del gioco era di spogliare completamente tutte le mascherine (l’ultimo pezzo di vestito che queste si toglievano era proprio la maschera sugli occhi) e fare il cosiddetto “colpo grosso”, vincendo l’intero montepremi. Il concorrente che realizzava la maggiore vincita, ma non il “colpo grosso”, rimaneva come campione in carica per la puntata successiva.
2ª stagione (1988/89)
Il 5 settembre 1988 iniziò la seconda stagione di Colpo Grosso e grazie ad un maggiore investimento economico della produzione, numerose furono le novità rispetto all’edizione precedente: nel cast entrarono Rosanna Olmo in qualità di notaio, Tina Pepe come cassiera, come valletta Stefania Valentini e infine Stefano Celoria e Lais Silvess come guardarobieri.
La scenografia, pur richiamando sempre un casinò, venne totalmente rinnovata; le mascherine vennero rinominate strip-fiches e rappresentavano ad ogni puntata varie figure professionali alle quali venivano spesso affibbiati nomi originali come “Esagerata”, “Scappatella”, “Tripla”, ecc.; nuove manche inoltre vennero istituite per i concorrenti, ma la novità più rilevante riguardò l’introduzione di sette ragazze “Portafortuna“: di diverse nazionalità rappresentanti altrettanti simboli portafortuna (Esther Aregall il ferro di cavallo, Natasja Narain il coniglio, Deborah Zapparata il corno, Natacha Velimirovic il jolly, Alma Lo Moro il quadrifoglio, Monique Sluyter il numero 13 e Viemla Jagroep la coccinella).
Il simbolo a loro assegnato oltre a differenziare il colore del loro costume, veniva messo come copri capezzolo sinistro durante le esibizioni di stacchetti/strip. Queste ragazze divennero una delle caratteristiche più note del programma, tanto che la parte finale di uno dei loro stacchetti veniva proposta in quegli anni ogni sera all’interno della sigla di Blob. Nello spazio musicale, con l’esecuzione dal vivo dei brani musicali, Umberto Smaila veniva accompagnato dai Nylon (Maurizio Filippi, Diego Michelon, Renzo Meneghinello); inoltre nella puntata del sabato la sigla di coda era sostituita dallo spogliarello di una delle ragazze Portafortuna.
l’azzardo e il successo dell’erotismo in TV
In un Paese cattolico e un pò “bacchettone”, sonnecchiante e ancora lontano dalla crisi, quando il varietà piccante invase l’Italia nessuno era preparato…
Nella nazione dei programmi alla Drive In e dei telequiz, dove l’erotismo era rappresentato dallo spacco delle conduttrici o da qualche minigonna, qualcosa come Colpo Grosso rappresentava un vero azzardo, una sfida alla morale stessa. Belen, al tempo sarebbe stata censurata immediatamente, lei e la farfallina più famosa d’Italia.
Fu Umberto Smaila, reduce dal successo dei suoi Gatti di Vicolo Miracoli e del mitico programma Quo Vadiz (molto meno sexy e più orientato alla comicità) a mettersi in gioco, presentando la trasmissione e mettendosi in gioco (faccia e carriera). Oggi fa quasi sorridere, ma vi assicuro che in quegli anni, quando anche solo l’erotismo, per non parlare della pornografia, erano relegate alla carta stampata e al circuito dei cinema a luci rosse (che proiettavano film mai trasmessi in TV) tutto diventava più difficile.
Ma a rendere Colpo Grosso un fenomeno di costume, in grado di spianare la strada a tutti i programmi con alto tasso di erotismo che avrebbero seguito negli anni a venire furono innanzitutto gli strip-tease delle ragazze coinvolte, che mostravano davvero le tette al vento. Nel 1988 tutta quelle belle e provocanti ragazze ce le sognavamo (di notte).
Il programma raggiunse il suo vertice di successo il terzo anno di trasmissione (1989/90), quando oltre a Smaila e a Linda Lorenzi che lo affiancava ormai da tempo nella conduzione, fecero la loro comparsa figure legate al mondo del gioco d’azzardo.
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Oltretutto è in questo anno che arriva a Colpo Grosso la bellissima Esther Kooiman nella veste della ragazza Cin Cin olandese (portafortuna) collegata al simbolo della ciliegia. Perché lei spicca tra le altre? Perché la giovane avrebbe presto intrapreso la professione di pornostar sotto lo pseudonimo di Zara Whites allietando in maniera meno velata le ore dei suoi tanti fans, prima di essere naturalizzata francese e spostare i propri interessi verso ecologia e diritti degli animali.
Inoltre la quarta stagione di Colpo Grosso sarà l’ultima a mantenere lo stile del “casinò”, che si sarebbe perso nel seguito in favore di un gioco più adatto “a tutti” in cui il viaggio, pareva svolgersi a bordo di una nave da crociera, era il vero protagonista. Una delle ragazze, collegata al Paese che la nave nel suo viaggio toccava, si spogliava sorridendo.
il declino
Messa in archivio la componente legata al gioco d’azzardo, il carattere del gioco stesso venne un pò snaturato. Come si sa purtroppo nulla dura per sempre e anche Colpo Grosso doveva arrivare a una fine, nella fattispecie alla quinta, sfortunata, stagione. La trasmissione perdeva inesorabilmente, con l’abbandono di Smaila, il proprio carattere grintoso e scanzonato legato al mondo dei locali goderecci delle notti italiane di Roma, Milano o della Romagna.
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A Maurizia Paradiso (grande icona dell’erotismo nazionale) venne affidato il timone del programma, quella che tutti conoscevano come la presentatrice dei “film zozzi”, che tutti chiamava “amici de las noches” con maccheronico spagnolo, una voce decisamente maschile che ne tradiva la natura di trans. Maurizia era certamente il transessuale più famoso dello spettacolo nazionale in quel periodo, e accompagnava da anni le fantasie notturne italiane, ma con Colpo Grosso non ottenne il risultato voluto.
Inoltre i dissidi tra la conduttrice e la produzione, culminarono nell’abbandono da parte della Paradiso a metà stagione. Gabriella Lunghi, affiancata da Massimo Guelfi la sostituirono alla conduzione di Colpo grosso e si cercò di introdurre una nuova meccanica di gioco, ma la verità è che era ormai tempo di chiudere i battenti. Arrivati alla fine del 1992, il costume stava velocemente affrontando delle mutazioni sostanziali, la scena stava cambiando radicalmente, la politica, l’economia stessa del Paese erano ormai orientate verso evoluzioni inaspettate. L’avvento di internet, ormai sempre più diffuso e quindi alla portata di tutti, avrebbe reso il concetto di trasmissione “sexy” sorpassato e tutti avremmo rivolto le nostre attenzioni altrove, lasciando alla televisione il compito di intrattenere il pubblico senza spogliarelli e a internet la componente sexy delle nostre vite. Ne fece le spese quell’affascinante mondo di tette e lustrini che era il cabaret “osè”, condannato inevitabilmente al dimenticatoio e sostituito nell’immaginario erotico comune dalle immagine assai più esplicite presenti in rete.
e le ragazze Cin Cin cosa fanno ora?
Ci resta il ricordo delle ragazze Cin Cin sorridenti, mentre scendono la scala curva entrando in scena, qualche immagine che oggi lascia quasi indifferenti e la soddisfazione di sapere che all’estero in molti tenteranno di copiare il format del programma. Si chiamerà Tutti Frutti in Germania e in Svezia. Ci hanno provato con situazioni ricalcate ad arte, ma che mai arriveranno alla classe ridanciana e maliziosa delle edizioni capitanate da quel marpione del grande Umberto Smaila andate in onda da noi, sfidando morale e bigottismo.
La sigla la ricordano ancora tutti e la conoscono persino i più giovani. Stiamo parlando di un programma fuori dagli schemi che ha scandalizzato, almeno in parte, il pubblico e segnato la storia di un capitolo televisivo. I fan più nostalgici si saranno chiesti che fine abbiano fatto quest’ultime. Il mattatore di Colpo Grosso, Umberto Smaila, è ancora lo showman di una volta. Tra un sigaro e l’altro, continua a suonare e cantare in giro per l’Italia. Le ragazze Cin cin dal lontano 1987 la loro vita è sicuramente cambiata, per ognuna di loro in modo completamente diverso. Alcune ragazze Cin Cin hanno preso la strada del cinema proibito, altre si sono affacciate allo spettacolo in maniera più sobria, mentre altre ancora si sono ritirate dedicandosi alla famiglia. Debora Vernetti, diventata spogliarellista con lo pseudonimo Orbetella e ha preso parte ad un film di Tinto Brass, Paprika (1991). Esther Amy Kooiman, facendosi chiamare Zara White, si è messa a fare l’attrice di lungometraggi per adulti. La fotomodella svedese Jasmine Lipovsek prima ha sposato il pilota di Formula 1 Ivan Capelli e poi, l’industriale farmaceutico Sergio Dompè. Infine Patrizia Zea si è legata all’ex ministro dello sviluppo economico del governo Berlusconi IV, Paolo Romani.