Codice Criminale: recensione del film con Michael Fassbender

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Arriva al cinema distribuito da Videa, Codice Criminale, il film di Adam Smith con protagonisti Michael Fassbender e Brendan Gleeson. 

 

In Codice Criminale Contea del Gloucestershire, Inghilterra sud-occidentale. I Cutler sono una famiglia di ladri nomadi che vive in roulotte ai margini della comunità, dedicandosi a furti, rapine e corse con le auto. Colby (Brendan Gleeson) è il patriarca e capo tribù, il padre padrone ossessionato da una fede esasperata e dalla necessità di tenere la sua famiglia lontano dai “gorgie”, i borghesi. Chad (Micheal Fassbender) è il suo erede, il figlio a cui ha insegnato tutti i trucchi del “mestiere” ma che vorrebbe scappare da quella esistenza vissuta al di fuori della legalità. Chad vuole che i figli vadano a scuola e abbiano un futuro diverso e in questo è sostenuto e spinto dalla moglie Kelly (Lindsey Marshall) ma per raggiungere questo scopo dovrà vedersela con la forte e dominante influenza di Colby, determinato a difendere la sacra untià della famiglia Cutler.

Adam Smith dirige Codice Criminale, coinvolgente Crime-Movie dai ritmi serrati e un cast d’eccezione. Una sceneggiatura originale scritta da Alastair Siddons e che si è ispirata a fatti di cronaca realmente accaduti. Un film che narra la storia di una famiglia per nulla convenzionale, una famiglia di nomadi dediti a furti e rapine, una tribù di “simpatici criminali” ben conosciuta dalla piccola comunità nella contea del Gloucester con la quale vive una sorta di guerra quotidiana. Come detto il cast vanta la presenza di attori di fama mondiale, nonostante la loro comune origine britannica, volti  ormai noti al grande pubblico come quello dei due mattatori della scena: Gleeson e Fassbender, oggi, forse, uno degli attori più ricercati e capaci di Hollywood. Il sempre ottimo Brendan Gleeson veste magistralmente i panni del vecchio patriarca, del grande capo cui tutti devono rispetto e devozione, colui che tiene unita la famiglia a costo di ricorrere a minacce e  violenza. Fassbender è perfettamente a suo agio nei panni del criminale abile e dannato ma che vive dentro di sé una logorante battaglia tra il desiderio di una vita normale e il rispetto verso i codici famigliari.

Codice criminale, pur mantenendo un ritmo incessante e vivace, ruota attorno a questa lotta che Chad deve combattere prima con se stesso ed il proprio istinto selvaggio, poi contro un padre che ama ma da cui non riesce a liberarsi. Abbandonare quella vita di furti e illegalità è l’unico modo per garantire ai propri figli un’esistenza diversa ma facendolo tradirebbe il padre e il mondo nel quale è sempre vissuto. Codice criminale è un film ben diretto da un regista più avvezzo ai documentari musicali o alle serie tv, un regista che ha seguito la nascita e la crescita dei Chemical Brothers che infatti hanno scritto e arrangiato la colonna sonora originale. Un film che alterna elettrizzanti sequenze d’azione ad altre dalla grande intensità emotiva, un film che strizza l’occhio a Kusturica ma senza perdere di vista la tipica ironia britannica, un film che consigliamo di vedere.

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