Basilicata coast to coast: le tappe del viaggio dei protagonisti
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Cinema

Basilicata coast to coast: le tappe del viaggio dei protagonisti8 minuti di lettura

Basilicata coast to coast (2010) ha una trama tanto semplice quanto efficace: un gruppo di amici, musicisti per passione ma costantemente distratti dagli impegni della vita, decide di intraprendere un viaggio, che li farà attraversare tutta la Basilicata, da Maratea fino a Scanzano Jonico. 233 km da una costa all’altra di una regione troppo spesso snobbata dal turismo italiano e internazionale.

Rocco Papaleo, regista e interprete della pellicola, ha deciso di rendere omaggio alla sua terra con un film poetico e delicato, che apre lo sguardo su luoghi aspri e selvaggi, borghi inerpicati sulla roccia e grotte abitate da tempi immemori. Scopriamo quali sono le tappe che la scalcagnata band di musicisti tocca per giungere al Festival del Teatro-Canzone.

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Maratea

L’abitato di Maratea e il Cristo Redentore

Nota come la “città delle 44 chiese”, Maratea è l’unica città lucana affacciata sul mare dal versante tirrenico. Dalla montagna di San Biagio, che sovrasta la città e il Golfo di Policastro, si gode una vista incredibile sulla punta estrema della nostra penisola.

Proprio su questa altura si apre il film, accanto all’impressionante statua del Cristo Redentore, costruita nel 1965 ispirandosi alla celebre gemella di Rio de Janeiro. L’opera si erge con i suoi 21 metri di altezza sopra i 32 km di costa di Maratea e accanto alle rovine dell’antico castello fortificato, distrutto dai francesi nel 1806.

Trecchina

Il paese di Trecchina

Prima tappa del viaggio del gruppo formato da Rocco Papaleo, Alessandro Gassmann, Max Gazzè e Paolo Briguglia è la cittadina di Trecchina, ad appena 10 km da Maratea. Si tratta di un pittoresco borgo fortificato, sviluppato su due livelli intorno alla chiesa di San Michele Arcangelo e alle rovine del castello cinquecentesco. Da provare assolutamente il Pane di Trecchina, un’antichissima preparazione gastronomica a lunga lievitazione tipica della zona.

Lauria

Il castello di Lauria

Non poteva mancare all’interno del film Lauria, città natale di Rocco Papaleo. Come molte altre città italiane, Lauria è divisa in parte alta e parte bassa, con la differenza che qui la divisione è data anche dai differenti dialetti parlati nelle due differenti zone del borgo! Le origini di Lauria si perdono nella storia, così come la sua tradizione di artigianato, eredità del metodo di sostentamento della grande comunità di monaci che qui abitava.

Moliterno

Il borgo di Moliterno visto dal castello

Location di una breve sequenza del film, Moliterno è sicuramente un borgo da non perdere. Sorto alle pendici del castello angioino, le viuzze strette e arroccate del paese lo rendono estremamente affascinante. Qui, durante il Medioevo, aveva sede una tra le più importanti scuole di medicina del Sud Italia. Un piccolo consiglio gastronomico: non andate via senza aver assaggiato il tipico pecorino di Moliterno!

Tramutola

La piazzetta dove si trova il bar di Tramutola durante le riprese del film

Il nome di questo borgo significa “terra motola”, ossia ricca di acqua, cosa decisamente rara nell’aspra Basilicata. Oltre a questa fortunata caratteristica, Tramutola è diventata una cittadina fiorente grazie alla lavorazione del baco da seta, portata qui dai monaci benedettini di Cava dei Tirreni. Qui i nostri protagonisti si fermano per uno spettacolo improvvisato davanti a un bar, dove lavora la bella Maria Teresa, in fuga da un futuro già scritto.

Viggiano

Le celebrazioni della Madonna Nera di Viggiano

Una delle scene più significative del film si svolge a Viggiano, durante le celebrazioni della Madonna Nera, che si svolge ogni anno la prima domenica di maggio. Qui, Rocco, interpretato da Alessandro Gassmann ha un bellissimo dialogo con un ragazzino del paese, che paragona il viaggio del gruppo alla processione in corso, dove a contare più che l’arrivo è il percorso affrontato. Il santuario di Viggiano è da secoli una delle mete di pellegrinaggio più frequentate della Basilicata e della splendida Val d’Agri.

Lago del Petrusillo

Lago di Petrusillo

La band delle Pale Eoliche arriva sulle sponde del grande lago artificiale del Petrusillo dopo averne superato la grande diga, alta quasi 100 metri. Qui il gruppo si ferma e si sviluppa il dolcissimo rapporto tra i personaggi di Franco (Max Gazzè) e Tropea (Giovanna Mezzogiorno).

L’invaso del Petrusillo è stato creato tra il 1957 e il 1962 a sbarramento del fiume Agri, per sfruttare le sue acque e l’energia idroelettrica che ne deriva. Nel corso degli anni intorno al lago si è sviluppato un ecosistema prezioso, abitato da animali in via di estinzione, tra cui moltissimi volatili. La zona è una famosa attrazione per i turisti naturalistici, che qui vengono a praticare la pesca sportiva o per fare lunghe camminate nei boschi.

Aliano

Il borgo di Aliano affacciato sui Calanchi

La città forse più caratteristica che il gruppo di viaggiatori incontra è Aliano, un luogo che sembra uscito da una fiaba, con le case a picco sui Calanchi, le formazioni rocciose che scavano la roccia come onde. La fama di Aliano è legata allo scrittore antifascista Carlo Levi, che qui visse durante gli anni del confino. La sua casa si trova proprio all’imbocco del paese, la stessa dove scrisse il suo romanzo più celebre: Cristo si è fermato a Eboli, un volume che raccontava la Basilicata all’Italia, parlando di una terra durissima e difficile, dove le persone vivevano aggrappate alla roccia, lottando ogni giorno contro la povertà estrema e le asperità della terra.

Aliano offre ai visitatori l’esperienza di conoscere un mondo antico, che lentamente sta sparendo. Qui si possono vedere ancora le antiche case costruite con mattoni crudi di argilla, i frantoi per la produzione dell’olio e il legame con le antiche tradizioni contadine viste e raccontate da Levi. Affacciandosi dalle murate del paese lo sguardo si perde sui “giardini di Aliano”, la distesa di uliveti e alberi da frutto che ricopre la valle sottostante.

Craco

Le case del borgo fantasma di Craco

Tra le tappe del viaggio di Basilicata coast to coast c’è anche Craco, un luogo che ha una particolarità: è una città fantasma. Il borgo è stato abbandonato nel 1963, come racconta il personaggio di Rocco Papaleo all’arrivo nella cittadina. “Craco è stata abbandonata in seguito a una frana accentuata dalla costruzione di una nuova rete fognaria. Non ha retto la modernità. A me piace pensare che l’abbia rifiutata“.

Anticamente Craco è stato uno dei centri politici più importanti della Lucania medioevale, come dimostrano i numerosi palazzi nobiliari nel centro del paese. Qui, oltre al “nostro” Basilicata coast to coast, sono stati girati diversi film, da Cristo si è fermato a Eboli fino a La passione di Cristo di Mel Gibson e 007 – Quantum of Solace.

Scanzano Jonico

Piazza Gramsci a Scanzano Jonico, dove si conclude il film

Il film si conclude con l’arrivo della band a Scanzano Jonico, meta finale dove si potranno esibire al Festival del Teatro-Canzone Scanzonissima. Centro nevralgico del paese è Piazza Gramsci, dove viene allestito il palco dello spettacolo e dove si chiude la pellicola. Ripopolata negli anni Quaranta, Scanzano Jonico è famosa soprattutto per le sue spiagge, che ogni anno attirano moltissimi turisti da tutto il Sud Italia.

Laureata in Arti, Patrimoni e Mercati nel 2019, scrive di arte, cinema e lifestyle da diversi anni per diverse testate online, tra cui Milano Weekend, Artslife e Trend Online. Nel 2021 fonda Art Shapes per dare voce a chiunque voglia esplorare tutte le forme dell'arte