Climax - Film (2018) - MYmovies.it

Climax

Film 2018 | Drammatico, Thriller, V.M. 18 90 min.

Regia di Gaspar Noé. Un film con Sofia Boutella, Romain Guillermic, Souheila Yacoub, Kiddy Smile, Claude Gajan Maude. Cast completo Titolo originale: Climax. Genere Drammatico, Thriller, - Francia, 2018, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 13 giugno 2019 distribuito da Europictures in collaborazione con Mial Vision. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 - MYmonetro 2,68 su 31 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 luglio 2019

Un gruppo di giovani viene drogato senza apparente motivo ma non tutti reagiscono allo stesso modo. In Italia al Box Office Climax ha incassato 35,1 mila euro .

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Consigliato nì!
2,68/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,98
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO NÌ
Noé prosegue nella sua missione: stupire lo spettatore estremizzando le vicende narrate.
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 14 maggio 2018
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 14 maggio 2018

A metà degli anni Novanta, venti giovani danzatori si riuniscono per una prova di tre giorni in un collegio in disuso. Presto l'atmosfera diventa elettrica e una strana follia li travolge. Si renderanno conto di essere stati drogati ma non sanno da chi o perché. La situazione segue un continuo crescendo e mentre alcuni si sentono in paradiso, molti di loro vivono l'inferno.

Gaspar Noé si è da sempre prefisso una duplice missione: stupire lo spettatore e portare la vicenda sullo schermo a quello che lui ritiene sia l'estremo raggiungibile.

Ecco allora che il film si apre con l'inquadratura a piombo di una giovane donna che si agita sanguinante in mezzo alla neve a cui fanno seguito i titoli di coda. Si passa poi a una serie di interviste per casting a giovani danzatori viste in uno schermo televisivo. Ma ciò che dà, letteralmente, il via alle ossessive danze è un'enorme bandiera rosso/bianco/blu con la scritta "QUESTO È UN FILM FRANCESE E NE È ORGOGLIOSO". Affermazione più che sufficiente per solleticare il sovran-sciovinismo che ha ripreso spazio Oltralpe. A cui fanno seguito due interminabili sessioni di musica martellante con l'interpunzione di dialoghi tra i giovani presenti che dovrebbero servire a delinearne i caratteri. Ma per quanto sembri voler costruire una storia seppur lasciando ampio spazio all'improvvisazione, Noé rivela qui più che mai i suoi punti deboli.

È lui stesso a dichiarare letteralmente: "sono sempre stato affascinato da situazioni in cui il caos e l'anarchia esplodono all'improvviso, sia che si tratti di risse di strada, di sessioni sciamanistiche psicotropicamente potenziate o di party in cui chi fa baldoria perde collettivamente il controllo sotto l'eccesso di alcol". Non si può che dargliene atto apprezzando o meno questa scelta. Ciò che però mina dall'interno la sua linea estetico/narrativa cede proprio sul versante della narrazione. La madre che, visto il progressivo degrado della situazione, pensa di mettere in salvo Tito, il suo bambino, dentro la cabina della centralina elettrica dell'edificio invece di portarlo in una delle camere sovrastanti della sala prove, ha già indicato quale sarà la sorte del fanciullo anche al più ingenuo degli spettatori.

L'altro (apparentemente più inemendabile difetto della sua regia) sta nell'estetica e nel linguaggio. A Noé piace quasi orgasmicamente poter mostrare quanto sia abile nel muovere la camera proponendo interminabili piani sequenza che vanno alla ricerca delle più audaci angolazioni di ripresa. Peccato però che un tale virtuosismo finisca con il sostituirsi alla storia e che, a chi guarda, dopo un po', non interessi più seguire quanto accade non restandogli altro che chiedersi quale sarà la prossima acrobazia visiva e come reagiranno, tenendo alto il livello di isteria collettiva, l'attore o l'attrice ripresi in quel momento. L'attore e l'attrice appunto. Non il personaggio.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 14 marzo 2019
Ashtray_Bliss

Gaspar Noè è un autore sui generis che ha creato un linguaggio cinematografico proprio, il quale può risultare condivisibile o meno, piacere o meno ma non è mai indifferente. Noè crea attraverso le sue pellicole universi oscuri e perversi, caratterizzati dagli eccessi, dai tormenti, dal caos e della follia. Questo immaginario, costellato dalla decadenza e dalle luci [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 giugno 2019
Inesperto

Certamente, non si reca offesa se si definisce come estremo questo lungometraggio... In sala, durante la proiezione, sembrava di trovarsi in discoteca, talmente le musiche erano alte e le luci psichedeliche: c'era quasi il rischio di sballarsi di LSD soltanto assistendo alle vicende dei personaggi... Restando sul pezzo, però, pur raccontando un fatto di cronaca realmente accaduto, il film [...] Vai alla recensione »

martedì 29 giugno 2021
Tunaboy

Spesso i cinema ci porta in luoghi bellissimi e rassicuranti, cullandoci per quelle due orette che costituiscono la durata del film. Altre volte, però, il cinema ci accompagna in viaggi nei meandri più bui della mente umana, esplorando le paure più recondite dell’uomo. “Climax”, diretto dal controverso regista argentino Gaspar Noé, appartiene [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 marzo 2021
Dandy

Il regista si ispira a un fatto di cronaca francese del'90(che non ebbe gli sviluppi estremi qui mostrati)per l'ennesimo tour de force visivo e uditivo con annessa rappresentazione pessimista della vita.Rispetto ai film precedenti si contiene parecchio con le scene spinte e azzecca la durata ristretta.Come sempre si salva in parte grazie alla tecnica(innegabilmente d'effetto il primo piano [...] Vai alla recensione »

domenica 10 marzo 2019
CineFoglio

Gaspar Noé torna sul grande schermo con un prodotto irrinunciabilmente autoriale e suggestivo, teso a provocare un intero gourmet di emozioni viscerali. Climax racchiude in sé tutte le caratteristiche tipiche del cinema noeiano. Il gusto pulp e dei font retrò, colorati al neon, si sposano in un ritmo tutto personale che non si abbandona a cliché.

mercoledì 1 aprile 2020
Kronos

Tipico film alla Gaspar Noè, più concentrato sulla forma che sulla sostanza, con l'aggravante stavolta di non aver sfruttato a dovere un soggetto interessante. Le parti "musicali" funzionano benino, coadiuvate da musiche sparate a razzo e da una fotografia in stile "Suspiria", virata verso rossi molto saturi. Ma date le premesse all'LSD, ci si aspetterebbe [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 giugno 2019
Cevappo

Noè si riconferma uno dei registi più geniali e carismatici del mondo. Con questa pellicola ci trasporta in un incubo psichedelico,il terrore più puro e profondo che con l'acido viene a galla e rivolta come un calzino i personaggi che sguazzeranno nella  loro essenza più interiore. Forse per chi ha avuto esperienze con gli allucinogeni troverà ancora più [...] Vai alla recensione »

domenica 10 maggio 2020
Kyotrix

Quale sarebbe la trama del film??  Ho retto fino alla fine pensando dovesse accadere qualcosa, o quantomeno venisse spiegato qualcosa... No comment

lunedì 13 aprile 2020
Luigi Antonio

Non è un film! Togliere immediatamente la cinepresa da mano a questo cialtrone, e a tutti coloro che gli hanno dato da due stelle in su dico: "per cosa siete in psicoterapia di gruppo e Noè è il vostro mèntore?"

giovedì 13 giugno 2019
Alessandra

C'è da dire che Noè o lo si ama o lo si odia, ma la sua maestria, le scene di ballo, la musica disturbante avvolge lo spettatore e lo trascina in un vortice di follia, lo stesso vortice che prende i protagonisti, tutti ballerini e non attori professionisti (tranne la Sofia Boutella, anche lei ballerina in una vita precedente). In un clima torrido e caldo come quello di giugno, è [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 giugno 2019
max

Una recensione vera e profonda che evidenzia lo stile e la capacità di messa in scena di un regista troppo facilmente catalogato solo come un provocatore.

FOCUS
FOCUS
giovedì 13 giugno 2019
Emanuele Sacchi

Questa volta Gaspar Noé il biglietto da visita lo espone subito. Durante un preludio che sa di dichiarazione programmatica e di confusione, voluta, tra piano della narrazione e piano della rappresentazione. Su uno schermo viene visualizzato il contenuto di una videocassetta che raccoglie le testimonianze di un gruppo di ballerini, i loro sogni e, in qualche caso, i loro inconfessabili desideri e aspirazioni. Ai lati dello schermo sono posti, rispettivamente, una pila di libri e una di videocassette (la vicenda è ambientata nel 1996 e le Vhs sono ancora all'ordine del giorno). Tra i libri si scorgono Kafka, Claude Guillon, Oscar Wilde, Virginie Despentes, Jean-Pierre Bouyxou, oltre a saggi su Murnau, Taxi Driver, Fritz Lang, Bakunin, Buñuel; tra i film Harakiri, Suspiria, Zombi, Kenneth Anger, Salò, Possession, Fassbinder. Rivendicare queste citazioni, financo esibirle come mostrine sulla divisa, appartiene profondamente alla poetica di Gaspar Noé. Il quale non aspetta che siano gli esperti e i cinefili a enumerare le citazioni presenti in Climax, ma provvede a farlo da sé, costringendo la critica a prenderne atto, a seguirlo o a confutarlo. Oppure a seguire il suo bluff o a smascherarlo.

Resta più riservato sui richiami in ambito musicale, Noé, ma la cura profusa in quel comparto non è certo inferiore. Il lavoro sui tempi e sui modi delle sequenze di ballo e dell'accompagnamento sono l'architrave su cui si regge l'intera operazione di Climax. Specie quando ha inizio l'irreversibile discesa agli inferi, all'incirca a metà film, dopo lo scorrere dei titoli di coda (posti all'inizio del film) e l'avvio del flashback, che riparte dall'ultima prova di ballo del gruppo per arrivare al minuto 50, in cui invece scorrono i titoli di testa. Da lì in avanti la sangria drogata ha effetto e il viaggio nel buio del corridoio traumatico e psicanalitico di Climax si snoda tra istinti primordiali, rimossi dell'inconscio e rabbia incontrollata.

Tra le note che accompagnano l'escalation di abiezioni un ruolo dominante appartiene a Windowlicker di Aphex Twin, su cui Noé, con sapienza da regista di videoclip, modella una lunga sequenza di liberazione di ogni freno inibitore.

Un dialogo continuo tra brano musicale e diegesi che è anche un gioco di complicità con lo spettatore savant, consapevole che nel mondo reale esista già una clip a sfondo horror della stessa Windowlicker (un video audace e innovativo, diretto da Chris Cunningham). Per Cunningham era metamorfosi fenotipica e grottesca, per Noé diviene interiore e tragica. In sostanza Noé remixa all'infinito, restituisce un significato parzialmente nuovo al significante, rimescola i fattori per riottenere il medesimo prodotto. Ma Climax non si limita alla rielaborazione di una estetica e di influenze plurime, canalizzate in un sabba demoniaco e apocalittico.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 13 giugno 2019
Roberto Nepoti
La Repubblica

Anche se più saggio e moderato (ma i termini sono sempre relativi) rispetto ad altri suoi, come il famigerato Irréversibile, un film di Gaspar Noé è sempre un film di Gaspar Noé: provocatorio, pieno di tic registici... un po' geniale un po' presa in giro di chi lo guarda. Dopo una lunga sequenza d'interviste televisive ai partecipanti a uno stage di danza, un gruppo di giovani performer si abbandona [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Emily Barnett
Les Inrockuptibles

Nella filmografia di Gaspar Noé s'individuano due tendenze: una vena narrativa e una pista più sperimentale dove il film è il pretesto per un'esperienza sensoriale e ipnotica. Climax appartiene alla seconda categoria e s'intuisce da subito. Un gruppo di una ventina di ballerini assume una droga durante si trova in una scuola abbandonata per le prove di uno spettacolo.

martedì 15 maggio 2018
Bénédicte Prot
Cineuropa

Climax, il nuovo film di Gaspar Noé, è un brillante parossismo, e sembra aver trovato la sua collocazione perfetta al Festival di Cannes (dopo che il regista ha concorso alla Palma con Irréversible nel 2002, poi con Enter the Void nel 2009) alla Quinzaine des Réalisateurs, questa sezione "selvaggia" nata dallo spirito del '68 che cerca "la singolarità" e "accende il fuoco" (come ricorda prima di ogni [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 maggio 2018
Manlio Gomarasca
Nocturno

Climax è un film del 2018, diretto da Gaspar Noé. All'apparenza, a uno sguardo molto ma molto superficiale, sembrerebbe il solito Gaspar Noé, con la camera che ondeggia in continuazione in un ipnotico piano sequenza di oltre un'ora che fa girare la testa. E, invece, è molto più di un esercizio di stile. La storia, come sempre, non è importante ma funzionale, ispirata a un fatto vero successo in Francia [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 giugno 2019
Robbie Collin
The daily Telegraph

Gasp! Argh! No way! If ever a director lived up to their name, it is Gaspar Noé, the Argentinian gonzo provocateur whose film Irreversible was the famous cause of walkouts and fainting fits at its 2002 Cannes premiere. Following the temporary lull in form of his damp-squib 3D sex film Love, Noé has returned to full operational strength with Climax, a dance film which plays something like Pasolini's [...] Vai alla recensione »

sabato 15 giugno 2019
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

Metà anni Novanta, una quindicina di ballerini di vogue dancing si ritrovano da soli in uno spazio enorme (sala da ballo, corridoi, stanze e bagni) per tre giorni di prove. Nella sala grande tra passi di danza, mosse di anca e bacino, qualcuno ha messo della droga nella sangria. La situazione degenera. Introduzione con una vecchia tv contornata da custodie di film (Zombie, Suspiria, tra gli altri) [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 giugno 2019
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Argentino rifugiato in Francia, classe 1963, Noè va per la sua strada, ostinatamente, alla faccia dei detrattori (tantissimi) e per gli estimatori (meno di una élite). Inutile cercare un modo per difendere questo freddo esercizio di stile, ostentato, intorno alla autodistruzione di una ventina di danzatori a una maratona di ballo in un collegio. Vorrebbe fare la fenomenologia di un'isteria di gruppo [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Francesco Alò
Il Messaggero

Gruppo di ballerini si ritrova a metà Anni '90 in una scuola abbandonata per partecipare a misterioso esperimento. Climax, vietato ai minori di 18 anni, è una delle opere maggiori del provocatore Noé, noto per lo scandaloso Irréversible (2002) con la nostra Bellucci. Ti affezioni ai personaggi e così, quando la danza si fa macabra per via di allucinogeni mescolati alle bevande, il delirio che ne consegue [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Alessandra Levantesi
La Stampa

Ai distributori non ha fatto piacere che Climax sia stato vietato ai minori di 18 anni, ma aduso com'è a venir definito provocatorio, Gaspar Noé non se ne è fatto di certo un problema, anzi. Ispirato a un episodio di cronaca del 1996, il film si apre su un susseguirsi di video-interviste ai multietnici membri di una compagnia di danza (occhio ai dvd - Suspiria, Zombie - impilati ai lati del monitor), [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Luigi Di Fronzo
Tutto Milano

Anche se qualcuno si ostina a definirlo enfant prodige, Gaspar Noé ha 56 anni. Da un paio di decenni si ingegna ad architettare provocazioni che regolarmente vanno a segno, consolidando la sua fama tra i cinefili di tendenza nichilista e ottenendo rifiuti schifati dalla critica mainstream. Lo stesso è accaduto per Climax, lo scorso anno a Cannes. La storia è semplice: un gruppo di giovani si prepara [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Stefano Giani
Il Giornale

Un gruppo di ballerini frequenta uno stage in un college, ma nell'incolpevole sangria finisce un allucinogeno che sconvolge le menti dei ragazzi. Tirata antisovranista di cattivo gusto e senza trama, con molta violenza, musiche discutibili, balli sterilmente voluttuosi, urla e dialoghi trash. La provocazione è chiara. La destra crea degrado tra idee e costumi.

giovedì 13 giugno 2019
Gabriele Porro
Cult Week

Risale agli anni Trenta e al drammaturgo e regista francese Antonin Artaud la nascita del Teatro della Crudeltà, un movimento che avrebbe avuto per molti anni un seguito di registi e interpreti di primissimo piano, dal Living Theatre a Jerzy Grotowski, ideatori ma soprattutto protagonisti in scena di uno stile e un'idea di rappresentazione che si riferiva alla crudeltà non in senso letterale, come [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 giugno 2019
Elisa Battistini
Quinlan

In un grande stabile isolato, un gruppo di ballerini festeggia la fine delle prove per uno spettacolo di danza. La festa inizia in un clima euforico ma presto degenera nel caos: qualcuno ha messo dosi massicce di allucinogeni nella sangria che tutti stanno bevendo... "Sono sempre stato affascinato da situazioni in cui il caos e l'anarchia improvvisamente esplodono" dichiara Gaspar Noé parlando di [...] Vai alla recensione »

martedì 11 giugno 2019
Paola Zonca
La Repubblica

Per alcuni critici è abilissimo a provocare gratuitamente con i suoi film pervasi di violenza e sesso al limite della pornografia, per altri un genio assoluto che ha sovvertito le convenzioni narrative e visive sul grande schermo. Il regista franco-argentino Gaspar Noé è più divisivo di Lars von Trier (il che è tutto dire): o lo si ama o lo si odia.

lunedì 3 giugno 2019
Emiliano Dal Toso
Ciak

«Questo è un film francese ed è orgoglioso di esserlo». Nazionalismo? Provocazione? Le danze di Clmax si aprono con una scritta che lascia interrogativi e con una gigantesca bandiera rosso/bianco/blu che fa da sfondo alla graduale discesa agli inferi di venti giovani ballerini che si ritrovano in un collegio in disuso per le prove di uno spettacolo.

martedì 5 marzo 2019
Hau Chu
The Washington Post

As French director Gaspar Noé's pulsing, EDM-fueled "Climax" races by at 120 beats per minute, on-screen titles periodically interrupt the action with such sophomoric musings as "Existence is a fleeting illusion" and "A French film, and proud of it." He might just as well have included this thought from his countryman Jean-Paul Sartre: "Hell is other people.

giovedì 28 febbraio 2019
Justin Chang
The Los Angeles Times

The climax of "Climax," Gaspar Noé's cheerfully deranged and feverishly protracted rave-gasm of a movie, takes place at an all-night dance party gone nightmarishly wrong. Somebody's put LSD in the sangria, and what began as a celebratory gathering of talented young revelers has devolved into a demonic horror show, a crackup of bad sex, worse drugs, reckless child endangerment and accidental self-immolation. [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 febbraio 2019
A. O. Scott
The New York Times

In Gaspar Noé's "Climax," the end credits come at the beginning, the opening titles arrive in the middle, and from time to time other words interrupt the action. "Death is an extraordinary experience," declares one such text, printed upside down in both the center of the screen and the subtitles below. Another proclaims (right side up) that "this is a French film, and proud of it.

domenica 23 settembre 2018
Mark Kermode
The Observer

"It's a nightmare!" Gaspar Noé's latest is a typically confrontational cocktail of music and horror; a trance-like stew of contorting, krumping, waacking weirdness that drops on its audience like the bucket of blood from Carrie. It's purportedly based on the true story of a dance troupe's descent into drug-addled delirium, although the result looks like it was torn straight from Noé's twisted cinematic [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 settembre 2018
Geoffrey MacNab
The Independent

Gaspar Noé's latest feature is an exhilarating affair, a film about a group of dancers in a nightclub whose initially blissful evening turns very dark and violent after somebody spikes the Sangria with LSD. The concept is simple - in the course of one eventful night, the dancers are taken from heaven to hell. Noé tackles his material with enormous relish.

sabato 8 settembre 2018
Barry Hertz
The Globe and Mail

Just as there are the five stages of grief, there is a similar process film critics cycle through when a new Gaspar Noé film arrives. Denial: What, someone gave France's ain't-I-a-stinker bad boy enough financing to make another ultra-exxxtreme film? Anger: How dare they! Bargaining: Is there anything that can be done about this? Depression: Nothing in this world is worth saving, is it? And acceptance: [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 maggio 2018
Todd McCarthy
The Hollywood Reporter

The sensationally titled Climax might have just as easily been called Gaspar's Inferno, so intensely does it portray a descent into a hellish state after its divinely physical first half. Pairing his usual boundary-pushing sex-and-drugs fixation with a vital presentation of wildly exuberant dance and movement, Gaspar Noe has made a film that's seductive in its rhythms and bold visualization of his [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 maggio 2018
Peter Bradshaw
The Guardian

Gaspar Noé has served up another hardcore agape-horror - visually extraordinary, structurally and formally audacious. And maybe it is, finally - and perhaps inevitably - anticlimactic, collapsing into a long bad trip of Noé mannerisms: nightmare corridors, red-light-district ambience, nausea-inducing soundtrack thudding, swivelling upside-down POV shots.

lunedì 14 maggio 2018
Francesco Ruzzier
Cineforum

Da un certo punto di vista Gaspar Noé, più che un regista, potrebbe essere visto come un dj. D'altronde i suoi film sono un po' come un invito a ballare: l'unica cosa che lo spettatore deve fare è decidere se lasciarsi trasportare dalla musica a tutto volume e dalle luci psichedeliche oppure se abbandonare il locale per evitare il mal di testa. Non ci sono mezze misure o sfumature; è difficile poter [...] Vai alla recensione »

domenica 13 maggio 2018
Owen Gleiberman
Variety

Gaspar Noé is a filmmaker who literally wants to show you hell on earth. He wants to lead you into the pit, to make the ultimate shocking spectacle of our violence and addiction and depravity. He did it in two sequences of "Irreversible," his 2002 drama of degenerate psycho horror: At a nightclub, a man smashed someone's face - over and over - with a fire extinguisher, until his entire head was turned [...] Vai alla recensione »

domenica 13 maggio 2018
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Forse è una sfida fare tanti film mutanti tutti insieme. Che ribaltano il concetto di tempo. in un unico spazio. Dove comincia? Dove finisce? La nascita e la morte. L'euforia e la disperazione. Climax è frenesia, estasi, tormento e tenebre. Potrebbe partire dalla fine. Come Irréversible. Un ventina di giovani ballerini (tra i protagonisti c'è anche Sofia Boutella) si riunisce per uno stage di tre giorni [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Emiliano Morreale
La Repubblica

Un gruppo di ballerini rinchiusi in un luogo isolato ingeriscono della droga e parte una specie di sabba collettivo a porte chiuse. 45' di descrizione dei rapporti tra i personaggi, l'altra metà la follia distruttiva: Gaspar Noé, provocatore di lunghissimo corso (e come tale ormai piuttosto spompato) mette in piedi un'operazione concettuale, un remake di Suspiria contemporaneamente a Guadagnino (il [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 giugno 2019
Gianluigi Ceccarelli
La Rivista del Cinematografo

1996: prima di partire per una tournée negli USA, un gruppo di ballerini di urban dance organizza una festa al termine di una tre giorni di prova in un collegio isolato. Ma qualcuno ha messo dell'LSD nella sangria, mandando tutti fuori di testa con tragiche conseguenze. Riassunto di una barzelletta o tramina di un soft-porno? L'ultimo film di Gaspar Noé, al solito, maschera di grandi ambizioni (la [...] Vai alla recensione »

martedì 11 giugno 2019
Giulio Sangiorgio
Film TV

Libri e dvd circondano una tv. Nietzsche, Bataille, Freud. Fassbinder, Argento, Zulawski. Spirito dionisiaco for dummies. Sullo schermo colloqui con membri di un corpo di ballo. I giovani. Il loro rapporto con la danza. Sogni, incubi. Idiosincrasie. Uno-due, la premessa trova espressione: una scuola abbandonata, negli anni 90, un ballo, la prova di una coreografia (per corpi e mdp, in pianosequenza). [...] Vai alla recensione »

martedì 11 giugno 2019
Alberto Pezzotta
Film TV

«Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi» scriveva Rimbaud. Noé vorrebbe fare lo stesso. Vorrebbe che Climax fosse un'esperienza psichedelica, immersiva, da cui uscire a pezzi e illuminati come il tipo torturato in Le lacrime di Eros di Bataille. Ma un conto è la teoria, un conto la pratica. Come in Enter the Void, il suo strumento prediletto è il pianoseque [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
venerdì 7 giugno 2019
Fabio Secchi Frau

Ritornare. Ritornare sempre e comunque con film più incendiari, impressionanti e anche irritanti. Gaspar Noé fa sempre quello che esattamente ti aspetteresti da lui. In una sola parola: l'estremo. L'estremo inteso non come spazio fisico o posizione concettuale [...]

TRAILER
venerdì 17 maggio 2019
 

A metà degli anni Novanta, venti giovani danzatori si riuniscono per una prova di tre giorni in un collegio in disuso. Presto l'atmosfera diventa elettrica e una strana follia li travolge. Si renderanno conto di essere stati drogati ma non sanno da chi [...]

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