La città nella paura

Ryker evade dal carcere di St. Quentin dopo aver ucciso e ferito numerosi guardiani. Si porta appresso nella fuga un tubo d'acciaio rubato nell'infermeria del penitenziario: ritiene che in esso sia conservata una grossa quantità d'eroina. Nel cilindro, in realtà, c'è un micidiale composto a base di cobalto. La polizia inizia allora la caccia, soprattutto per recuperare il pericolosissimo tubo. Finirà male per Ryker. 

La polizia dà la caccia a Ryker (Vince Edwards), un criminale che è evaso da un penitenziario dopo aver trafugato da un laboratorio un flacone contenente il "Cobalt 60", una pericolosissima polvere radioattiva che contamina mortalmente chi ne viene a contatto e che, per le sue proprietà distruttive, potrebbe far saltare in aria l'intera città. Ryker non immagina di portare in tasca un micidiale ordigno: egli crede di aver rubato eroina purissima e già progetta di guadagnarci sopra rivendendola a qualche spacciatore di droga. La polizia, d'altro canto, deve agire con grande prudenza: se la popolazione venisse a conoscenza dell'accaduto, nelle strade si scatenerebbe il panico...
Immeritatamente caduto nell'oblio, City of Fear è un ben congegnato thriller di serie B - girato in soli sette giorni, ma con ritmo serrato - che, sulla falsariga del celebre Panic in the Streets (Bandiera gialla), coinvolge lo spettatore in una frenetica lotta contro il tempo per evitare una strage di dimensioni apocalittiche. La paura per le conseguenze di un uso sconsiderato del nucleare che ispira l'intreccio conta almeno due predecessori nel poco noto Seven Days to Noon e nel classico Kiss Me Deadly e anticipa tanti film d'azione o fanta-catastrofici (a cominciare da The Satan Bug) realizzati negli anni successivi.