Catherine Deneuve: «Non rivedo mai i miei film. ho troppo da fare. Carla Bruni? Come moglie di Sarkozy non ha fatto molto» | Corriere.it

Catherine Deneuve: «Non rivedo mai i miei film. ho troppo da fare. Carla Bruni? Come moglie di Sarkozy non ha fatto molto»

diValerio Cappelli

L’attrice nei panni di Bernadette Chirac, moglie del presidente Jacques Chirac morto nel 2019. «Reclamò visibilità come rivalsa sociale per le infedeltà del marito. Il flirt con Claudia Cardinale? Un rumour. Di sicuro erano molto amici. Il centenario di Mastroianni non vuol dire nulla, lui non ha avuti cento anni»

Catherine Deneuve è una donna fuori dal senso comune, che non ha paura della sua immagine. Ironica («l’umorismo l’ho preso da mio padre»), dice quello che pensa, magari sbuffando un po’: «Che ricordi ho di Carla Bruni quando era moglie del presidente Sarkozy? Non ha fatto molto. Piccole cose, due, tre progetti di cui si è parlato poco».

Un’ora di ritardo ed ecco la grande dame del cinema francese col suo charme, elegante e tutta dorata. Si parla del film su Bernadette Chirac, la 91enne moglie del presidente francese Jacques Chirac, scomparso nel 2019. La moglie del presidente, così si intitola, ospite della rassegna Rendez-Vous sul nuovo cinema francese, uscirà nelle sale il 25 aprile, opera prima di Léa Domenach. Anteprima al Sacher di Nanni Moretti, «regista che amo e finalmente ho visto la sua bella sala». Accoglienza trionfale, dice qualcuno. E lei, minimizzando: «Io vivo il pubblico quando esce un film, non mi vedo come un’icona, come dite voi. Sono più i cantanti rock che hanno quel tipo di contatto». Non è con lei che bisogna parlare di appuntamenti mancati e di rimpianti: «Ma certo che mi manca di fare un film in Italia, non ci sono più coproduzioni, le attrici francesi non lavorano più da voi…Ma quanto mi è piaciuto Rapito di Bellocchio».

E’ il centenario della nascita di Marcello Mastroianni, da cui lei ha avuto sua figlia Chiara: «Per me non vuol dire nulla, Marcello non li ha avuti cent’anni». Le capita mai di rivedere i suoi film? «Cinque minuti quando passano in tv. Ho sempre troppe cose da fare». In effetti lei ha sempre detto di non pensare al passato e al futuro ma di vivere il presente: Sorride complice: «Era un modo di eludere discorsi sul passato e sul domani, che ignoro. Ho vissuto esperienze stupende, ci sono film di Truffaut o di Téchiné che amo, e ogni tanto affiora un po’ di nostalgia sugli amici che non ci sono più e sulla famiglia. Ma, ripeto, sono impegnata su ciò che devo fare. Oggi poi non si può dire nulla, si può solo parlare di cifre. C’è gente che in forma anonima, monta qualunque notizia su Internet. Allora meglio parlare meno e non dire niente». Sul me Me Too la Deneuve è andata in controtendenza. «In Francia non si parla mai di quote rose nel cinema; quello sui pari diritti, sacrosanto, è un argomento che tiene campo in altri ambiti».

E allora veniamo a Bernadette. «Anzitutto non è un biopic, non l’avrei fatto, è un genere che non mi interessa. Mescoliamo le carte tra realtà e fiction. E’ una commedia, un’impresa difficile ma, per me, l’unica chiave possibile». Di vero c’è che a un certo punto Bernadette reclamò visibilità e se la prese. E’ una sorta di rivalsa, «per i continui tradimenti del marito che ama sua moglie ma come tanti uomini va con altre signore. Lei ne ha sofferto molto. Quello è il momento in cui si ribaltano i giochi». Poi c’è la scena della notte d’amore di suo marito con un’attrice italiana. Era morta Lady Diana, tutti cercano Chirac, nessuno lo trova.

L’attrice si è detto che fosse Claudia Cardinale, ma lei ha sempre smentito. Nel film Claudia viene nominata, al di fuori di questo contesto. «E’ stato un rumour, lei e Chirac erano molto amici, questo è sicuro. Ma la visibilità di Bernadette, oltre che come forma di rivalsa sociale per le infedeltà del marito, si legò anche al suo impegno a una grande operazione di beneficenza per i giovani malati. Chirac era una figura ingombrante. Bernadette era discreta, intelligente e timida, non si sentiva a suo agio nel ruolo istituzionale. Era una donna classica, non la definirei protofemminista. Ha il suo modo di vedere le cose».

E prese le distanze dal marito, «che a un certo punto accusò di tradimento il suo figlioccio politico, Sarkozy. Anche lei all’inizio non fu tenera con Sarkozy. Poi capì di poter essere aiutata nelle sue battaglie da lui, e si schierò al suo fianco, al contrario di suo marito Chirac». Due uomini di destra. Secondo lei Bernadette può ricordare Marine Le Pen? «Che orrore…Assolutamente no. Era conservatrice, ma non aveva nulla a che vedere con Marine Le Pen».

desc img

9 aprile 2024 ( modifica il 11 aprile 2024 | 15:42)