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Changeling, la storia del vero serial killer di bambini che ha ispirato il film

Changeling è il film di Clint Eastwood con Angelina Jolie che racconta una terribile storia vera legata a un serial killer di bambini

Changeling, la storia del vero serial killer di bambini che ha ispirato il film

Changeling è il film diretto da Clint Eastwood che va in onda questa sera alle 21.00 su Iris. Il titolo fa riferimento a una vecchia tradizione folcloristica europea, che indica la tendenza degli esseri fatati a rubare i bambini dalle loro culle per sostituire con creature di un altro mondo, i changeling, appunto. Un titolo che appare quantomeno azzeccato per una terribile storia vera che include rapimenti, scambi di persona e serial killer.

Changeling, la trama

Christine Collins (Angelina Jolie) è una donna la cui vita cala a picco in una giornata che sembrava uguale a tutte le altre: tornata a casa scopre che suo figlio Walter, di appena nove anni, è sparito nel nulla. Dopo aver allertato le forze dell'ordine, la donna non può far altro che aspettare,mentre la disperazione rischia di prendere il sopravvento. Ma dopo settimane di orrore una buona notizia sembra bussare alla sua porta: la polizia le dice di aver ritrovato Walter. Alla stazione, però, Christine si rende conto che il bambino che le viene portato dalla polizia non è affatto Walter, ma nessuno sembra disposta ad ascoltarla. Alla fine la donna viene chiusa in un manicomio, quando le autorità si stancano delle sue lamentele. Fortunatamente, però, la verità viene presto a galla e dopo dieci giorni di reclusione coatta Christine può tornare in libertà, pronta a iniziare di nuovo a cercare suo figlio. Quello che Christine ancora non sa è che la sua ricerca e il destino di Walter sono legati a una delle pagine più macabre e violente della criminalità statunitense.

La vera storia del serial killer Northcott

Leggenda vuole che Clint Eastwood abbia accettato di dirigere Changeling il giorno stesso in cui ha finito di leggere la sceneggiatura. Colpito dall'incredibile storia vera di Christine Collins e del destino del figlio Walter, Clint Eastwood sembrava non voler perdere tempo. Questo perché Changeling è una straziante storia vera che include moltissimi punti di svolta, ma anche tanti elementi oscuri e malvagi. Non solo il rapimento di un bambino, ma anche l'inefficienza della polizia, che costrinse la vera Christine Collins ad accettare in casa un figlio che non era il suo per non far fare una brutta figura alle forze dell'ordine. Una donna che, quando si era ribellata a questa richiesta, era stata condotta all'interno di un ospedale psichiatrico, con il cosiddetto Codice 12. Un ombrello sotto il quale venivano racchiuse tutte le persone che potevano rappresentare un problema per la società: in genere si trattava di donne che non rientravano nell'etichetta e nello status quo. Soprattutto, però, Changeling è la storia di un terribile serial killer, che ha tolto la vita a numerosi bambini.

Come si legge su Hot Corn, infatti, il film con Angelina Jolie racconta anche la vera storia di Gordon Northcott, un immigrato canadese che viveva a Winewill insieme alla madre e al nipote di tredici anni, all'interno di un ranch diventato un vero e proprio teatro dell'orrore. Secondo la ricostruzione fatta dal Los Angeles Times, nel settembre del 1928 una donna canadese chiamò il dipartimento federale dell'immigrazione per denunciare che suo fratello aveva rapito suo figlio e lo teneva prigioniero in un ranch del Riverside County. Quando gli investigatori sono arrivati al ranch di Winewill hanno trovato Stanford Weslet Clark e sua sorella Jessie, ma non c'era traccia dei rapitori, Gordon Stewart Northcott e la madre Sarah Louise, che si erano già dati alla fuga. Stanford raccontò alle autorità che Northcott era solito rapire dei bambini e, dopo averli molestati, li uccideva con un'ascia per poi coprire i loro resti con della calce viva.

Le indagini portarono la polizia a scoprire che Northcott era collegato al ritrovamento di un corpo senza testa a La Puente e alla scomparsa di due fratelli, Nelson e Louis Winslow. Oltre che, naturalmente, al piccolo Walter Collins, protagonista di Changeling. Nel ranch i federali trovarono un libro preso in prestito dalla Pomona Public Library da uno dei fratelli Winslow, dei vestiti appartenenti ai ragazzini e un appunto indirizzato ai loro genitori in cui i due fratelli cercavano di tranquillizzarli, dicendo loro che stavano bene. Alla fine Stanford Clark confessò di aver partecipato all'omicidio di uno dei fratelli Winslow, dopo che Northcott lo aveva obbligato.

Gordon e Sarah Louise Northcott furono catturati in Canada, dove attesero l'estradizione. Clark, nel frattempo, aveva condotto le autorità nei luoghi abitati da Gordon Northcott, compresa una baita che l'uomo aveva affittato a Saugus, che conteneva tracce di sangue e asce con dei capelli ancora attaccati alla lama. Il vero orrore, però, venne scoperto sotto il pollaio, dove c'erano fosse comuni piene di ossa, calce viva, pezzi di materasso pieni di sangue e un fucile calibro 22, la stessa arma che era stata usata per uccidere il ragazzo che venne ritrovato senza testa. Quando Northcott venne arrestato in maniera definitiva la polizia disse che l'uomo aveva detto che nove ragazzi erano stati uccisi nel ranch dell'orrore, ma successivamente Northcott confessò solo cinque omicidi. Sua madre, che disse di essere pronta a fare tutto pur di proteggere il figlio, ammise di aver ucciso Walter Collins con un'ascia. La donna venne condannata all'ergastolo. Dopo ventotto giorni e due ore di delibera, Northcott invece venne ritenuto colpevole di tre omicidi, escluso quello di Walter Collins, e venne poi condannato a morte.

L'esecuzione ebbe luogo il 2 ottobre 1930.

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