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La Maddalena storia e cultura

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La Maddalena nella storia

 

Di tutte le isole dell’arcipelago, la più grande, circa 22 km quadrati, vi è La Maddalena con una popolazione residente di circa 12000 abitanti; il sistema viario ( la strada panoramica ) garantisce l’avvicinamento in auto alla maggior parte delle spiagge dell’Isola, tra cui ci limitiamo a ricordare Bassa Trinità, Monti da Rena e Lo Spalmatore.
L’esistenza di numerosi sentieri consente belle passeggiate durante le quali è possibile visitare alcuni antiche fortificazioni militari dismesse.

Esattamente di fronte alla città di La Maddalena sorge l’isola di Santo Stefano. Già frequentata in epoca neolitica dalle popolazioni dedite al commercio dell’ossidiana, ospita due fortificazioni tra le più antiche di tutto l’arcipelago: la torre Napoleonica e il forte San Giorgio.

A est della Maddalena sorge Caprera raggiungibile via terra Grazie all’esistenza di un ponte artificiale.

LA STORIA DELL’ ARCIPELAGO DI LA MADDALENA

I primi abitanti dell’arcipelago della Maddalena in epoca moderna provengono dalla vicina Corsica.

Si tratta di un numero ridotto di pastori che attraversano a più riprese le Bocche di Bonifacio, alla ricerca di nuovi pascoli e probabilmente di un rifugio, dalla gravosa sudditanza al governo genovese della Corsica. Le tracce dei loro insediamenti, risalenti al 600, sono ancora ben visibili sull’isola della Maddalena nei pressi della Chiesa della Trinità, nel 1767 il regno Sardo-Piemontese occupa militarmente l’arcipelago.
Dopo l’arrivo del contingente militare del regno, la piccola comunità corsa che fino ad allora aveva abitato lontano dalle coste, si sposta gradualmente verso il mare, in una zona chiamata Spiniccio nei pressi di Cala gavetta.

Nel 1793 quando la Francia tenta l’invasione della Sardegna, gli abitanti di La Maddalena benché di origini corse si schierano a fianco del regno Sardo Piemontese e costringono le navi francesi alla fuga.

Luogotenente dell’artiglieria francese è in questa occasione, Napoleone Bonaparte. Nel 1799 l’ammiraglio Des Geneys comandante della Marina Sarda, sceglie Cala Gavetta come base Marittima del regno Sardo Piemontese.

Grazie alla presenza della base Marittima, La Maddalena subisce una rapida crescita: la popolazione raggiunge nei primi anni dell’Ottocento le 2000 unità, il livello di alfabetizzazione cresce velocemente e il centro abitato, circondato da otto fortificazioni, si dirama ad Est e ad Ovest di Cala gavetta.
In questo periodo viene terminata la costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale più grande della precedente e sicuramente più facile da raggiungere. Dal 1803 al 1805 l’ammiraglio Horatio Nelson e la flotta inglese sostano nell’arcipelago prima di affrontare i francesi nella battaglia di Trafalgar.
Dalla corrispondenza di Napoleone e di Nelson si apprende che l’arcipelago è considerato nell’Ottocento la postazione strategicamente più importante del Mediterraneo. Dopo la caduta di Napoleone la flotta del regno Sardo Piemontese viene trasferita a Genova e inizia per la Maddalena un lungo periodo di crisi in cui le attività principali divengono la pesca e l’estrazione del granito.

Nel 1855 il Generale Giuseppe Garibaldi acquista una parte dell’isola di Caprera inizia a costruirvi la propria abitazione; dopo gli anni tumultuosi dell’unificazione d’Italia, l’ eroe dei Due Mondi si ritira nell’arcipelago e qui trascorre gli ultimi anni della sua avventurosa esistenza occupandosi principalmente di agricoltura, morirà nel 1882 ed è tutt’ora sepolto a Caprera.

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