IL CAMMINO DEL MORTO Larry McMurtry

IL CAMMINO DEL MORTO Larry McMurtry (Einaudi – febbraio 2024)

Insomma, ci tocca ringraziare John Wayne.

Ringraziarlo per aver rifiutato (a quanto pare, dietro suggerimento di John Ford) il ruolo di protagonista nel film che Peter Bogdanovich voleva girare. La sceneggiatura del film – come ci racconta Tommaso Pincio – sarebbe stata affidata a Larry McMurtry, dal cui romanzo “L’ultimo spettacolo” lo stesso Bogdanovich aveva tratto un film.

Da quel rifiuto, da quel progetto sfumato, da quella sceneggiatura non sviluppata, nasce “Lonesome Dove“, il capolavoro Premio Pulitzer nel 1986.

Dopo “Le strade di Laredo”, che chiude l’epica vicenda del capitano Woodrow Call, ormai anziano e avviatosi verso il viale del tramonto, esce finalmente in Italia il prequel al monumentale “Lonesome Dove”.

Ritroviamo Call e Augustus McRae, giovani e affamati di avventura, al tempo del loro arruolamento nei Ranger.

Così tutto ebbe inizio. Con un lungo viaggio dal Texas verso il Messico, attraverso la famigerata Jornada del Muerto (Il Cammino del Morto), una sterminata e inospitale, arida pianura. Una prova quasi impossibile da superare, resa ancora più pericolosa dalla temibile ombra di Buffalo Hamp, un sanguinario capo indiano che si mette sulle tracce della comitiva di Ranger, lasciando al suo passaggio una scia di morte e terrore.

In attesa di “Comanche Moon”, secondo prequel della tetralogia, che chiuderà il cerchio della narrazione, le gesta dei due valorosi Ranger, Gus e Call, risuonano ancora oggi fra le gole e canyon, fra i corsi d’acqua e le folte mandrie di bisonti sgroppanti, sotto il sole cocente di mezzogiorno e all’ombra di una gigantesca Luna Comanche, che ne illumina l’instancabile cammino.

C’è da ringraziare John Wayne. A vita, e di tutto cuore.

Larry McMurtry

“Il cammino del morto”

Einaudi.

Recensione di Valerio Scarcia

LONESOME DOVE Larry McMurtry

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