La rivincita di Camilla: dopo anni nell'ombra (piuttosto ingombrante) diventa Regina
L'incoronazione di re Carlo III

La rivincita di Camilla: dopo anni nell'ombra (piuttosto ingombrante) diventa Regina

Il 6 maggio nell'Abbazia di Westminster avrà anche lei la sua corona, sebbene "riciclata" in nome della "sostenibilità"

La rivincita di Camilla: dopo anni nell'ombra (piuttosto ingombrante) diventa Regina
Ap
La regina consorte Camilla

Dalla morte di Elisabetta II, Camilla Rosemary Shand, moglie del nuovo Re britannico Carlo III dal 2005, è diventata Regina Consorte del Regno Unito. Il “nuovo” titolo è comparso sul sito ufficiale di Buckingham Palace poco dopo l'annuncio del lutto ed è stato più volte pronunciato dal Re. 

“Conto sull'amore di Camilla, diventata 17 anni fa la mia Regina consorte. So che sarà all'altezza del suo ruolo”, ha detto Carlo III nel suo primo discorso alla nazione, lodando "la devozione al dovere" della moglie.

Un pensiero amorevole che però ha fatto storcere il naso a chi si aspettava anche solo un piccolo accenno, anche di sfuggita, alla madre dei suoi figli, la defunta Principessa Diana morta tragicamente in un incidente stradale a Parigi nell'agosto del 1997.

Il principe Carlo con Diana e i figli William e Harry GettyImages
Il principe Carlo con Diana e i figli William e Harry

Era stata proprio Elisabetta II, con un annuncio che stupì i sudditi e intasò i tabloid, a chiedere che la duchessa di Cornovaglia, ricevesse un giorno il titolo di "regina consorte". Quel giorno adesso è arrivato: nell'invito per la cerimonia dell'incoronazione del 6 maggio Camilla è chiamata “Regina”.

Invito per l'incoronazione di Carlo III Reuters
Invito per l'incoronazione di Carlo III

Il prezzo della popolarità degli altri

Soprattutto Diana, poi Kate, infine Meghan. Per anni, Camilla ha pagato il prezzo della popolarità degli altri membri della famiglia reale, scontando a caro prezzo il suo ruolo in quel "matrimonio affollato" di cui, in una famosa intervista, parlò, Lady Diana, la principessa amata dal popolo. 

Le sue nozze con il principe Carlo, il 29 luglio 1981, furono seguite in tv da oltre 750 milioni di persone in tutto il mondo. La separazione dall'erede al trono nel 1992 e poi il divorzio ufficializzato nel 1996 rafforzarono l'immagine di Diana che, anche prima della morte, era icona glamour della moda, amica di attori e rockstar e emblema di impegno sociale e dedizione al prossimo. Non c'era spazio per Camilla, il “rottweiler”, la “sciupafamiglie". 

Fu così che scattò l'Operazione PB ("Parker-Bowles"), guidata dal segretario di Carlo, Mark Bolland, esperto di comunicazione, per riabilitarne l'immagine. E i risultati ci sono stati. Anche se in lieve calo rispetto al terzo quadrimestre del 2022, Camilla figura nella top ten dei reali per popolarità secondo il sito YouGov, in nona posizione proprio sopra le principesse Eugenia e Beatrice di York.

Le fu consigliata la “strategia del silenzio”: poche frasi, poche uscite, un look sobrio, quasi modesto. Tutto pur di far dimenticare ai sudditi il tenore delle intercettazioni telefoniche in cui Carlo le cinguettava certe frasi d'amore.

Un esempio? Nonostante la grande attenzione dei tabloid per la famiglia reale, a stento ci si ricorda del matrimonio, nel 2005, di Carlo e Camilla, se non per quel soprabito bianco (su un vestito color limone). Indossato da Elisabetta II e non dalla sposa, che era in grigio. 

Le nozze di Carlo e Camilla, 2005 Getty
Le nozze di Carlo e Camilla, 2005

Di certo il “rilancio” dell'immagine di Camilla ha contribuito anche a quella di Carlo. In tanti concordano che il momento in cui è avvenuta la loro “consacrazione” ufficiale come coppia reale è stato il Giubileo di Platino di Elisabetta II, uno "spot" durato quattro giorni in cui sono apparsi al mondo a 360 gradi mettendo in mostra anche i loro aspetti più personali: come quando hanno coccolato davanti ai flash dei fotografi il nipotino Louis, incontenibile durante il concerto finale.

Il silenzio di Camilla

Fedele alla sua strategia del silenzio, Camilla non ha commentato le “accuse” a lei rivolte dal principe Harry nella sua incendiaria autobiografia "Spare". 

"Ha lastricato la strada di cadaveri" pur di diventare regina e ripulire la sua immagine di "cattiva", scrive il secondogenito del Re. 

“Camilla ne ha molto sofferto”, ha raccontato Lady Lansdowne, una delle sei “compagne della regina”, versione riveduta e corretta delle dame di compagnia. "Ma non si è scomposta. La sua filosofia è sempre la stessa: 'Non fare nulla e si sistemerà: meno se ne parla, prima si ricompone'".

La regina Camilla con il principe Harry nel 2015 Getty
La regina Camilla con il principe Harry nel 2015

La famiglia, le prime nozze, l'incontro con Carlo

Nata il 17 luglio del 1947 al King's College Hospital di Londra, Camilla Rosemary Shand è cresciuta tra il verde Sussex e le luci del centro di Londra, a South Kensington.

Una delle sue bisnonne materne, Alice Keppel, fu l'amante del re Edoardo VII dal 1898 al 1910, dettaglio che Camilla stessa non mancò di ricordare a Carlo in uno dei loro primi incontri giovanili.

Cresciuta nella campagna inglese, ha imparato presto a cavalcare. Una passione in comune con il Re e  la Regina Elisabetta.

Camilla Parker Bowles a cavallo Getty
Camilla Parker Bowles a cavallo

Dopo le scuole a Londra, ha studiato in Svizzera e in Francia, decidendo, al ritorno dall'estero, di condividere un appartamento con le amiche con cui ha vissuto fino all'incontro con Andrew Parker Bowles. I due si sono sposati il 4 luglio del 1973: Camilla aveva 25 anni e Parker Bowles 33. Dopo 21 anni di matrimonio e due figli - Tom e Laura - nel 1994 hanno avviato le pratiche del divorzio.

Le prime nozze di Camilla Shand con il maggiore Andrew Parker-Bowles, 1973 Getty
Le prime nozze di Camilla Shand con il maggiore Andrew Parker-Bowles, 1973

Al momento delle nozze, Camilla e Carlo si erano già incontrati, non a una partita di polo, come fu detto, ma a casa di un'amica. Secondo il biografo Robert Lacey, iniziarono subito una relazione osteggiata soprattutto dalla Regina Madre che voleva che l'erede al trono sposasse una delle nipoti della famiglia Spencer.

ll principe Carlo e Camilla Parker nel1979 Getty
ll principe Carlo e Camilla Parker nel1979

La scelta ricadde su Diana che avrebbe poi raccontato in una famosa intervista in tv di quanto dolore le avesse provocato scoprire che il suo era un "matrimonio affollato”.

Carlo descrisse Camilla come una "cara amica" prima di dire che era rimasto fedele alla moglie durante il loro matrimonio solo fino a quando non si era "irrimediabilmente rotto". Camilla invece non ha mai parlato di Diana.

Lady Diana e Camilla Parker Bowles Getty
Lady Diana e Camilla Parker Bowles

Camilla, moglie di Carlo

Solo dopo i rispettivi divorzi e la morte di Lady D, Carlo e Camilla sono tornati a farsi vedere insieme in pubblico fino alle nozze nel 2005, senza la Regina, assente dalla cerimonia in quanto capo della Chiesa anglicana. 

Per rispetto verso la madre di William e Harry e per rassicurare i sudditi, a lei non fu conferito il titolo di principessa del Galles - oggi passato a Kate Middleton - ma quello secondario di Duchessa di Cornovaglia.

In questa veste ha partecipato a impegni pubblici, spesso insieme al marito. È anche mecenate, presidente o membro di numerosi enti e organizzazioni di beneficenza. Dal 1994 Camilla ha condotto una campagna di sensibilizzazione sull'osteoporosi, che le è valsa numerosi riconoscimenti e premi. 

Camilla Shand durante l'apertura del Parlamento gallese a Cardiff nel 2011 Wikipedia
Camilla Shand durante l'apertura del Parlamento gallese a Cardiff nel 2011

La corona di Camilla

Adesso, Camilla Rosemary Shand aggiunge il suo nome alla lista degli undici consorti reali che hanno sostenuto re e regine del Regno Unito dall'unione delle corone di Inghilterra e Scozia nel 1707: dal principe Filippo al fianco di Elisabetta II alla madre di lei, Elisabetta, la regina madre, moglie di Giorgio VI. 

Nello stesso giorno del marito Carlo, sarà posata una corona anche sulla sua testa: la Queen Mary's Crown, la corona commissionata dalla regina Maria di Teck, consorte di re Giorgio V, realizzata da Garrard per l'incoronazione del 1911. Una corona “riciclata” dunque, ma senza una pietra importante. Un dettaglio non da poco, visto che non sarà ornata dal diamante da 105 carati Koh-i-Noor, al centro da tempo di una disputa tra India e Regno Unito. Sulla corona saranno incastonati i diamanti Cullinan III, IV e V, parte della collezione di gioielli personali di Elisabetta II e spesso da lei indossati come spille, in segno di devozione e rispetto alla defunta regina.

Una scelta “sostenibile”, ci ha tenuto a sottolineare Buckingham Palace: "È la prima volta nella storia recente che una corona esistente, invece di una nuova, verrà utilizzata per l'incoronazione da una regina consorte, nell'interesse della sostenibilità e dell'efficienza". In linea, insomma, con la filosofia del Re e quell'aura di modernità che vuole imprimere sulla monarchia, e un'ulteriore testimonianza del legame tra Carlo e Camilla, nel giorno in cui i riflettori si accenderanno anche per lei.

La Corona della Regina Madre Getty
La Corona della Regina Madre