Burt Reynolds

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Burt Reynolds ai Premi Emmy 1991

Burton Leon Reynolds Jr. (Lansing, 11 febbraio 1936Jupiter, 6 settembre 2018) è stato un attore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio di Harriet Fernette "Fern" Miller e Burton Milo Reynolds.[1]

Di origini irlandesi e cherokee da parte di padre, Reynolds debutta in televisione interpretando, tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta, diverse serie, per divenire popolare con Hawk l'indiano (1966). Nello stesso anno recita nello spaghetti western Navajo Joe di Sergio Corbucci, che lui stesso definiva la pellicola più brutta cui avesse mai preso parte, al punto da consigliarne la proiezione solo sugli aerei e nelle carceri, dove gli spettatori non hanno via d'uscita[2].

Il grande successo arriva nel 1972 con Un tranquillo weekend di paura di John Boorman, nel quale interpreta un personaggio di nome Lewis Medlock che, con alcuni amici, partecipa a un'escursione in canoa sulle rapide di un'amena regione americana, dove diviene bersaglio di alcuni balordi che trasformano la breve vacanza in un incubo. Due anni dopo è protagonista di Quella sporca ultima meta di Robert Aldrich, nel ruolo di un giocatore di football, disciplina della quale era stato realmente un buon giocatore come halfback durante gli studi alla Florida State University.

Negli anni ottanta partecipa a pellicole cinematografiche di discreto successo come il dittico La corsa più pazza d'America (1981) e La corsa più pazza d'America n. 2 (1984) di Hal Needham, e come doppiatore nella pellicola animata Charlie - Anche i cani vanno in paradiso (1989) di Don Bluth, da questi scritta pensando allo stesso Reynolds per il personaggio del cane Charlie. Nel 1997 recita in Boogie Nights - L'altra Hollywood di Paul Thomas Anderson, per il quale vince il Golden Globe per il miglior attore non protagonista e viene candidato al premio Oscar come migliore attore non protagonista. Dal 1976 al 2000 si è anche autodiretto in cinque pellicole cinematografiche, senza tuttavia ottenere grande successo.

Dopo essere stato guest star in un episodio del 2002 della serie televisiva X-Files, tra il 2006 e il 2009 ha partecipato a tre episodi di My Name Is Earl, nei panni del ricco magnate Chubby.

Burt Reynolds nel ruolo del tenente Dan August (1970)

Ha prestato la sua voce anche ai videogiochi Grand Theft Auto: Vice City e Grand Theft Auto: Liberty City Stories per Avery Carrington, mentre in Saints Row: The Third ha doppiato il sindaco della città di Steelport.

È morto il 6 settembre 2018 a 82 anni per arresto cardiaco mentre si trovava nella sua residenza a Jupiter in Florida[3]. Nel maggio dello stesso anno era stato scritturato da Quentin Tarantino per prendere parte al suo film C'era una volta a... Hollywood;[4] a sostituire Reynolds è stato chiamato Bruce Dern.[5]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Reynolds si sposò due volte: la prima con l'attrice Judy Carne, dal 1963 al 1965; la seconda con Loni Anderson, dal 1988 al 1995. Nel 1988 ne adottò il figlio, Quinton.

Ebbe inoltre una breve relazione con l'attrice Inger Stevens, durata fino alla morte di lei, avvenuta nel 1970 per suicidio; per molti anni fu legato all'attrice Sally Field e alla cantante Dinah Shore; negli anni settanta le cronache rosa parlarono di una sua avventura con la tennista Chris Evert; dal 1998 era fidanzato con la cameriera Pam Seals.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Burt Reynolds nel 2011

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 ha conquistato un Razzie Awards quale peggiore attore dell'anno per la sua interpretazione in Un piedipiatti e mezzo, e nel 1996 quale componente della peggior coppia cinematografica con Demi Moore per Striptease.

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Burt Reynolds è stato doppiato da:

  • Luciano De Ambrosis in In tre sul Lucky Lady, Gator, Il bandito e la "Madama", La fine... della fine, E ora: punto e a capo, Una canaglia a tutto gas, Il più bel casino del Texas, I miei problemi con le donne, Per piacere... non salvarmi più la vita, Scherzare col fuoco, Black Jack, Cambio marito, Il corpo del reato, Ladro e gentiluomo, Boogie Nights - L'altra Hollywood, Mistery, Alaska, I soliti amici, L'altra sporca ultima meta, My Name is Earl, In the Name of the King
  • Giancarlo Maestri in Quattro bastardi per un posto all'inferno, Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* *ma non avete mai osato chiedere, L'uomo che amò Gatta Danzante, La corsa più pazza d'America, La corsa più pazza d'America n. 2
  • Michele Kalamera in Un tranquillo weekend di paura, Pelle di sbirro, Amici come prima, Mr. Bean - L'ultima catastrofe, Stringer, Miss Lettie and me
  • Saverio Moriones in Un piedipiatti e mezzo, Tentazione mortale, Hard Ground - La vendetta di McKay
  • Glauco Onorato in La storia di Ruth, donna americana, Il tempo dei cani pazzi, Cuore di lupo
  • Stefano De Sando in The Hunter's Moon, X-Files, La guerra di Johnson County
  • Dario Penne in Hawk l'indiano, End Game
  • Massimo Corvo in Universal Soldier II, Hostage Hotel
  • Pino Colizzi in El Verdugo, Driven
  • Gino La Monica in Hard Time, Hazzard
  • Pino Locchi in Navajo Joe
  • Gigi Pirarba in Sam Whiskey
  • Cesare Barbetti ne Il trafficante di Manila
  • Carlo Sabatini in Dan August
  • Sergio Di Stefano in ...e tutto in biglietti di piccolo taglio
  • Rino Bolognesi in Quella sporca ultima meta
  • Oreste Rizzini in Malone - Un killer all'inferno
  • Vittorio Di Prima ne I protagonisti
  • Renato Cortesi in Striptease
  • Pietro Biondi in Un tranquillo week-end di vacanza
  • Danilo Bruni in Grilled
  • Stefano Mondini in Burn Notice - Duro a morire
  • Natale Ciravolo in Deal - Il Re del Poker
  • Angelo Cola in You're in the movie
  • Tony Sansone nei ridoppiaggi de Il bandito e la "Madama" e Una canaglia a tutto gas
  • Andrea Lavagnino in Ai confini della realtà (doppiaggio tardivo)

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ James Russell, Burton Reynolds, Father Of Actor, in Sun-Sentinel, 23 aprile 2002. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  2. ^ Intervista a Burt Reynolds, disponibile qui (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2006).; ultimo accesso il 30 gennaio 2007.
  3. ^ Morto Burt Reynolds, l’attore di «Boogie Nights», Corriere della Sera, 6 settembre 2018. URL consultato il 6 settembre 2018.
  4. ^ Burt Reynolds Did Not Shoot His Scenes in Tarantino’s ‘Once Upon a Time in... Hollywood’, su variety.com, Variety, 6 settembre 2018. URL consultato il 7 settembre 2018.
  5. ^ Once Upon a Time in... Hollywood: Bruce Dern sostituirà Burt Reynolds, su movieplayer.it, Movieplayer.it, 27 settembre 2018. URL consultato il 28 settembre 2018.

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Controllo di autoritàVIAF (EN85052594 · ISNI (EN0000 0001 1030 3468 · LCCN (ENn79134867 · GND (DE11925168X · BNE (ESXX1287730 (data) · BNF (FRcb13898955h (data) · J9U (ENHE987007325280305171 · CONOR.SI (SL11529827 · WorldCat Identities (ENlccn-n79134867