Bruno Petkovic, da meteora del calcio italiano a eroe nazionale della Croazia

Bruno Petkovic, da meteora del calcio italiano a eroe nazionale della Croazia

Con il suo gol contro il Brasile al 117' ha permesso alla Croazia di arrivare ai rigori e conquistare la semifinale del Mondiale. Per lui un passato in Italia, da Catania a Bologna passando per Trapani

FIFA
  • Bruno Petkovic ha regalato alla Croazia il sogno della semifinale mondiale segnando al 117' contro il Brasile

  • Per lui 7 anni in Italia, ma nessun gol in Serie A

  • Ora sogna di fare la storia anche contro l'Argentina

Non sono bastate 42 presenze a Bruno Petkovic per segnare un solo gol in Serie A. In Qatar, ne ha impiegate appena 4 per realizzare la rete più importante della sua carriera.

Chi è Bruno Petkovic?Chi è Bruno Petkovic?

Chissà se nella pazza esultanza che ha seguito il suo gol al 117' ai quarti di finale del Mondiale contro il Brasile, Petkovic ha ripensato alla sua lunga e travagliata esperienza in Italia, che lo ha visto cambiare sette squadre in sei anni. Da Catania a Bologna, passando per la Lombardia e l'Emilia Romagna, l'esperienza dell'attaccante croato nel calcio italiano è stata tutt'altro che esaltante.

Fatta salva la parentesi al Trapani sotto la guida dell'esperto Serse Cosmi, che lo paragonò a Ibrahimovic, la prima parte della carriera di Bruno Petkovic ha spesso assunto le sembianze di un'occasione sprecata. Il gol che ha permesso alla Croazia di accedere alle semifinali di Qatar 2022 può così rappresentare l'inizio di una nuova vita per l'attaccante, che adesso non vuole più porsi limiti. A partire dalla prossima sfida con l'Argentina che vale un posto nella finalissima.

Ma prima riavvolgiamo il nastro.

Gli inizi a Catania e le esperienze in prestitoGli inizi a Catania e le esperienze in prestito

Bruno Petkovic arriva in Italia a diciotto anni nel 2012, quando viene acquistato dal Catania. Dopo gli inizi nella Primavera, esordisce in Serie A nell'ultima giornata del campionato 2012-2013 contro il Torino. L'anno dopo entra in pianta stabile in prima squadra ma gioca appena quattro partite, di cui solo una da titolare. La stagione 2013-2014 termina con la retrocessione del club siciliano in Serie B, e per Petkovic è il momento di una nuova avventura.

Lasciata la Sicilia, Petkovic si trasferisce in prestito a Varese, ma gioca appena 8 partite in sei mesi. Nel gennaio 2015 passa, sempre in prestito, alla Reggiana, e in Lega Pro trova maggior continuità e qualche gol. Così, in estate torna in Serie B, alla Virtus Entella, ma anche questa nuova esperienza non è felicissima, e dopo mezza stagione per Petkovic è di nuovo tempo di cambiare.

Trapani e il paragone con Ibrahimovic Trapani e il paragone con Ibrahimovic 

Nel febbraio 2016 l'attaccante croato torna in Sicilia, stavolta al Trapani. Il club allenato da Serse Cosmi è tra le migliori squadre della Serie B e sta lottando per la promozione. È in cerca di un attaccante e Petkovic non delude le attese: segna 7 gol nel girone di ritorno ed è tra i protagonisti della cavalcata play-off che si conclude amaramente in finale contro il Pescara, a un passo dalla Serie A. Le buone prestazioni gli valgono la conferma da parte del Trapani, che lo riscatta acquistandolo dal Catania, e gli elogi dell'allenatore. "Mi ricorda Ibrahimovic - dice Cosmi di Petkovic - ha mezzi incredibili, sono convinto che sia un purosangue, un fuoriclasse". Una stima mai spenta, quella di Cosmi per l'attaccante croato: venerdì sera, subito dopo il gol contro il Brasile, l'ex allenatore di Petkovic ha ricordato dove tutto è iniziato e chi ha creduto in lui sin dall'inizio.

Il flop in Serie AIl flop in Serie A

Dopo un buon inizio nella stagione 2016-2017, Petkovic attira le attenzioni della Serie A. Il momento del ritorno nel massimo campionato arriva a gennaio, quando il Bologna si presenta alla porta del Trapani con oltre 1 milione di euro. Ma l'esperienza in rossoblù non va come previsto, e in un anno Petkovic colleziona 22 presenze senza mai trovare il gol. Così, a gennaio 2018 viene mandato in prestito: la destinazione è il Verona, club alla disperata ricerca di un attaccante che possa aiutarlo a conquistare la salvezza. Ma anche con i gialloblù non scatta il feeling: in 16 presenze Petkovic non riesce a trovare la via del gol, e a fine stagione arriva la retrocessione.

Il ritorno a casa e la conquista della nazionaleIl ritorno a casa e la conquista della nazionale

Dopo il deludente anno e mezzo in Serie A, in cui la casella dei gol segnati rimane ferma a 0, per Petkovic arriva il momento di salutare l'Italia e fare ritorno in Croazia dopo sei anni. Nell'estate 2018 viene così ceduto in prestito alla Dinamo Zagabria, dove fa bene sin da subito. Le buone prestazioni gli valgono la conferma quasi immediata da parte della Dinamo, che lo riscatta dopo soli sei mesi, e soprattutto la chiamata del ct della Croazia Dalić.

L'esordio in nazionale arriva nel marzo 2019 contro l'Azerbaigian, mentre il primo gol arriva a giugno contro la Tunisia. A novembre rientra tra i convocati per il Mondiale in Qatar, debutta contro il Canada alla seconda giornata e ai quarti di finale contro il Brasile segna al 117' il gol del pareggio che permette alla Croazia di vincere ai rigori... ed eccoci qui.

"Sicuramente quello contro il Brasile è stato il gol più importante della mia carriera. Qualcosa che rimarrà nella mia storia e quella del paese, da raccontare ai miei figli. Ogni giorno che passa capisco sempre di più cosa ha significato quel gol per me e per la gente.

Credo che la nostra voglia di combattere venga dalla storia che abbiamo vissuto", ha detto l'attaccante croato prima della sfida con l'Argentina.

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Croazia - Brasile | Quarti di finale | Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022 | HighlightsCroazia - Brasile | Quarti di finale | Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022 | Highlights
Guarda gli highlights del match tra Croazia e Brasile, giocato all'Education City Stadium, Al Rayyan, 3 ottobre 2022.Guarda gli highlights del match tra Croazia e Brasile, giocato all'Education City Stadium, Al Rayyan, 3 ottobre 2022.

Il limite è il cieloIl limite è il cielo

Di fronte a una storia del genere, appare chiaro che fare previsioni basandosi su numeri o statistiche sia poco più che un esercizio di stile. Ecco perché ora, da Petkovic e dalla Croazia tutta, è lecito aspettarsi l'impossibile: a cominciare dalla prossima partita contro l'Argentina, in cui in palio c'è un appuntamento con la storia.


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