Batman: The Animated Series, la serie capolavoro che ha cambiato per sempre il rapporto tra supereroi e animazione, tornerà dal 21 novembre su Netflix. La data questa volta è certa, niente rimbalzi o smentite, si tratta solo di avere ancora un po' di pazienza, la stessa di quando da bambini o adolescenti la aspettavamo su Canale 5 come il momento più importante della giornata. Bruce Timm e Eric Radomski crearono nel 1992 non solo la migliore trasposizione animata di un supereroe, ma un capolavoro dell'animazione in assoluto. Di tutto questo bisogna ringraziare anche Tim Burton, che con il suo primo film Batman nel 1989 riscosse un successo tale da convincere la Warner Bros. a fare qualcosa di più che creare solo action figure del Cavaliere Oscuro. Timm e Radomski, traendo spunto da precedenti illustri come la serie animata su Superman degli anni Quaranta e quella del 1966 sul difensore di Gotham City, crearono un prodotto unico per stile e completezza, che ha saputo rivoluzionare completamente il personaggio di Bob Kane, influenzando le future trasposizioni sul grande e piccolo schermo.

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Warner Bros.

Batman: The Animated Series basò il suo successo su elementi diversi, che fusi assieme avevano l'intenzione dichiarata di trattare il suo pubblico di under 15 come se fossero adulti. Visivamente, ma soprattutto per le atmosfere e la narrazione, la serie strizzava l'occhio al noir e all'hard boiled, anche con maggior fedeltà rispetto a quanto aveva fatto Tim Burton nei suoi due film su Batman. Fluidissima e avvincente, capace di spaziare nei territori del fantasy, del thriller, della fantascienza, del film di formazione e dell'action, negli 85 episodi della serie c'era un Batman/Bruce Wayne unico per concezione. Ancora oggi la serie è ricordata per aver cambiato completamente il personaggio di Batman, dando tanto spazio alle sue imprese contro i criminali più pittoreschi e feroci ma anche alla sua vita al comando delle Wayne Enterprises. Fino ad allora Bruce Wayne era stato un playboy superficiale e modaiolo, una maschera di carne per Batman: Timm e Radomski invece lo resero un personaggio complesso, attanagliato da dubbi e solitudine, mai inferiore per importanza e complessità alla sua versione incappucciata.

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Questa nuova caratterizzazione avrebbe cambiato per sempre la storia di Batman nei fumetti DC Comics ma anche nei film. Batman: The Animated Series spingeva sempre al limite il suo protagonista, testandone i limiti morali e mostrandone le imperfezioni di essere umano. Ciò che sarebbe poi successo nei film prodotti successivamente, tra cui la tripletta di film su Batman di Christopher Nolan.

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In Batman: The Animated Series ci sono poi tutti i cattivi creati dal fumetto: Catwoman, Mr Freeze, Pinguino, Due Facce, Harley Quinn, Clayface, tutti ben distanti dall'essere macchiette o parodie. E poi c'era Joker: Mark Hamill sarà sempre la voce per eccellenza di quel villain leggendario. Il Joker della serie animata è la perfetta mediazione tra parodia, realtà e incubo, in quel mondo a metà tra gli anni Cinquanta e il gotico che Burton aveva concepito per primo. Se inizialmente il Joker nella serie sembrava un calco di quello interpretato da Jack Nicholson nel primo Batman di Tim Burton, alla fine si sviluppò in tutt'altra direzione, staccandosi da quella letale natura clownesca e abbracciando una malvagità pura, spesso terrificante. Quella risata inquietante si fissò trent'anni fa negli incubi di un'intera generazione di spettatori, per non andarsene mai più.

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Giulio Zoppello

Sono nato a Padova nel 1985, da sempre grande appassionato di sport, cinema e arte, dopo dodici anni come allenatore e scoutman professionista nel mondo della pallavolo, ho deciso di intraprendere la carriera di giornalista.
Dal 2016 ho cominciato a collaborare con diverse riviste cartacee e on-line, in qualità di critico ed inviato presso Festival come quello di Venezia, di Roma e quello di Fantascienza di Trieste.
Ho pubblicato con Viola Editrice "Il cinema al tempo del terrore", analisi sul cinema post-11 settembre. Per Esquire mi occupo di cinema, televisione e di sport, sono in particolare grande appassionato di calcio, boxe, pallavolo e tennis.
In virtù di tale passione curo anche su Facebook una pagina di approfondimento personale, intitolata L'Attimo Vincente.
Credo nel peso delle parole, nell'ironia, nell'essere sempre fedeli alla propria opinione quando si scrive e nel non pensare mai di essere infallibili.