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L'originalità non è da queste parti: e infatti Brain Dead narra del solito gruppetto di sei persone che restano imprigionate in un luogo sperduto nello spazio e nel tempo, ovviamente in balìa del pericolo di turno. In questo caso una creatura aliena che si ciba di cervelli umani (sì: ricorda Brain Damage). Però se ci si abbandona al (cattivo) gioco e si sorvola sulla banalità narrativa, bisogna riconoscere al buon Tenney (veterano dell'horror a basso budget) che la regia non è affatto malaccio, che gli effetti gore e splatter fanno la loro porca figura e che la colonna sonora è di buon effetto.
La casa secondo Tenney. Qui i resistenti devono fronteggiare una minaccia aliena che si impossessa del cervello degli umani, trasformandoli in zombi. Non ci sono libri magici ma solo i salmi del predicatore, né scantinati infestati. Ma l'atmosfera claustrofobica rimescola il genere, spingendo a fondo il pedale dello splatter estremo (con ottimi effetti di Gabe Bartalos) e relegando la storia a una mera lotta per la sopravvivenza. Le protagoniste si spogliano tutte ma il gradino più alto del podio lo raggiunge la Tiberia, con un topless da 10.
MEMORABILE: La scena iniziale con la testa spaccata in due; Il bagno nello stagno delle due ragazze.
Kevin Tenney, autore di alcuni discreti horror ottantiani, si rifà vivo nel nuovo millennio con quella che forse è la sua opera più riuscita. Versione sozza della Casa (l'assedio alla casetta nel bosco) ma ancor più di Dimensione terrore (i parassiti nei cervelli che controllano gli zombi umani), si avvale di un comparto effetti speciali godurioso di puro artigianato ottantiano (teste che esplodono, corpi che si aprono ecc). Non mancano infine nudi a profusione, con un topless da infarto (ah beh, ma c'è Wynorski). Buon ritmo e dialoghi ironici.
MEMORABILE: L'arrivo del meteorite in testa al pescatore; Lo zombi che apre in due la testa del pescatore; Le "tentazioni" del reverendo; Il buco in testa.
Parassitismo mutante dall'oltrespazio, slime, zombi, poppe al vento, spiritosaggini cui manca solo il baloon e grondaie di plasma. Che farsene nel 2007 e nei decenni dopo delle maldestre surrogazioni tromadere di CarpenterRaimi ed Henenlotter con le quali si trastulla Tenney? Se si è irriducibili rimastoni dello Z-trashcheese, soddisfacenti ragni cavabili dal buco nero dell'horror ce ne sarebbero, ma beninteso tra chili di blatere a vuoto e tempi in fin di vita. Chi sembra spassarsela più del cultore è Bartalos, i cui effettistici prodigi splatstick non conoscono semafori rossi.
Kevin Tenney, memore dei "suoi" fastosi Eighties, ripropone con smaccata ironia i topoi più campy e sollazzevoli dei gore-show di quella decade, fra raimiane baite nel bosco, parassiti zombificatori à la Dimensione terrore (in ogni caso James Gunn ci era riuscito meglio), pasti cerebrali in zona Henenlotter (gli effetti prostetici di Gabe Bartalos non mentono), mutazioni in stile Carpenter e via dicendo. L'insieme è assemblato con qualche imprecisione e tanto i personaggi quanto le gag non suscitano la tromesca simpatia sperata, in ogni caso il fan con poche pretese potrà divertirsi.
MEMORABILE: La testa aperta in due per poter estrarre il cervello; La poliziotta barcollante con la testa forata; Il verme alieno nella vagina (Cronenberg docet).
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Sono lontani i tempi di Spiritika o Night of the Demons, ma Kevin Tenney prosegue il suo (modesto, diciamolo pure) percorso nel cinema fantastico, riportando in essere il tema dell'alieno cattivo e iperviolento (non è un caso che già Peter Jackson avesse diretto il quasi omonimo Braindead).
In questo ennesimo splatter da quattro soldi si narra della solita casa isolata, dove avverrà (che strano) un massacro.
Siamo nel 2007, ma ancora c'è chi si rivela ispirato (e folgorato nella testa) da Raimi (Evil Dead) e da un tipo di cinema davvero adolescenziale e anacronistico.
Lo sò: sarò pervenuto, perché prima andrebbe visto...
In attesa che arrivi anche da noi (perché c'è da scommetterci che arriverà) si può visionare ordinandolo come import per la label orientale Vii Pillars Entertainment, con traccia audio inglese.