Before we go: recensione del film di Chris Evans - Cinematographe.it

Before We Go: recensione del debutto alla regia di Chris Evans

Before we go mette in luce il valore nella vita delle battute d'arresto, veri e propri campanelli d'allarme che, se colti, possono rivelare davanti e sé strade alternative ed inaspettate...

Due sconosciuti, il fascino inquietante e magnetico di New York nelle ore notturne e lo sguardo irresistibile di Chris Evans, per la prima volta in veste di regista. Questi gli ingredienti principali di Before We Go (trailer), il film del 2014 che vede il bel “Captain America” protagonista di un film sentimentale a fianco della graziosa ed intensa Alice Eve.

Uno spunto classico, sicuramente non troppo originale (impossibile non pensare istintivamente al primo film della “Before Trilogy” di Richard Linklater, Before Sunrise), sviluppato tuttavia con uno stile che rivela il discreto talento – pur ancora acerbo –  di Chris Evans dietro alla macchina da presa.

Before we go, recensione, Cinematographe.it

La trama di Before We Go ruota attorno ad un (fortuito?) imprevisto che porta Brooke (Alice Eve), donna in carriera di passaggio a Manhattan, a perdere l’ultimo treno serale per Boston, città in cui la attende il marito ed una questione da sistemare con grande urgenza. Con il cellulare fuori uso (cadutole durante la corsa verso il binario) ed essendo stata scippata della borsa poche ore prima, la donna si ritroverà a doversi fidare della gentilezza e disponibilità di Nick (Chris Evans), un trombettista anch’egli di passaggio a Grand Central in attesa di un provino e del coraggio per rincontrare la sua ex ad un ricevimento di nozze al quale è stato invitato da un amico.

Before we go, recensione, Cinematographe.it

Nick, anch’egli col cellulare fuori uso (quante coincidenze…) e preoccupato per la sorte della ragazza, rimasta sola e senza mezzi ad affrontare la notte,  si offre di aiutarla  a recuperare la borsa nella speranza di trovarvi ancora all’interno le carte di credito e poter così trovare un altro modo per raggiungere Boston prima dell’alba. Inizierà quindi un’avventura notturna fatta di soluzioni mancate e piani da rinnovare in corsa, durante la quale i due ragazzi si ritroveranno a conoscersi e a rivelare se stessi specchiandosi l’uno nell’ altra, scoprendo di essere più simili di quanto avrebbero mai pensato.

Before We Go: una notte per conoscersi e cambiare il corso della propria vita

Before We Go esordisce con una situazione fin troppo costruita (davvero tante le coincidenze che portano i due protagonisti a condividere gli eventi) per poi dipanarsi in modo suggestivo e delicato, tessendo una storia sospesa, fatta di ritrosia e curiosità, di pregiudizi ed inaspettate rivelazioni, completata dalla buona alchimia fra gli attori, in grado di restituire un film piacevole, dotato di momenti di inaspettato lirismo e coronato da un finale aperto quel tanto da permettere allo spettatore di sognare un seguito.

Before we go, Cinematogrape.it

La pecca di Evans è stata però proprio quella di appoggiarsi troppo ad un cult come Before Sunrise, e di corredare il film con tante, troppe citazioni, delle quali avrebbe potuto fare tranquillamente a meno, giocando le proprie carte senza rischiare di essere accusato di scarsa originalità.

Nonostante ciò, il film riesce tuttavia ad emozionare, grazie al merito di Evans nell’essere riuscito a divagare quel tanto da una trama che poteva apparire scontata, per evidenziare un messaggio che mette in luce il valore nella vita delle battute d’arresto, veri e propri campanelli d’allarme che, se colti, possono rivelare davanti e sé strade alternative ed inaspettate, trasformando un evento all’apparenza nefasto in un’occasione per ricominciare, innanzitutto, da se stessi.

Before We Go si rivela così un approccio alla regia piuttosto promettente, oltre che un’occasione per Evans di cimentarsi in un ruolo romanticamente drammatico, lontano dai soliti supereroismi.

Before We Go è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e, successivamente, al Seattle Film Festival, raggiungendo nel 2015 una limitata distribuzione nelle sale degli Stati Uniti; in Italia il film è stato distribuito direttamente in televisione,  andando in onda per la prima volta su La5 l’1 febbraio 2016. Nel cast anche Emma Fitzpatrick, Mark Kassen, Daniel Spink, Elijah Moreland, John Callum e Scott Evans.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3

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