Chi è Dieng, la nuova stella dell'Olympique Marsiglia protagonista della notte di Monaco | Sky Sport

Alla scoperta di Dieng, la nuova stella dell'OM protagonista della notte di Monaco

Ligue 1
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Era il meno atteso ma è stato il protagonista assoluto della serata di Monaco in cui l'Olympique Marsiglia ha vinto 2-0 grazie alla sua doppietta. La storia di Bamba Dieng, l'attaccante dell'OM che fa stare tranquillo Sampaoli nonostante le assenze pesanti in attacco. E il 21 ottobre c'è la sfida con la Lazio in Europa League

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L'Olympique Marsiglia ha vinto 2-0 nel Principato contro il Monaco nella quinta giornata di Ligue 1. La prestazione è stata ottima da parte di tutti i giocatori di Sampaoli, ma uno in particolare si è preso la scena e si è portato il pallone a casa: è Cheick Ahmadou Bamba Dieng, il giovane attaccante senegalese (classe 2000) che sabato sera non ha fatto sentire la mancanza di Arkadiusz Milik (che sta per rientrare dall'infortunio al ginocchio) né del talento di Dimitri Payet (assente per un fastidio alla coscia sinistra). Senza i due fari in attacco, Sampaoli ha deciso di puntare sul giovane Dieng, che ha ripagato la fiducia del suo allenatore con una prestazione 'monstre': due pali interni, due gol e due occasioni mancate probabilmente solo per colpa dell'emozione. In attacco ha fatto tutto lui, il senegalese nato nella periferia di Dakar (la capitale del Senegal) che da piccolo sognava proprio di giocare nell'Olympique Marsiglia: "I tifosi sono speciali. Spero un giorno di giocare con loro", aveva detto in un'intervista qualche anno fa. 

La storia di Dieng: il Marsiglia nel destino

Nato a Pikine, nella periferia di Dakar, il 23 marzo 2000, Bamba Dieng cresce con la passione per il calcio. Il suo idolo è Alexis Sanchez, la sua squadra del cuore è il Liverpool ma ha un debole anche per l'OM. Del resto, l'Olympique è seguitissimo in Senegal per ragioni legate alle migrazioni e alla tradizione che il club ha con i giocatori del Paese (su tutti, Mamadou Niang: un'istituzione sia a Marsiglia che in Senegal): a Dakar c'è anche un Fan Club ufficiale dell'OM, riconosciuto dal club, che vanta moltissimi iscritti. Dieng entra nel 2014 nell'accademia calcistica del Diambars FC, un istituto dove vengono formati (non solo calcisticamente) i migliori prospetti e talenti della zona. L'OM, che da anni è molto attivo sul territorio africano con progetti sportivi e sociali, ha una partnership proprio con il club di Diambars, che ogni anno gli permette di acquistare i suoi migliori talenti. Nell'estate 2020 c'era un giocatore che spiccava su tutti ed era proprio Bamba Dieng, reduce da un campionato da 12 gol in 14 partite ad appena 18 anni. Gli scout marsigliesi non se lo sono fatti sfuggire e lo hanno acquistato con la formula del prestito con diritto di riscatto. La scorsa stagione ha giocato poco (chiuso da Milik e Dario Benedetto), ma giusto il tempo di lasciare il segno: all'esordio assoluto, in Coppa di Francia il 10 febbraio scorso, ha impiegato nove minuti per segnare il suo primo gol tra i professionisti, mostrando subito la sua freddezza sotto porta. Contro l'Angers, nella penultima giornata dello scorso campionato, ha giocato gli ultimi sei minuti e si è procurato il rigore decisivo che ha regalato la vittoria alla sua squadra allo scadere: dategli qualche minuto e qualcosa s'inventerà sempre. Alto 1,78m ma dotato di grande accelerazione e di un ottimo piede destro, Dieng ha impressionato lo staff tecnico dell'OM che a giugno lo ha riscattato ufficialmente, blindandolo con un contratto triennale. Un talento così non poteva essere lasciato andare facilmente. 

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Sarà l'avversario della Lazio in Europa League

Bamba Dieng è un giocatore che dovrà sicuramente studiare anche Maurizio Sarri. Il 21 ottobre l'OM sarà ospite della Lazio per la terza giornata del gruppo E di Europa League. Arkadiusz Milik sta rientrando dall'infortunio al ginocchio che lo aveva privato di Euro 2020. Sampaoli ora potrà lasciare tutto il tempo all'attaccante polacco di ritrovare la forma migliore, senza affrettarne il ritorno: con un Dieng così 'El profe' può stare più tranquillo. La difesa della Lazio un po' meno. 

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