Vittoria di Battenberg: l’Emofilia della Regina di Spagna – Vanilla Magazine

Vittoria di Battenberg: l’Emofilia della Regina di Spagna

L’ultima figlia della Regina Vittoria del Regno Unito si chiamava Beatrice. Era nata nel 1857, come il figlio Leopoldo nel 1853, con l’ausilio di “that blessed chloroform”, quel cloroformio benedetto preteso dalla regina per il parto. Fu la preferita di Vittoria fin dalla nascita, un attaccamento divenuto quasi ossessivo dopo la morte della madre Duchessa Vittoria di Kent e del marito Alberto nel 1861, e del matrimonio dell’ultima figlia nubile Alice nel 1862.

Beatrice, figlia della Regina Vittoria

La regina era contraria al matrimonio della figlia, che desiderava che restasse sempre con lei, e scoraggiò tutti i pretendenti, ma nel 1884 in occasione del matrimonio di Luigi di Battenberg con sua nipote Vittoria d’Assia, Beatrice si innamorò, ricambiata, di Enrico, fratello dello sposo.

Beatrice fu tanto ardita da chiedere alla madre il permesso di sposarlo

Enrico di Battenberg

La regina si infuriò, non le parlò per mesi comunicando con lei soltanto con dei bigliettini, fino a quando, grazie all’intercessione di Edoardo, erede al trono, Vittoria accettò di concedere il suo permesso, ma solo a condizione che la coppia vivesse con lei e la seguisse in ogni spostamento. Beatrice ed Enrico si sposarono nel 1885, e presto si resero conto di quanto opprimente fosse la presenza costante dell’anziana regina. Forse per sfuggire a questa situazione Enrico chiese alla regina di poter partecipare alla guerra anglo-ashanti nel 1895, ma poi in Africa contrasse la malaria e morì nel gennaio del 1896. La coppia aveva avuto 4 figli, Alessandro nel 1886, Vittoria Eugenia nel 1887, Leopoldo nel 1889 e Maurizio nel 1891.

Beatrice con i figli

Vittoria Eugenia Giulia Ena, sempre chiamata Ena in famiglia, era nata nel castello di Balmoral il 24 ottobre 1887. Fino al 1901 Ena visse fra Windsor, Balmoral e Osborne sull’isola di Wight, sempre al seguito dell’ingombrante nonna, e fu soltanto alla sua morte che la famiglia poté trasferirsi a Londra, a Kensington Palace.

Ena nel 1904

Nel 1905, durante una visita ufficiale a Edoardo VII, Ena conobbe il re Alfonso XIII di Spagna. Alfonso cercava moglie e non notò subito la diciottenne Ena mentre fu colpito dalla cugina Patricia di Connaught, figlia di Arturo terzo figlio della regina Vittoria. Dato che Patricia non pareva minimamente interessata a lui, Alfonso rivolse la sua attenzione a Ena. Rientrato in Spagna i due iniziarono a scriversi.

1906 Ena con l’abito da sposa

Dopo tanti anni di quasi clausura al seguito della nonna e con una madre tutta presa dalla trascrizione delle memorie della regina per la pubblicazione, più di un centinaio di volumi, Ena voleva sposarsi per fuggire una corte bacchettona, e la possibilità di diventare regina di Spagna era un punto a favore di Alfonso.

Ena Regina di Spagna

Alfonso era nato il 17 maggio 1886, re dalla nascita dato che il padre Alfonso XII era morto nel novembre del 1885. La madre era Maria Cristina d’Austria che non fu affatto contenta (ma anzi era decisamente contraria) a questo matrimonio, per molte ragioni. Il padre della sposa apparteneva a un ramo non dinastico, i principi di Battenberg venivano da un matrimonio morganatico, Ena non era cattolica e Maria Cristina avrebbe preferito una sposa Asburgo come lei, ma la questione fondamentale era l’emofilia che ormai era noto affliggesse la famiglia reale inglese.

Almeno 3 figli della regina Vittoria ne erano affetti come 6 nipoti (uno era Leopoldo fratello di Ena) e, al 1905, già 3 pronipoti erano emofiliaci. Il rischio che Ena fosse portatrice sana era molto alto, ma gli sposi minimizzarono, convinti fosse solo una remota possibilità.

Il re Alfonso XIII

Maria Cristina alla fine cedette ed Ena, accompagnata dalla madre, incontrò Alfonso per 3 giorni a Biarritz, per approfondire la conoscenza. Ena venne in seguito istruita alla religione cattolica e con la conversione perse automaticamente qualunque diritto alla successione britannica, pur conservando il titolo di Sua Altezza Reale.

Ena e Alfonso

Il 31 maggio 1906 Ena sposò Alfonso a Madrid. Quella che doveva essere un’occasione festosa si trasformò però in una tragedia. Mateo Morral, un anarchico, al passaggio del corteo nuziale, gettò dalla finestra di un hotel una bomba nascosta in un bouquet di fiori con l’intento di centrare la carrozza reale. Non ci riuscì, il re e la regina restarono illesi anche se Ena, ricoperta del sangue della guardia a cavallo che l’aveva riparata dall’esplosione, rimase sconvolta. La bomba uccise 24 persone fra guardie e pubblico, e ne ferì altre cento.

Scena del’attentato

L’attentato fu reputato un triste presagio, facendo crescere l’impopolarità di Ena, già non gradita in Spagna. L’annuncio della gravidanza della regina parve sopire le fosche superstizioni e la nascita di Alfonso, Principe delle Asturie, il 10 maggio del 1907, fu salutata con gioia.

Ma ancora una volta la tragedia era dietro l’angolo

Dopo la circoncisione di Alfonso, a pochi giorni dalla nascita, il medico notò che il sangue non coagulava. Alfonso era emofiliaco. Il re non perdonò mai alla moglie di aver portato la malattia in famiglia, né la perdonò la popolazione, e nonostante la nascita di Giacomo nel 1908, Beatrice nel 1909, Ferdinando nel 1910 (morto alla nascita), Maria Cristina nel 1911, Juan nel 1913, tutti apparentemente sani, il matrimonio era già irrimediabilmente deteriorato, con Alfonso che prese a frequentare altre donne. La nascita dell’ultimo figlio Gonzalo, nel 1914, anche lui emofiliaco, diede il colpo di grazia ai rapporti fra i sovrani.

Ena e Alfonso nel 1907

Se in famiglia le cose non andavano bene, in Spagna andarono negli anni ancora peggio. La monarchia era contestata, la Spagna perse quasi tutte le sue colonie con enormi spargimenti di sangue fra l’esercito. Nel 1923 Manuel Primo de Rivera prese il potere con un colpo di stato. Alfonso XIII lo riconobbe e appoggiò nominandolo Primo Ministro. Primo de Rivera era un dittatore, sospese la costituzione, istituì la legge marziale e la censura, mise al bando tutti i partiti politici.

Ena e Alfonso

Nonostante i suoi tentativi di migliorare l’economia spagnola il malcontento popolare cresceva, la crisi economica del 1929 mise in ginocchio la Spagna e nel 1930 Primo de Rivera, ormai abbandonato dai suoi sostenitori, si dimise. Nel 1931 i repubblicani vinsero le elezioni e Alfonso XIII si auto esiliò per evitare la guerra civile, lasciando la Spagna il 14 aprile 1931 pur senza mai abdicare, rifugiandosi in Francia e poi in Italia con la famiglia. Ena e Alfonso, non più costretti dal trono a vivere insieme, condussero vite separate, lei in Inghilterra e in Svizzera, lui in Italia e Francia.

Ena con i figli anni ’20

Il 21 giugno 1933 i suoi figli Alfonso e Giacomo rinunciarono alla successione. Alfonso per sposare una borghese e Giacomo per la sua disabilità, essendo restato sordo a soli 4 anni a seguito di un’operazione per curare la sua mastoidite.

1909 Ena con il primogenito Alfonso

Nel 1934 l’ultimogenito Gonzalo morì in seguito di un banale incidente d’auto che provocò un’emorragia interna inarrestabile a causa dell’emofilia. Nel 1938 il fratello maggiore Alfonso, anche lui emofiliaco, morì nello stesso modo. Nessuno dei due ebbe figli e non diffusero quindi la malattia.

Le due Infante, Beatrice e Maria Cristina, si sposarono in Italia, nel 1935 Beatrice sposò il Principe Alessandro Torlonia, nel 1940 Maria Cristina sposò il conte Enrico Eugenio Marone-Cinzano. I loro figli furono fortunatamente sani.

Nove sovrani a Windsor per il funerale di Edoardo VII nel 1910: In piedi da sinistra: Re Haakon di Norvegia, Zar Ferdinando di Bulgaria , Re Manuel del Portogallo, il Kaiser Guglielmo II, Re Giorgio I di Grecia, Re Alberto del Belgio. Seduti: Re Alfonso XIII di Spagna, Re Giorgio V di Gran Bretagna, Re Federico VIII di Danimarca

Il figlio Juan, erede al trono dopo la rinuncia dei fratelli, nel 1935 sposò Maria de las Mercedes di Borbone e Orleans ed ebbero 4 figli, Pilar, Juan Carlos, Margherita e Alfonso. Nel 1936 Francisco Franco salì al potere, della Spagna Franchista è troppo lungo parlare in questa sede, ma per quanto riguarda Ena e la famiglia si riaccese la speranza di poter tornare sul trono.

Alfonso XIII a passeggio per Londra negli anni ’20

Franco però non aveva alcuna intenzione di riavere Alfonso XIII come Re del paese, e la restaurazione della monarchia e il ritorno dei Borbone era programmata solo per dopo la sua morte. Nel gennaio del 1938 l’intera famiglia si riunì per l’ultima volta a Roma, in occasione del battesimo del piccolo Juan Carlos, figlio di Juan.

La magnifica foto colorata di Ena in abito di gran gala

Il re Alfonso morì a Roma il 28 febbraio 1941 di infarto, ma già il mese precedente aveva abdicato in favore del figlio Juan. Franco proclamò 3 giorni di lutto nazionale per la morte del vecchio re, che venne però sepolto a Roma.

Nel 1942 per la sua simpatia per la causa alleata durante la guerra Ena venne dichiarata persona non grata dal governo italiano, e non era favorevolmente accolta neppure nella natìa Inghilterra rappresentando, nell’opinione comune, la Spagna, che pur neutrale aveva stretti legami con il nemico. Juan sperò di salire sul trono, ma era troppo liberale per il Caudillo, che Juan definiva pubblicamente un usurpatore, e Franco decise perciò di scavalcare il legittimo erede e di puntare sul figlio Juan Carlos.

1910 Ena in un dipinto di Philip de Laszlo con il costume spagnolo

Ena negli anni ’50 si legò molto a Ranieri di Monaco e a Grace Kelly, che istruì al non facile mestiere di sovrana e fu madrina di loro figlio Alberto. Nel 1968 Ena tornò in Spagna dopo quasi 38 anni di esilio, per il battesimo del suo pronipote Felipe, figlio di Juan Carlos e di Sofia di Grecia. Non fece in tempo a vedere di nuovo i Borbone sul trono, Ena morì a Losanna il 15 ottobre 1969 e lì venne sepolta.

Ena negli anni ’50

Francisco Franco morì il 20 novembre 1975, due giorni dopo saliva sul trono spagnolo Juan Carlos. Il nuovo re fece traslare i resti del re Alfonso nel 1980, quelli di Ena e dei tre zii Alfonso, Jaime e Gonzalo nel 1985 e riunì tutta la famiglia nella tomba all’Escorial. Nel 1993 si unì a questi anche il padre Juan, che venne sepolto con gli onori di un re e col nome di Juan III, quello che avrebbe avuto se fosse stata seguita la successione.
Nel 2014 Juan Carlos abdicò in favore del figlio Felipe VI, l’attuale re.


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