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Arthur e la guerra dei due Mondi: Recensione del film di Luc Besson

C’è voluto oltre un anno ma alla fine ce l’abbiamo fatta. La trilogia ‘menimea’ di Luc Besson giunge alla sua ‘attesa’ conclusione grazie al terzo ed ultimo capitolo, in arrivo nei cinema italiani con colpevole ed incredibile ritardo.

pubblicato 14 Dicembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 05:53

C’è voluto oltre un anno ma alla fine ce l’abbiamo fatta. La trilogia ‘menimea’ di Luc Besson giunge alla sua ‘attesa’ conclusione grazie al terzo ed ultimo capitolo, in arrivo nei cinema italiani con colpevole ed incredibile ritardo. Perché se il secondo ‘episodio’ era sbarcato nelle sale nostrane nel dicembre del 2009, il suo seguito ha sbancato le sale francesi nell’ottobre dello scorso anno. Tenuto in ‘cantina’ dalla Moviemax per 14 mesi, Arthur e la guerra dei due Mondi vede ora finalmente la luce. Stupendo in positivo.

Perché dopo un discreto capitolo uno, Arthur e il popolo dei Minimei, Luc Besson sembrava essere totalmente deragliato con il capitolo due, Arthur e la vendetta di Maltazard, monotono, noioso e troppo infantile per esser vero, fino all’arrivo di questo capitolo tre, decisamente ‘inatteso’. Perché il celebre regista francese, padre dei Minimei in tutto e per tutto, è tornato a volare grazie ad un titolo che è un concentrato di action, sprizzando fantasia da ogni singola scena, conquistando i più piccoli ma affascinando anche i più grandi, grazie ad un chiaro e voluto omaggio al cinema ‘horror’ degli anni 50 e 60, tra api e formiche giganti, per chiudere poi in bellezza con Darth Vader ed un giovane George Lucas, strappando così risate e sinceri applausi.

Arthur e la guerra dei due Mondi: Recensione del film di Luc Besson

Una gallina dalle uova d’oro. I Minimei per Besson questo sono stato. Da lui ideati e realizzati, i fantasiosi personaggi hanno dato vita ad un vero e proprio impero economico. In libreria, con oltre un milione di copie vendute solo in patria, nei negozi di giocattoli ed infine anche al cinema. 46 i milioni di dollari raccolti in Francia dal primo capitolo, 36 quelli portati a casa dal secondo, e poco più di 27 da questo terzo, penalizzato dalla pochezza del predecessore e per questo ingiustamente snobbato. Perché innegabilmente il migliore dell’intera trilogia.

Continuando a pigiare sul pedale della fantasia più sfrenata, Besson si è palesemente divertito ad ‘unire’ i due mondi fino ad oggi portati in sala. Quello dei Minimei, ovviamente, e quello a noi conosciuto, in cui viviamo. Aiutato da un’ottima ed inattesa qualità grafica, il regista è così riuscito a prendere il meglio da ogni fazione, finendo così per dar vita ad un sorprendente concentrato cinematografico, a dir poco ineccepibile per i più piccoli.

Mantenendo l’azione nello splendido mondo degli anni 60, dominato da film in cui mostruosi invasori alieni venivano sulla Terra per distruggerci e schiavizzarci, Besson non ha fatto altro che omaggiare quel cinema horror riuscito negli anni 50 e 60 a sfornare cult indimenticabili, con insetti e mostri giganti protagonisti. Tra immense api, zanzare-elicottero e formiche grandi come automobili, il regista di Leon ha fatto correre la fantasia, concedendosi incredibili movimenti della macchina da presa, con voli a planare in soggettiva a dir poco spettacolari, in sella agli insetti più assurdi e perfettamente realizzati.

Dando maggiore spazio agli ‘umani’, con un Freddie Highmore finalmente tornato a vestire i propri ‘reali’ panni, Besson ha archiviato il mondo esplicitamente ‘finto’ esploso con fragore nel capitolo precedente, portando così il perfido Maltazar in quello degli umani, con tutte le ovvie conseguenze del caso. Proprio il ‘peso’ del villain ha chiaramente contribuito a dar maggiore forza a questo terzo capitolo, decisamente esplicito nel rimarcare il rapporto padre-figlio nei suoi due assoluti protagonisti, ovvero Arthur, chiamato a riallacciare i rapporti con il farloccone papà, e lo stesso Maltazar, diabolico anche nei panni di genitore.

Inventore di un Universo talmente fantastico dall’aver conquistato milioni di lettori ed appassionati in tutto il mondo, Besson ha così concluso nel migliore dei modi la sua curiosa incursione nel cinema per famiglie, decisamente imperfetta quanto maledettamente coraggiosa, perché innegabilmente differente da tutto ciò che il regista francese ci aveva regalato fino ad oggi.

Voto di Federico : 6,5

Arthur e la guerra dei due Mondi (Arthur et la guerre des deux mondes, Francia, Fantasy, 2010) di Luc Besson; con Freddie Highmore, Mia Farrow, Richard Davis, Penelope Ann Balfour, Robert Stanton, Ronald Leroy Crawford – Il film uscirà nelle nostre sale il 23 dicembre del 2011. Qui il trailer italiano.