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Ecco i migliori film da vedere a Pasqua - HolyblogSkip to content
Da La più grande storia mai raccontata, a La Passione di Cristo, passando per Jesus Christ Superstar. Film da vedere a Pasqua per meditare sulla vita di Gesù
Nel mondo in cui viviamo, e in cui la tecnologia e l’informazione mediatica dominano molti aspetti della nostra quotidianità, è inevitabile che anche temi e argomenti alti, come può essere la religione e più nello specifico la storia di eventi e personaggi legati ad essa, vengano mutuati dalle nuove forme di comunicazione. In realtà, per quanto riguarda i film su Gesù, dobbiamo andare molto indietro per trovare i primi tentativi, da parte di registi e produttori, di raccontare la vicenda umana del Salvatore. Uno dei primi film a riguardo è Christus (titolo italiano Cristo) girato da Giulio Antamoro nel 1916, che racconta con l’espressività tipica del cinema muto la vita di Cristo attraverso un susseguirsi di tableaux vivants che rimandano ai grandi capolavori dell’arte sacra rinascimentale. Restando più vicini a noi, sono molti e diversi i film da vedere a Pasqua dedicati alla vita di Gesù.
Il cinema si è sempre rivolto alla figura di Cristo in modo duplice. Da un lato, soprattutto dagli anni ’20 agli anni ’60, le grandi produzioni americane hanno preferito codificare la Sua figura in modo quasi stereotipato, esaltandone la solennità e il mistero divino, al punto che nella maggior parte dei film in cui Gesù appare, non lo si vede affatto (un esempio su tutti Ben Hur, in cui Gesù non viene mai inquadrato in volto). Una figura ieratica, del tutto scevra dalle fragilità umane, dai dubbi perfino, che i Vangeli lasciano intravedere.
Successivamente registi e produttori iniziano a mettere in discussione questa visione buonista ed edulcorata, e a mettere in discussione se stessi, proponendo pellicole originali, spesso oggetto di discussioni, polemiche, perfino rimostranze armate, come accadde nei confronti di Martin Scorsese per il suo L’ultima tentazione di Cristo, film accusato di blasfemia, che scandalizzò il mondo cattolico e scatenò veri e propri attacchi nei cinema in cui veniva proiettato.
Anche Il Vangelo secondo Matteo che Pier Paolo Pasolini diresse nel 1964, pur raccontando la vita di Gesù come descritta nel Vangelo secondo Matteo, appunto, venne considerato troppo antidogmatico e scatenò un aspro dibattito.
Altri registi hanno deciso di girare film sulla vita di Gesù avvicinandola al proprio tempo e a i mutamenti culturali, come fece Norman Jewison con il suo Jesus Christ Superstar (1973), ispirato al musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice e molto influenzato dalla cultura hippy.
Altri ancora, come il gruppo comico inglese dei Monty Python, si cimentò in parodie che suscitarono non poche controversie, come Brian di Nazareth, diretto nel 1979 da Terry Jones, che racconta le peripezie di un personaggio buffo e sfortunato, Brian, nella Giudea occupata dai romani, peripezie che si intrecciano, seppur indirettamente, con la storia di Gesù.
Elencare tutti i film sulla vita di Gesù sarebbe impossibile. Ne abbiamo individuati alcuni, film da vedere a Pasqua per riflettere in un modo diverso dal solito sul mistero pasquale.
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La Passione di Cristo
Ci siamo già soffermati su La Passione di Cristo (The Passion of the Christ, 2004), kolossal scritto e diretto da Mel Gibson nel 2004 sulle ultime dodici ore della vita di Gesù, parlando della conversione che coinvolse l’attore e regista australiano. Film intenso, crudo ed esplicito fino alla brutalità, mostra senza filtri la sofferenza e le violenze patite da Gesù (James Caviezel) dal momento dell’arresto alla Crocifissione. Per questa violenza, giudicata eccessiva da molti, il film venne condannato da parte della critica, e subì anche accuse di antisemitismo. Gibson si ispirò ai Vangeli e alle visioni della beata Anna Katharina Emmerick, mistica e veggente tedesca autrice del testo La dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo, nel quale la Passione di Gesù è raccontata con dovizia di particolari crudi e un realismo spaventoso. Il film venne girato in latino, ebraico e aramaico, con sottotitoli, e questo rende ancora più straniante l’esperienza visiva ed emotiva.
Il già citato L’ultima tentazione di Cristo (The Last Temptation of Christ, 1988) venne girato da Martin Scorsese, che prima di divenire regista aveva studiato per diventare prete, e che con questo film controverso volle portare sullo schermo la sua esperienza spirituale e umana. Tratto dal romanzo L’ultima tentazione (O teleftéos pirasmós) dello scrittore greco Nikos Kazantzakis, racconta inizialmente gli ultimi giorni di vita di Gesù, i suoi dubbi, la sua fragilità umana davanti all’immensità della missione che Dio ha prefissato per lui, salvo poi destabilizzare completamente lo spettatore con il racconto di una realtà alternativa, nella quale Gesù scende dalla croce e inizia una nuova vita sposando Maddalena e vivendo come marito e padre. Tutta questa parte del film si rivelerà poi solo un’allucinazione, una tentazione indotta dal Diavolo, ma le reazioni suscitate da questa pellicola furono molto forti e controverse.
Jesus Christ Superstar (1973) diretto da Norman Jewison, risente profondamente del fermento e delle suggestioni culturali e sociali degli anni ’70. Trasposizione dello splendido musical scritto da Andrew Lloyd Webber (musica) e Tim Rice (testi), racconta di una compagnia di attori hippy che decide di mettere in scena l’ultima settimana di vita di Gesù. Per farlo essi si recano in una zona desertica, ma ben presto vengono catturati dalla storia che stanno raccontando al punto da rendere impossibile comprendere dove finiscano gli attori e inizino i personaggi. La domanda, ancora oggi molto attuale, intorno a cui ruota tutto il film, è come sarebbero andate le cose se Gesù fosse venuto nel mondo nell’epoca dei mass media, e non 2000 anni fa. Indimenticabile l’interpretazione data al personaggio di Giuda (Carl Anderson) qui non traditore, ma strumento di Dio e complementare di Gesù (Ted Neeley) sulla via della Croce. Sebbene all’epoca ci fossero state polemiche riguardo alla gestione non convenzionale dell’argomento religioso, oggi Jesus Christ Superstar è riconosciuto anche dalla Commissione nazionale per la valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana.
Ispirato ai Vangeli Il Re dei Re (King of Kings, 1961) diretto dal regista Nicholas Ray è il primo film in cui viene mostrato il volto di Gesù. Girato in Spagna, racconta la storia di Gesù da prima della sua nascita, dalla distruzione di Gerusalemme ad opera di Gneo Pompeo, mostrando le vicende storiche del tempo, tra la dominazione romana e il crudele Erode il Grande, fino alla Crocifissione. Colossal storico, ma girato con grande sensibilità, poesia e profondità, racconta le vicende di molti personaggi del nuovo Testamento, come Giovanni Battista. Intenso e poetico il Gesù interpretato da Jeffrey Hunter.
Scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini e girato con attori non professionisti, Il Vangelo secondo Matteo (1964) racconta la vita di Gesù come narrata nel Vangelo secondo Matteo, dall’Annunciazione a Maria alle tentazioni nel deserto, fino alla predicazione, al Suo arresto e alla morte. San Matteo nel suo lungo racconto si soffermava sull’insegnamento d’amore, l’undicesimo comandamento, e l’amore ricorre anche in questo film, l’amore immenso di Gesù, che Lo porta a sacrificarsi per un’umanità quasi incapace di comprendere l’entità di quel sacrificio. Il film culmina con la Passione e resurrezione di Cristo. Pubblico e critica ne furono profondamente divisi.
La più grande storia mai raccontata (The Greatest Story Ever Told, 1965) diretto da George Stevens come serie radiofonica nel 1947. Racconta la vita di Gesù (Max von Sydow) come raccontata nei Vangeli canonici, dall’arrivo dei Magi nella grotta di Betlemme, alla fuga in Egitto, fino al Battesimo di Gesù e all’inizio delle predicazioni, al Suo arrivo a Gerusalemme, all’ultima cena, e poi l’arresto, il processo, la Passione e la morte. Con un budget milionario, il film è forse la più spettacolare trasposizione cinematografica della vita di Gesù, girato nel rispetto spirituale e filologico dovuto all’argomento.
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