Maria Mancini

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Maria Mancini
Portrait of Maria Mancini Colonna (1639-1715), Rijksmuseum Amsterdam
Principessa di Paliano
Duchessa di Tagliacozzo
In carica15 aprile 1561 –
15 aprile 1589
PredecessoreIsabella Gioeni
SuccessoreLorenza de La Cerda de Aragón y Cardona
Nome completofrancese: Anna Marie Mancini
italiano: Anna Maria Mancini
TrattamentoAltezza
Donna
NascitaRoma, 28 agosto 1639
MortePisa, 8 maggio 1715
DinastiaMancini per nascita
Colonna per matrimonio
PadreMichele Lorenzo Mancini
MadreGeronima Mazarino
ConsorteLorenzo Onofrio Colonna, VIII principe di Paliano
FigliFilippo
Marcantonio
Carlo
ReligioneCattolicesimo

Anna Maria (Marie) Mancini (Roma, 28 agosto 1639Pisa, 8 maggio 1715) era la terza delle cinque celebri sorelle Mancini; nipoti del cardinale Giulio Mazzarino, furono portate in Francia affinché si sposassero vantaggiosamente. Insieme alle due cugine Martinozzi, le sorelle Mancini erano note alla corte di re Luigi XIV di Francia come le Mazarinettes.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Mancini nacque il 28 agosto 1639 e crebbe a Roma. Suo padre era il Barone Michele Lorenzo Mancini, un aristocratico italiano che era anche negromante e astrologo, discendente da una famiglia originaria di Tivoli. Dopo la sua morte nel 1650, sua madre, Geronima Mazarino, portò lei e le sue sorelle da Roma a Parigi nella speranza di usare l'influenza di suo fratello, il cardinale Mazzarino, ed ottenere per loro matrimoni vantaggiosi.

Le altre sorelle Mancini furono:

Le Mancini non furono gli unici membri femminili della famiglia che il cardinale Mazzarino portò alla corte francese. Le altre furono le cugine di primo grado di Maria, le figlie della sorella maggiore di Mazzarino. La maggiore, Laura Martinozzi, sposò Alfonso IV d'Este, duca di Modena e fu la madre di Maria Beatrice d'Este, seconda moglie di Giacomo II d'Inghilterra. La più giovane, Anna Maria Martinozzi, sposò Armando, Principe di Conti.

Maria Mancini aveva anche tre fratelli: Paul, Philippe, e Alphonse.

Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

In Francia, il nome di Anna Maria fu francesizzato in Marie. "Bruna, vivace e bella,"[1] Maria catturò il più grande premio della corte francese: l'amore romantico di Luigi XIV. Secondo la biografia di Antonia Fraser Gli amori del Re Sole, alla madre di Maria, Geronima, fu predetto da un oroscopo che Maria sarebbe stata fonte di preoccupazioni e sul letto di morte chiese che il Cardinale Mazzarino facesse, "rinchiudere Maria per sempre in convento".

Maria non consumò il suo rapporto con il Re Sole. Il suo amore per lei fu qualcosa di idealistico, ma era così infatuato che voleva sposarla. Infine, il Cardinale Mazzarino e la madre del giovane re, Anna d'Austria, separarono la coppia, allontanando Maria in esilio e organizzando per Luigi il matrimonio con sua cugina, Maria Teresa di Spagna.

Esilio e matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1661 Maria fu mandata via per sposare un nobile italiano, Lorenzo Onofrio Colonna, che osservò, dopo la loro prima notte di nozze, di essere sorpreso di trovarla ancora vergine. Lo sposo non si aspettava di trovare "l'innocenza fra gli amori di un sovrano." (dal libro di Antonia Fraser Gli amori del Re Sole).

Fuga e morte[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la nascita del terzo figlio, i rapporti tra Maria e suo marito si deteriorarono. Il 29 maggio 1672, temendo che suo marito volesse ucciderla, Maria lasciò Roma accompagnata da sua sorella Ortensia. Nel 1677, al fine di sostenersi, scrisse le sue memorie. Non fece ritorno in Italia fino alla morte del marito nel 1689.

Morì a Pisa e fu sepolta nella chiesa del Santo Sepolcro. Ordinò che sopra la sua tomba non si scrivesse altro che MARIA MANCINIA COLVMNA PVLVIS ET CINIS (Maria Mancini Colonna polvere e cenere).[2]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Maria Mancini e Lorenzo Onofrio Colonna ebbero tre figli:

  • Filippo, nato nel 1663;
  • Marcantonio, nato nel 1664;
  • Carlo, nato nel 1665.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Miller 1987
  2. ^ Giuseppe Cascioli, Gli uomini illustri o degni di memoria della città di Tivoli dalla sua origine ai nostri giorni, Tomo III, Tivoli, 1928, pp.367-377 [1][collegamento interrotto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bourbon and Stuart: Kings and Kingship in France and England in the Seventeenth Century John Miller, 1987, ISBN 0-531-15052-6.
  • Benedetta Craveri, Amanti e regine. Il potere delle donne, Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2302-9.
  • Antonia Fraser, Gli amori del Re Sole. Luigi XIV e le donne, Milano, Mondadori, 2007, ISBN 88-459-1999-4.
  • Guido Gerosa, Il Re Sole. Vita privata e pubblica di Luigi XIV, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-47181-6.

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