Poliziotto sprint

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Poliziotto sprint
Angelo Infanti e Maurizio Merli in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1977
Durata96 min
Generepoliziesco
RegiaStelvio Massi
SoggettoAldo Capone
SceneggiaturaAldo Capone
ProduttoreGiovanni Di Clemente
Casa di produzioneCleminternazionale Cinematografica
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaRiccardo Pallottini, Franco Delli Colli
MontaggioMauro Bonanni
Effetti specialiRenato Martinelli
MusicheStelvio Cipriani
ScenografiaClaudio Cinini
CostumiM.C. Lorenzi
TruccoDante Trani
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Poliziotto sprint è un film del 1977 diretto da Stelvio Massi. La parte acrobatica del film fu eseguita dal noto stuntman francese Rémy Julienne e dalla sua équipe.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Marco Palma è un giovane pilota della squadra mobile della polizia di stato, desideroso di imitare le gesta del maresciallo Tagliaferri, da giovane anch'egli pilota della squadra speciale.

Mentre stanno discutendo di automobili, Palma ed il suo collega Silicato vengono avvertiti via radio che è in corso un inseguimento di una Porsche sulla via Flaminia. Anche loro si mettono ad inseguire l'auto dei banditi insieme ad una normale volante della polizia. L'auto guidata da Palma, un'Alfa Romeo Giulia di colore verde, cappotta in curva dopo una frenata ad alta velocità, ferendo lievemente gli occupanti e così i rapinatori riescono a farla franca. Dopo pochi giorni, Palma ed il suo collega sono di nuovo in servizio, sempre a bordo dello "Squalo 6", che nel frattempo è stata riparata e "truccata" da Palma di nascosto poiché, essendo l'auto di proprietà dello stato, non si potevano fare modifiche al motore.

Un giorno viene rapinato il Banco di Roma e la polizia insegue i rapinatori a bordo di una Citroën DS. Una Citroen identica alla precedente, guidata da alcuni complici dei banditi, gira per le vie adiacenti confondendo le volanti. Il maresciallo Tagliaferri, dopo alcune riflessioni in centrale, capisce che le Citroen sono due e dà la notizia via radio. Invece di andare all'inseguimento sul luogo comunicato dalla centrale, Palma tenta di intercettare una delle due Citroen. Intanto il maresciallo capisce che ad aver organizzato il colpo è Jean Paul Dossena, detto il Nizzardo, suo acerrimo nemico, grande pilota francese.

Tagliaferri ordina a Palma di lasciar perdere, subodorando un eventuale tranello organizzato da Dossena, ma testardo, Marco continua l'inseguimento che si conclude con il cappottamento dell'auto e la morte di Silicato. Marco è triste e vuole lasciare la polizia, ma Tagliaferri, viste le sue abilità di guida decide di farlo entrare sotto copertura nella squadra del Nizzardo, quindi rispolvera dal garage della Polizia la vecchia Ferrari 250 GTE per inseguire le auto più veloci.

Palma si è infiltrato nella gang dopo aver superato prove di guida spericolata e il Nizzardo gli propone di fare da pilota ad una rapina prevista nei giorni successivi, ma Francesca, la sua ragazza, lo riconosce per caso per strada e lo chiama rivelando senza volerlo la vera identità ai rapinatori. Il Nizzardo realizza in ogni caso la rapina e fugge, Palma riesce a catturarlo mentre scappa a piedi, ma lo lascia andare perché non vuole prenderlo in quel modo. Dopo alcuni giorni il Nizzardo si presenta al commissariato e sfida Palma, ma durante un salto acrobatico Dossena avrà un incidente mortale.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Il film è ispirato alla squadra speciale di polizia del maresciallo Armando Spatafora.
  • Nel film è presente un flashback di un inseguimento tra automobili lungo la scalinata di Trinità dei Monti, che affaccia su Piazza di Spagna[1]. La scena farebbe riferimento a un aneddoto capitato al maresciallo Armando Spatafora, in forza alla Squadra Mobile di Roma,[2] che, insieme ad altri colleghi, aveva seguito un corso di addestramento alla guida veloce presso gli stabilimenti della Ferrari.
  • Si tratta del primo poliziottesco in cui Maurizio Merli recita con la propria voce (in quelli precedenti l'attore era sempre stato doppiato da Pino Locchi).
  • La Ferrari utilizzata per le riprese venne esposta danneggiata in diverse sale cinematografiche per poi entrare a far parte di Maranello Rosso fino allo smembramento della collezione, trasformata però nel mascherone della carrozzeria in una 250 GTO[3].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito nei cinema italiani il 10 agosto 1977, Poliziotto sprint ha incassato complessivamente 1.308.000.000 di lire dell'epoca.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ivan Carozzi, Un poliziottesco peggiore del Feyenoord, Il Post, 23 febbraio 2015
  2. ^ Il poliziotto in Ferrari – Storia del brigadiere Spatafora e di una pattuglia mai vista, su riccardogazzaniga.com, 22 settembre 2017. URL consultato il 14 aprile 2019.
  3. ^ Poliziotto Sprint: il poliziottesco con una Ferrari 250 GT come protagonista, su quotidianomotori.com.
  4. ^ Roberto Curti, Italian Crime Filmography, 1968-1980, McFarland, 2013, ISBN 0786469765.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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