La dark side di Hollywood, la linea ecosostenibile Atelier Jolie, la malattia da stress e l’amore sconfinato per i figli. Tanta carne al fuoco nella lunga intervista che Angelina Jolie ha rilasciato al Wall Street Journal nel numero uscito martedì 5 dicembre. L’attrice, nei giorni scorsi a Milano per le riprese del biopic su Maria Callas, ha tirato le fila dei suoi primi 48 anni di vita ventilando una svolta importante.
"Hollywood è tossico". Non ci va leggera Angelina Jolie nel puntare il dito contro i meccanismi dello showbiz a stelle e strisce e il pedinamento costante che vive in qualità di personaggio pubblico. "Quando ho cominciato io, non c’era questa necessità di diventare una figura pubblica, di condividere così tanto della propria vita personale, che deriva proprio dall'essere una persona famosa", ha spiegato l'attrice, regista e attivista umanitaria. "Fa parte di quello che è successo dopo il mio divorzio. Ho perso la capacità di vivere e viaggiare liberamente", ha continuato Angelina prima di svelare i suoi piani per il futuro. "Mi trasferirò quando potrò", ha detto esprimendo il desiderio di trascorrere più tempo nella sua casa in Cambogia. "Sono cresciuta in un posto piuttosto superficiale", ha ammesso senza giri di parole, "tra tutti i posti del mondo, Hollywood non è un posto salutare. Quindi cerchi l’autenticità".
Un mondo patinato di cui non sente più di far parte. Nella chiacchierata con Elisa Lipsky-Karasz, Jolie ha svelato di non "avere una vita sociale" e avere pochi amici su cui contare. "Mi sono resa conto che i miei amici più cari sono rifugiati", ha confessato per poi specificare, "forse quattro donne su sei a cui sono vicina provengono da un contesto di guerre e conflitti".
E poi, "C'è una ragione per cui le persone che hanno attraversato difficoltà sono anche molto più oneste e molto più connesse, e io sono più rilassata con loro", ha spiegato Angelina, definita dall''UNHCR una delle più influenti sostenitrici dei diritti dei rifugiati, "perché mi piace passare il tempo con persone che sono sopravvissute e sono rifugiate? Si sono confrontati così tanto nella vita che questo porta avanti non solo la forza, ma l'umanità".
Nel suo inner circle, ça va sans dire, i sei figli, Maddox, 22, Pax, 20, Zahara, 18, Shiloh, 17, e i gemelli Knox e Vivienne di 15 anni. "Sono le persone più vicine a me e alla mia vita, e sono i miei amici più cari", ha detto Jolie sempre al WSJ, "siamo sette persone molto diverse, il che è la nostra forza". A unirli ancora di più una ferita comune: "Abbiamo dovuto guarire. Ci sono cose da cui dovevamo guarire insieme". Un trauma che ha segnato visibilmente la 48enne mentalmente, emotivamente e fisicamente. "Il mio corpo reagisce in modo molto forte allo stress" ha confidato "all'improvviso, sei mesi prima del mio divorzio, ho avuto la paralisi di Bell (paralisi di un lato del viso dovuta ad un malfunzionamento del 7° nervo cranico ndr)"-
Il riferimento è al difficile divorzio da Brad Pitt (ancora in alto mare) e al famoso volo aereo in cui gli equilibri si sono spezzati per sempre a causa dei presunti abusi “verbali e fisici” dell'attore “alterato dall’alcol” nei confronti dei figli, oggi sempre più lontani dal padre. Il mese scorso, Zahara nella cerimonia d'ingresso alla confraternita Alpha Kappa Alpha allo Spelman College si è presentata come "Zahara Marley Jolie", tralasciando "Pitt" dal suo cognome. Ma non solo: recentemente è emerso un post social di Pax per la festa del papà del 2020 in cui definiva Pitt “uno str**** di livello mondiale”. Non è tutto oro ciò che luccica (e sulle Hollywood Hills ancora di più).
