Il Consiglio comunale di Treviso ha approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums): scopriamo come cambia la mobilità urbana in città. 

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) a Treviso è diventato una realtà tangibile. Dopo la ZTL e l’allargamento della “Zona 30”, Treviso è il primo capoluogo del Veneto a fare questo passo: adottando questo documento strategico si propone di ridefinire il panorama della mobilità urbana in modo sostenibile e partecipativo.

Scopriamo tutte le novità.

I dettagli del Pums di Treviso

Il Pums di Treviso si articola in una serie di interventi mirati volti a promuovere modalità di trasporto più ecologiche e efficienti. Tra le principali misure proposte troviamo l’implementazione di un nuovo servizio di bike sharing, che consentirà ai cittadini di accedere a biciclette condivise per spostamenti urbani, riducendo l’uso dei veicoli privati e le emissioni di CO2.

Parallelamente, il Pums prevede l’introduzione di servizi di trasporto pubblico flessibili, basati su prenotazione o richiesta, al fine di ottimizzare l’efficienza dei mezzi e garantire un’offerta adeguata alle esigenze della popolazione.

Il Piano prevede interventi mirati sulla sicurezza stradale e sulla pedonalizzazione. Saranno identificati e messi in sicurezza i punti critici della città, con particolare attenzione alla protezione degli utenti deboli, comepedoni e ciclisti, o persone con disabilità.

Inoltre, verranno realizzate isole ambientali e promossi interventi di manutenzione per migliorare la qualità degli spazi pubblici e favorire la mobilità non motorizzata.

Un aspetto centrale del Pums riguarda la promozione della mobilità scolastica sicura e sostenibile. Saranno adottate misure per limitare il traffico motorizzato nelle vicinanze delle scuole, rendendo gli ambienti circostanti più sicuri e accoglienti per gli studenti e le loro famiglie. Questo include la ridefinizione degli spazi stradali per favorire il cammino e la bicicletta come modalità preferenziali per raggiungere le scuole, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo uno stile di vitaattivo e sano fin dalla giovane età.

Il coinvolgimento attivo della cittadinanza: accolte le osservazioni sul Pums

Un elemento chiave nel processo di sviluppo del Pums ha riguardato il coinvolgimento attivo della cittadinanza fin dalle fasi iniziali. Attraverso un approccio di analisi, co-progettazione e osservazione, i cittadini sono stati invitati a contribuire con le proprie idee e osservazioni al fine di plasmare un Piano rispondente alle reali esigenze della comunità.

Il significativo numero di note di osservazione presentate- ben 94- e l’alta percentuale di accoglimento di tali osservazioni testimoniano l’efficacia di questo processo partecipativo, che ha arricchito il Pums con una varietà di prospettive e suggerimenti.

Treviso punta alla mobilità sostenibile

L’approvazione del Pums segna solo un passo di un percorso verso una mobilità sostenibile a Treviso. Come sottolineato dall’assessore alla Mobilità del Comune, Andrea De Checchi, molte ancora saranno le cose da fare nel breve, medio e lungo termine.

Dall’introduzione dei servizi di bike-sharing all’implementazione dei trasporti pubblici flessibili, dalla sicurezza degli utenti vulnerabili alla valorizzazione degli spazi pedonali, il Pums delinea- nelle intenzioni della Giunta- una roadmap chiara per gli interventi futuri sulla mobilità urbana.

Inoltre, fungendo da guida per interventi di manutenzione e sviluppo infrastrutturale, il piano garantirà una coerente sinergia tra politiche pubbliche, servizi e infrastrutture, contribuendo a creare un ambiente urbano più vivibile e sostenibile per tutti i cittadini.