Il principe Andrea è quasi sul lastrico ma Carlo III non spartisce l'eredità
Reali d'Inghilterra

Il principe Andrea è quasi sul lastrico ma Carlo III non spartisce l'eredità

Il figlio prediletto della regina, costretto a vivere con la sola pensione della Marina, non riuscirebbe a pagare il risarcimento dovuto all'aggressione sessuale per cui è stato condannato all'interno del processo Epstein. Dal fratello nessun aiuto

Il principe Andrea è quasi sul lastrico ma Carlo III non spartisce l'eredità
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Principe Andrea, Duca di York

Dopo l'investitura del titolo di Duca di Edimburgo da parte di re Carlo III nei confronti del fratello Edoardo, è tornata alla ribalta l'annosa questione, foriera di grandi curiosità, sulla ripartizione dell'eredità lasciata dalla compianta regina Elisabetta. 

All’indomani della morte della sovrana, avvenuta lo scorso 8 settembre, tra i primi gossip che rimbalzarono sui giornali ci fu già quello che riguardava l’ammontare dell’eredità e come questa sarebbe stata spartita tra gli eredi. Sua Maestà aveva infatti lasciato al primo figlio e al resto della famiglia reale una fortuna personale stimata attorno ai 430 milioni di sterline, circa 490 milioni di euro. Cui aggiungere, secondo Forbes, un patrimonio immobiliare della "ditta Windsor" (The Firm), di circa 28 miliardi di dollari complessivi.

Ma i soldi, si sa, creano fratture anche tra le migliori famiglie e i malumori non hanno tardato a palesarsi nemmeno in quella reale inglese. Primo tra tutti, quello del figlio prediletto – ma anche il più scapestrato -, il principe Andrea, escluso a quanto pare del tutto dall’asse che avrebbe dovuto includerlo per diritto di nascita.

Il nuovo sovrano, Carlo III, è l’erede per diritto della gestione del Sovereign Grant: il fondo, che i contribuenti versano ogni anno alla famiglia reale britannica, ha radici in un accordo che risale al 1760 e a cui ha fatto seguito il Sovereign Grant Act nel 2012. Quest'ultimo si traduce in una sorta di sussidio pubblico erogato a chi sale sul trono per continuare a svolgere i suoi compiti, coprire i costi degli eventi ufficiali e mantenere le proprietà reali.

L’importo ricevuto rappresenta il 25% dei profitti realizzati ogni anno dal Crown Estate, il portafoglio finanziario di proprietà della Corona britannica che nessun monarca può vendere del valore di 8,1 miliardi di sterline Nel 2020, la Regina aveva ricevuto dal Sovereign Grant 85,9 milioni di sterline. Il Crown Estate comprende proprietà in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Secondo la CNN, nel 2021 il Crown Estate aveva generato un profitto netto di 361 milioni di dollari.

Sebbene altre fonti parlino di 735 milioni di euro, di tutto questo, quasi o niente andrà al fratello minore. Il motivo è da cercare in un mix tra leggi e trasgressione delle stesse.

La legge è quella che riguarda le tasse di successione: grazie a quella approvata nel 1993 con il governo di John Major, queste non vengono pagate se tutto il capitale viene ereditato da un unico parente. L'escamotage da 30 anni evita che i beni della monarchia vengano depauperati nel passaggio tra generazioni da una salatissima tassazione, salvaguardando anche l’indipendenza dell’istituzione.

La legge trasgredita è quella che il principe Andrea ha violato: accusato di aggressione sessuale è stato condannato al pagamento di 12 milioni di sterline alla vittima Virginia Giuffre Roberts. Il fatto commesso, venuto alla luce all'interno nello scandalo Epstein, lo ha reso inviso a corte al punto da perdere l’appannaggio reale, i gradi i militari e il proprio ufficio personale a Buckingham Palace oltre alla residenza faraonica di Royal Ledge.

Andrea, di fatto, vive con la pensione della Marina e faceva non poco affidamento a quanto la madre, in qualche modo, gli avrebbe lasciato.

Nulla, per lui, neanche dai gioielli che sono andati, secondo fonti interne, agli altri eredi della famiglia come Anna, Edoardo e a sua moglie Sofia e, ovviamente, a William e Kate.

Il principe Andrea viene descritto dagli amici disperato. E il rischio, come sottolineato da diversi giornali di gossip anglosassoni, è che, per riuscire a pagare i propri debiti, dia in pasto a giornali e televisioni confessioni e interviste al vetriolo.

Ma la corona reale inglese non perdona e non divide i beni. Carlo III tantomeno.