LONDRA. L'allarme rosso al castello di Windsor, dove ora soggiorna la Regina, è scattato l'altro ieri. Quando il giudice americano Kaplan ha dato ragione all'accusatrice Virginia Roberts Giuffre e condannato Andrea a un umiliante e devastante processo civile per presunti abusi sessuali su una minorenne con la complicità del miliardario pedofilo e suicida Jeffrey Epstein e la compagna di quest'ultimo, Ghislaine Maxwell, storica amica del Duca di York.
Segretari e consiglieri privati della Regina contattano subito l'erede al trono, il Principe Carlo, e poi gli altri due fratelli, Anna ed Edoardo. Le discussioni della "ditta" durano due giorni. Fino al comunicato di ieri pomeriggio, pesantissimo e clamoroso, di Buckingham Palace: "Con il consenso e l'approvazione della Regina, i gradi militari del Duca di York e le attività reali che ha sinora guidato sono stati rimessi nelle mani della sovrana. Il Duca di York continuerà a non ricoprire incarichi pubblici e si difenderà di fronte alla giustizia da privato cittadino". Tradotto: Andrea è appena stato ripudiato dalla sua famiglia.
Sembra la serie tv The Crown. No, è tutto vero. Tanto che ieri mattina l'anziana sovrana, che si appresta a festeggiare un indimenticabile Giubileo di Platino per i suoi 70 anni al trono, rinuncia al comandamento never complain, never explain, "mai lamentarsi, mai spiegare". E, chissà con quale tempesta di sentimenti nel cuore, chiama al castello di Windsor il suo terzo e prediletto figlio Andrea, che continua a negare tutte le sue accuse.
Nelle gloriose stanze di Windsor, Elisabetta comunica personalmente al 61enne Andrea la ferale notizia: via tutti gli amati titoli militari - incluso l'emblematico "Colonnello del reggimento delle Grenadier Guards" dopo 22 anni nella Royal Navy e guerra delle Falklands - che ora la sovrana ridistribuirà in famiglia. Cancellato anche l'appellativo di "Sua Altezza Reale", e ogni legame con attività e associazioni della Corona. Infine, l'inappellabile sentenza di sparire dalla vita pubblica, come già da due anni a questa parte, e vedersela da solo, da "privato cittadino", nella causa contro Roberts. The end.
Andrea, faccia da funerale, si rimette nel suo Land Rover nero da quasi 100mila euro e torna nella gabbia dorata di Windsor Great Park. Almeno ha conservato il suo titolo reale, quel Duca di York, lo stesso dell'amatissimo padre di Elisabetta, Giorgio VI. Ma solo perché, per cancellargli pure quello, si sarebbe dovuti passare per il Parlamento britannico, accumulando ulteriore onta mondiale.
La Regina e la "Ditta" dei Windsor non hanno avuto scelta. Lo scabroso processo di Andrea ha già sporcato il leggendario Giubileo di Platino di mamma Elisabetta. La quale, tra le altre cose, è anche capo delle forze armate britanniche. Dove, nelle ultime settimane, c'è stata una rivolta contro Andrea a tutti i livelli, inclusi 152 furiosi veterani di guerra che ieri hanno scritto una lettera esplosiva alla sovrana: "Se fosse un altro alto ufficiale militare, sarebbe già stato cacciato". Insostenibile. Elisabetta non poteva infangarsi pure lei, a 95 anni, dopo una straordinaria esistenza. E ha agito, senza troppa pietà, applicando la stessa punizione data ai ribelli Meghan Markle e al nipote principe Harry, che ha mantenuto il titolo di "Duca del Sussex" ma non quelli militari né "Altezza Reale", perché non fa più gli interessi della Regina. Per Elisabetta II la "Ditta", come già in passato, viene prima di ogni cosa.
Ora Andrea è drammaticamente solo. Con l'80enne avvocato di Giuffre, l'irriducibile David Boies, che promette di assediarlo in Inghilterra e farlo testimoniare sotto giuramento. Con un conto in banca che viene prosciugato di duemila dollari all'ora per pagare gli avvocati. Con una causa che potrebbe essere archiviata con 10-15 milioni di euro alla donna che lo accusa di averla violentata a 17 anni. Andrea venderà il principesco chalet svizzero di Verbier. Ma i 10 milioni di euro che ne ricaverà ora sono briciole. E da ieri, a parte le figlie Beatrice ed Eugenia e l'ex moglie Sarah Ferguson che convive ancora con lui, la famiglia lo ha abbandonato alla deriva: ora se la veda lui, noi non c'entriamo più niente.
