Amistad è un film del 1997 diretto da Steven Spielberg.
Anno 1839. La nave negriera Amistad sta trasportando un gruppo di africani che sono stati venduti come schiavi a Cuba e ora sono diretti verso gli Stati Uniti. Durante il viaggio, il capo tribù Cinque (Djimon Hounsou) riesce a condurre con successo alla rivolta i suoi compagni e prende il controllo dell'imbarcazione.
Continuano a navigare, sperando di riuscire a trovare un modo per tornare indietro in Africa. Purtroppo, quando raggiungono gli States, vengono imprigionati come schiavi fuggitivi. In una terra a loro sconosciuta e senza sapere neanche una parola d'inglese, gli africani si trovano loro malgrado protagonisti di una battaglia legale che arriva fino alla Suprema Corte.
Quando sembra che ormai il destino di Cinque e dei suoi uomini sia la morte per aver ucciso i loro carcerieri, entra in scena il giovane avvocato Roger Baldwin (Matthew McConaughey), che offre la propria assistenza legale agli abolizionisti Theodore Joadson (Morgan Freeman) e Lewis Tappan (Stellan Skarsgård), interessati a liberare gli africani. Ma durante il lungo processo, non sarà semplice convincere l'accusa che quegli uomini hanno il diritto di essere liberi...
"Se c'è un film che punta l'indice accusatore contro il cuore nero dell'America razzista, questo film è proprio 'Amistad', opera di forte impegno civile, non esente da una certa retorica e da concitazione enfatica, ma anche generosa, appassionata, dalle solenni cadenze epiche, di largo respiro drammatico, dal tono robusto e possente. Un film che, com'è tipico del cinema di Spielberg, sa sempre arrivare con pochi tratti concisi al nocciolo della questione. Si veda, per esempio, come nel messaggio salvifico del Nuovo Testamento l'ebreo Spielberg sappia indicare quella speranza di riscatto e di liberazione che i poveri schiavi strappati alla loro terra e ai loro affetti intravedono come un sogno lontano al quale affidarsi. E proprio su questo seme di speranza Spielberg scrive una delle pagine più belle del film: quando, scortato dalla prigione all'aula del tribunale, lo schiavo Cinque vede spuntare oltre il tetto di un edificio lungo la banchina del porto i tre alberi di un veliero. Tre pennoni la cui sommità gli richiama alla mente le croci del Calvario che, fra le illustrazioni di un Vangelo, hanno colpito la sua immaginazione. In quel momento Cinque intuisce come dietro la grande nave che lo ha trasportato dall'Africa, strumento di schiavitù, si possa cogliere anche un segno di liberazione. Uno di quei tocchi magistrali che soltanto i grandi resisti hanno in serbo". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 19 aprile 1998)"In generale non stupisce che Spielberg abbia adottato per questo 'message film' uno stile alla Stanley Kramer, pur se rispecchiare la violenza estrema dei rivoltosi è costato alla pellicola l'esclusione ai minori; e se qualche critico ha deplorato il tono 'troppo solennemente serio' della faccenda. Purtroppo Morgan Freeman nei panni di Joadson, campione abolizionista, ha un rilievo inadeguato, però il duetto fra il giovane avvocato Baldwin e il leader dei prigionieri Cinque assurge a una scena di rara intensità poetica: quando si confrontano parlando ciascuno una lingua incomprensibile all'altro e Cinque, per significare che viene da molto lontano, va a collocarsi in fondo allo stanzone del carcere. Belli e tremendi sono i ricordi dell'eroe riguardanti il cosiddetto 'middle passage', e cioè il trasporto in nave degli schiavi in condizioni miserande incluso un annegamento in massa di prigionieri buttati a mare incatenati. Al di là delle consuete accuse di plagio, ad 'Amistad' vengono rimproverate numerose semplificazioni storiche a fini spettacolari: per esempio è certo che Cinque non fu presente al dibattimento davanti alla Corte Suprema. E invece il film nella sua nobiltà tralascia di dire che, secondo alcuni, il fiero capo dei ribelli, una volta assolto e riportato in Sierra Leone, si trasformò a sua volta in un mercante di schiavi". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 13 marzo 1998).
Il film s'ispira al romanzo La rivolta della Amistad scritto da Barbara Chase-Riboud, basato a sua volta su un fatto realmente accaduto.
La pellicola ricevette moltissime candidature, tra cui quattro nomination agli Oscar e altrettante ai Golden Globe.
Attore | Ruolo |
---|---|
Morgan Freeman | Theodore Joadson |
Nigel Hawthorne | Martin Van Buren |
Anthony Hopkins | John Quincy Adams |
Djimon Hounsou | Cinque |
Matthew McConaughey | Roger Baldwin |
David Paymer | Segretario di Stato Forsyth |
Pete Postlethwaite | Holabird |
Stellan Skarsgård | Lewis Tappan |
Razaaq Adoti | Yamba |
Anna Paquin | Regina Isabella II |
Peter Firth | Capitano Fitzgerald |
Tomas Milian | Calderon |
Chiwetel Ejiofor | James Covey |
Derrick N. Ashong | Buakei |
Geno Silva | Ruiz |
John Ortiz | Montes |
Ralph Brown | Tenente Gedney |
Darren Burrows | Tenente Meade |
Allan Rich | Giudice Juttson |
Paul Guilfoyle | Procuratore distrettuale |
Xander Berkeley | Hammond |
Jeremy Northam | Giudice Coglin |
Arliss Howard | John C. Calhoun |
Harry A. Blackmum | Joseph Story |
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