America: Il Film

Alla firma della dichiarazione di indipendenza, fanno irruzione le giubbe rosse guidate dal traditore Benedict Arnold. È una strage, ma non è abbastanza: anche Lincoln deve morire e l'assassinio si compie sotto gli occhi di uno sconvolto George Washington. Questi, nonostante letali motoseghe da polso, viene lasciato in vita come ulteriore umiliazione e nella speranza che porti allo scoperto anche il resto dei rivoltosi. Spronato dalla sensuale Martha, cerca infatti alleati e li trova in: John Adams, un leader delle confraternite universitarie e alfiere della "bro culture"; Paul Revere, un uomo che non ha rivali a cavallo; Thomas Edison, una scienziata cinese che tutti prendono per una strega; Geronimo, un tracker indiano che stenta - con buona ragione - a fidarsi dei bianchi. Insieme saranno i padri fondatori degli Stati Uniti d'America.

Parodia storica animata, America: Il film non si risparmia splatter e battutacce ma soprattutto non perde mai occasione di rappresentare gli americani come degli imbecilli, nemmeno troppo benintenzionati.

Diretto dal principale regista del cartoon Archer, altrettanto satirico e splatter, il film si avvale di parecchia computer graphic, riuscendo a fonderla a un character design dalle linee semplici. Il risultato è una animazione molto fluida, che dà il meglio di sé nelle sequenze d'azione totalmente sopra le righe, dove i padri fondatori combattono come gli Avengers in grandi battaglie con enormi mezzi meccanizzati. C'è persino un passaggio in cui il villain ricorre a bombardare anche i suoi uomini come Thanos in Avengers: Endgame.

L'intreccio generale è del tutto scombiccherato, perché la sua funzione principale non è davvero narrativa bensì di fare da collante tra le varie gag. La sceneggiatura è di David Callaham, che a Hollywood si è cimentato in progetti molto diversi tra loro, ma qui non sempre fa centro e il modello dei Monty Python rimane irraggiungibile. In particolare il gioco di opporre il tè alla birra è abbastanza sciocco, visto che la birra è una bevanda almeno tanto inglese quanto americana. La distanza tra la "madrepatria" e la "colonia" è meglio espressa in questo senso nella comedy Ted Lasso, dove al tè si oppone il caffè. D'altra parte la birra è la bevanda per eccellenza dell'America che gli autori vogliono dileggiare: quella dei redneck e della goliardia americana.

Funziona sicuramente meglio il discorso sulla scienza, che viene scambiata per stregoneria e di cui il razzista Sam Adams nega più volte i risultati, anche quando sono evidenti. Un elemento di satira attuale, che guarda al cospirazionismo tra novax e QAnon, dove Thomas Edison finisce frustrata anche quando risolve la situazione.

Non può mancare poi il tema della rappresentazione delle minoranze etniche, così Edison diventa una donna cinese, Geronimo un padre fondatore e c'è spazio anche per un fabbro nero (corpulento e quindi body positive), che si comporta da gangsta rapper nei soli passaggi un po' politicamente scorretti di un film generalmente correttissimo. I limiti della comedy ai tempi dell'inclusività infatti si fanno sentire e prendersela con gli inglesi del Settecento in un film americano è del tutto innocuo. Per questo il vero zimbello del film è spesso Sam Adams, ma anche il suo razzismo è un bersaglio facile, che non può dare vita a battute davvero inattese e quindi nemmeno esilaranti.

Prodotto da Phil Lord e Christopher Miller insieme all'autore di Archer Adam Reed, America: il film vanta un gran cast di voci con Channing Tatum per Washington, Andy Samberg per Benedict Arnold, Simon Pegg per un antistorico King James, Olivia Munn per Thomas Edison e Will Forte per Abe Lincoln. Non bastano a salvare il tutto, perché le idee migliori finiscono presto (su tutte la più felice è il riferimento al Vietnam), ma la visione è comunque consigliata in lingua inglese. Senza le loro battute genuinamente divertite il film non può che risultare più tedioso. 