Sofia di Baviera

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Sofia di Baviera
Ritratto dell'arciduchessa Sofia realizzato da Joseph Karl Stieler (1832)
Arciduchessa d'Austria
Stemma
Stemma
TrattamentoAltezza imperiale e reale
Altri titoliPrincipessa d'Ungheria
Principessa di Boemia
Principessa di Croazia e Slavonia
Principessa di Baviera
NascitaMonaco di Baviera, 27 gennaio 1805
MorteVienna, 28 maggio 1872
Luogo di sepolturaCripta Imperiale
DinastiaWittelsbach
PadreMassimiliano I di Baviera
MadreCarolina di Baden
ConsorteArciduca Francesco Carlo d'Austria
FigliFrancesco Giuseppe I d'Austria
Massimiliano I del Messico
Arciduca Carlo Ludovico d'Austria
Arciduchessa Maria Anna d'Austria
Arciduca Ludovico Vittorio d'Austria
ReligioneCattolicesimo

Sofia di Baviera, nome completo in tedesco Sophie Friederike Dorothea Wilhelmine Prinzessin von Bayern (Monaco di Baviera, 27 gennaio 1805Vienna, 28 maggio 1872), era la terza figlia del re Massimiliano I Giuseppe di Baviera e della seconda moglie Carolina di Baden. Fu principessa di Baviera per nascita; fu arciduchessa d'Austria e principessa d'Ungheria, Boemia, Croazia e Slavonia per matrimonio, come sposa di Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena, secondo figlio maschio dell'imperatore Francesco I. È nota principalmente in quanto madre dell'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sofia aveva un fratello maggiore, Massimiliano Giuseppe Federico, una sorella gemella, Maria Anna, una sorella minore Ludovica, futura madre di Elisabetta e due sorelle gemelle maggiori, Elisabetta Ludovica di Baviera e Amalia Maria Augusta. Invece Ludovico (divenuto poi Ludovico I di Baviera) e le principesse Augusta Amalia Ludovica, Carolina Augusta (sua futura suocera) e Carlo Teodoro Massimiliano Augusto erano suoi fratellastri, nati dal primo matrimonio del padre.[2]

I progetti imperiali[modifica | modifica wikitesto]

L'ambiziosa e intelligente Sofia volle che il primogenito ricevesse subito un'educazione consona al ruolo di imperatore. Riuscì infatti, in seguito alle rivoluzioni del 1848, a far abdicare il 2 dicembre il cognato, l'imperatore Ferdinando I d'Austria, gravemente malato di epilessia e intellettivamente limitato, e convinse il marito Francesco Carlo a rinunciare ai diritti sul trono. Quest'ultimo infatti non aveva mai negato di essere totalmente disinteressato alla politica e desideroso di svolgere una vita tranquilla senza il peso della corona. Sofia ne era al corrente e preferì rinunciare ad essere imperatrice per essere invece la potente madre di un imperatore. Per tutta la vita, infatti, Sofia si dedicò a consigliare il figlio, influenzandone la politica.[3]

Il rapporto con la nuora[modifica | modifica wikitesto]

L'arciduchessa nel 1866

Sofia riteneva, inoltre, assai importante l'individuazione di una principessa adatta a ricoprire il ruolo di imperatrice consorte. La scelta, alla fine, cadde sulla umile e docile Elena di Baviera, figlia di sua sorella minore Ludovica. Nel conoscere la futura cognata Elisabetta, però, Francesco Giuseppe ne rimase così affascinato da preferire quest'ultima al posto della prescelta Elena. Sofia non era molto d'accordo con questa decisione ma l'imperatore fu irremovibile. L'arciduchessa fu dunque vittima del suo grandissimo amore per il figlio e per il suo Paese. È tuttavia sbagliato affermare che detestasse la nuora: entrambe avevano un carattere indubbiamente molto forte ed erano di mentalità inconciliabili. Elisabetta aveva ricevuto un'educazione liberale, lontana dai cerimoniali, mostrando un temperamento moderno per l'epoca e mal tollerando gli obblighi di corte; al contrario Sofia pensava esclusivamente al bene della dinastia asburgica e alla salvaguardia dell'impero, del quale conservava una concezione assolutista. È pertanto un errore ritenere Sofia la suocera che ostacolò la vita della nuora in tutte le sue decisioni: l'arciduchessa pensava solo al bene della dinastia asburgica e dell'Impero austriaco.[4]

Con l'irrequieta nuora, comunque, iniziarono subito i problemi. La situazione precipitò quando nacque la prima nipote: Elisabetta voleva educare e tenere vicino a sé la figlia, Sofia invece riteneva che il compito spettasse soltanto a lei. Francesco Giuseppe diede ragione alla madre e, per tutta reazione, la moglie iniziò ad intraprendere una serie di viaggi per l'Europa, per fuggire dall'ambiente familiare opprimente.[5]

Un altro punto di disaccordo tra zia e nipote fu l'Ungheria: Sofia detestava gli ungheresi, popolo a suo avviso ribelle e ingovernabile; Elisabetta, spinta dal padre all'amore per quella terra sin dall'adolescenza, fu sempre più vicina al popolo magiaro piuttosto che agli austriaci.[6]

Il figlio Massimiliano[modifica | modifica wikitesto]

Il figlio prediletto da Sofia era però il secondogenito Massimiliano Ferdinando, molto amato dal popolo. Massimiliano nacque alla corte di Vienna proprio mentre vi si spegneva l'Aiglon, Napoleone II, l'unico sfortunato figlio di Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Asburgo-Lorena: il giovane, debole e d'animo sensibile, era unito a Sofia da un profondo e fraterno affetto, tanto che i due si vedevano ogni giorno e la giovane arciduchessa era arrivata a cedergli le soleggiate stanze della reggia a lei destinate, in sostituzione di quelle umide e più squallide che il ragazzo occupava. Durante l'agonia Sofia, incinta di nove mesi, si offrì di comunicarsi con il ragazzo appena ventunenne affinché non si rendesse conto dell'imminente fine. Alcune malelingue attribuirono al giovane Napoleone la paternità di Massimiliano: tale voce, però, è da ritenersi del tutto priva di fondamento.[7]

Nel 1864 Massimiliano, in parte spinto dall'ambiziosa e bella moglie Carlotta del Belgio, aveva accettato di diventare imperatore del Messico ma questa decisione gli risultò fatale: nel 1867 i rivoluzionari messicani lo condannarono a morte, e nessun regnante europeo intervenne. La notizia ebbe un forte impatto tra le case regnanti; per Sofia, la madre, lo shock fu tale che non si riprese mai più e non uscì più dalla sua stanza.[8]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

In occasione di una serata in teatro, il 9 maggio 1872, Sofia fu colpita da un raffreddore che si trasformò in polmonite. Le sue condizioni parvero subito disperate. Per dieci giorni la famiglia imperiale rimase al suo capezzale; Elisabetta, che si trovava a Merano, tornò di corsa a Vienna. Sofia Federica Dorotea Guglielmina (questo era il suo nome per esteso) morì alle tre di notte del 28 maggio 1872 all'età di 67 anni. Per l'Austria fu come perdere l'effettivo imperatore. Per Francesco Giuseppe fu la fine di ogni sostegno affettivo, morale e politico.[9]

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di Francesco Carlo e Sofia d'Asburgo nel 1861

Il 4 novembre 1824 sposò Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena, arciduca d'Austria, figlio dell'imperatore Francesco I e fratello di Ferdinando I.

Dopo cinque aborti, il medico di corte prescrisse a Sofia una serie di bagni termali presso Bad Ischl.[10] Il risultato, casuale o no, fu che ebbe cinque figli in poco più di dieci anni:

Immagine Nome Nascita Morte Matrimonio Consorte Discendenza Note
Francesco Giuseppe I d'Austria

Francesco Giuseppe Carlo

18 agosto 1830, Palazzo di Schönbrunn 21 novembre 1916, Palazzo di Schönbrunn 24 aprile 1854, Augustinerkirche Elisabetta di Baviera

(24 dicembre 1837 - 10 settembre 1898)

4 figli, 15 nipoti, più di 43 pronipoti Imperatore d'Austria, re apostolico d'Ungheria, re del Lombardo-Veneto
Massimiliano I del Messico

Ferdinando Massimiliano Giuseppe Maria

6 luglio 1832, Palazzo di Schönbrunn 19 giugno 1867, Santiago de Querétaro 27 luglio 1857, Palazzo Reale di Bruxelles Carlotta del Belgio

(7 giugno 1840 - 19 gennaio 1927)

Imperatore del Messico
Carlo Ludovico

Carlo Ludovico Francesco Giuseppe

30 luglio 1833, Palazzo di Schönbrunn 19 maggio 1896, Vienna
  1. 4 novembre 1856 (Dresda) - 1858 (vedovo)
  2. 21 ottobre 1862, Vienna - 1871 (vedovo)
  3. 23 luglio 1873, Kleinheubach
  1. Margherita di Sassonia (24 maggio 1840 - 15 settembre 1858)
  2. Maria Annunziata di Borbone-Due Sicilie (24 marzo 1843 - 4 maggio 1871)
  3. Maria Teresa di Braganza (24 agosto 1855 - 12 febbraio 1944)
6 figli, 22 nipoti Arciduca d'Austria
Maria Anna

Maria Anna Carolina Annunziata Giovanna Gabriella Teresa Caterina Margherita Filomena

27 ottobre 1835, Vienna 5 febbraio 1840, Vienna Arciduchessa d'Austria
Ludovico Vittorio

Ludovico Vittorio Giuseppe Antonio

15 maggio 1842, Hofburg 18 gennaio 1919, Castello di Klessheim Arciduca d'Austria

Importanza storica[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene attualmente la figura dell'arciduchessa Sofia sia condizionata dalla rigida e inflessibile immagine interpretata da Vilma Degischer nei tre film su Sissi che vedevano come protagonista Romy Schneider, è da sottolineare l'importanza del ruolo che ricoprì a Schönbrunn. La nuora Elisabetta, infatti, era lontana per i suoi continui viaggi in Europa; Sofia ne faceva le veci con instancabile padronanza di sé a Vienna e in tutto l'Impero. L'arciduchessa, poi, era una vera esperta di politica internazionale ed in grado di gestire il governo del Paese e le relazioni estere con coerenza e decisione. Non è esagerato, dunque, definirla "l'unico vero uomo della corte asburgica".[11]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken Cristiano II del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
 
Caterina Agata di Rappoltstein  
Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld  
Carolina di Nassau-Saarbrücken Luigi Cratone di Nassau-Saarbrücken  
 
Enrichetta Filippina di Hohenlohe-Langenburg  
Massimiliano I Giuseppe di Baviera  
Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach Teodoro Eustachio del Palatinato-Sulzbach  
 
Maria Eleonora d'Assia-Rotenburg  
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach  
Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg Carlo III Filippo del Palatinato  
 
Ludwika Karolina Radziwiłł  
Sofia di Baviera  
Carlo Federico di Baden Federico di Baden-Durlach  
 
Amalia di Nassau-Dietz  
Carlo Luigi di Baden  
Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt Luigi VIII d'Assia-Darmstadt  
 
Carlotta di Hanau-Lichtenberg  
Carolina di Baden  
Luigi IX d'Assia-Darmstadt Luigi VIII d'Assia-Darmstadt  
 
Carlotta di Hanau-Lichtenberg  
Amalia d'Assia-Darmstadt  
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken  
 
Carolina di Nassau-Saarbrücken  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Merinelli, p. 110
  2. ^ Bestenreiner, p. 23
  3. ^ Vandano, p. 76
  4. ^ Bestenreiner, p. 39
  5. ^ Bestenreiner, p. 41
  6. ^ Cardini, p. 30
  7. ^ Vandano, p. 90
  8. ^ Vandano. p. 91
  9. ^ Cardini. p. 78
  10. ^ Vandano, p. 75
  11. ^ Merinelli, p. 118

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Erika Bestenreiner, L'imperatrice Sissi, Milano, Mondadori, 2003. ISBN 88-04-51248-2
  • Franco Cardini, Francesco Giuseppe, Palermo, Sellerio, 2007. ISBN 978-88-389-2157-5
  • Elvira Marinelli, Gli Asburgo. Splendori e miserie di una dinastia, Firenze, Giunti, 2005. ISBN 88-09-04433-9
  • Vittoria Vandano, Gli Asburgo (II), Milano, Mondadori, 1972.

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Controllo di autoritàVIAF (EN57418282 · ISNI (EN0000 0000 5177 9967 · CERL cnp00548058 · LCCN (ENno94025988 · GND (DE119131382 · BNF (FRcb16297330n (data) · J9U (ENHE987007450690005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no94025988