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Venerdì, 10 Maggio 2024
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Lucio Presta durissimo su Amadeus: dal ruolo di Giovanna Civitillo al caso John Travolta, la verità dell'ex manager

L'ex agente del conduttore racconta tutti i dettagli sulla fine del loro rapporto professionale in un'intervista al Giornale

Era stato annunciato come un divorzio professionale clamoroso quello tra Lucio Presta e Amadeus, poi seguito dalle brevi dichiarazioni del manager che avevano avvalorato le indiscrezioni secondo cui tra i due la rottura sarebbe stata tutt'altro che consensuale. Oggi, però, è proprio Lucio Presta a parlare, a raccontare al sua versione dei fatti sul rapporto con lo showman che definisce con le parole di Giulio Andreotti: "Molti anni fa ho avuto il privilegio di essere ricevuto dal presidente Andreotti per il consueto scambio degli auguri natalizi. Erano incontri brevi (massimo 30 minuti) nei quali ho imparato più cose di quante ne ho imparate negli anni successivi. La prima che esiste una malattia conclamata che si chiama Sindrome rancorosa del beneficiato. La seconda che la gratitudine è il sentimento della viglia e la terza che se tu fai del bene a qualcuno avrai tanti incavolati e un ingrato", ha detto in una lunga intervista al Giornale: "Il triste finale è che Giulio Andreotti aveva ragione. La gratitudine è il sentimento della vigilia e la sindrome rancorosa del beneficiato è una sindrome ascrivibile ai nostri giorni e anche ai grandi personaggi". 

Le tappe del rapporto tra Presta e Amadeus

L'agente ha ricostruito le tappe della loro collaborazione partendo dal primo Festival di Sanremo "risultato un capolavoro di complicità". "Amadeus non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue" e con lui e la sua famiglia "ho trascorso alcuni giorni a La Coruna, in Spagna, per scrivere interamente il regolamento che poi lui ha portato in Rai come opera sua", ha raccontato Lucio Presta spiegando che insieme costruirono anche "la squadra autorale, la regia, gli scenografi, il direttore della fotografia, il coreografo, etc...", e fecero la scelta delle co-conduttrici: "Alcune le ha incontrate per la prima volta direttamente durante i servizi fotografici di Saremo". Quanto alla parte musicale, "fin dal primo giorno gli incontri con la discografia li facemmo insieme". Insomma, un rapporto solido e di fiducia incondizionata, almeno "per quattro Festival".

Poco dopo l'inizio del lavoro per il quinto Sanremo, ha proseguito il manager, "mi accorsi che qualcosa non andava: Ama diceva sempre no e declinava ogni proposta". Allora "chiesi di avere un incontro con lui e la risposta fu che aveva molto da fare". Presta ha sostenuto che Amadeus a giugno 2023 chiese, in relazione a Arena Suzuki, un programma prodotto da Arcobaleno Tre (la società di cui Presta ha venduto le quote ma rimane manager) "che gli venisse pagato dalla società la direzione artistica e che gli fossero riconosciuti il 100 per cento dei diritti della titolarità del format" e suo figlio in parte "cedette alle sue insistenze": "Gli riconobbe 90mila euro, oltre quelli versati negli anni precedenti e anch'essi - secondo Presta - non dovuti. Denaro che Ama ha fatturato regolarmente con la dicitura 'direzione artistica', contravvenendo così alla circolare della Vigilanza Rai".

"Sinceramente credo sia stato spinto a farlo, non riconosco lui in questo gesto", ha aggiunto il manager per poi spiegare come successivamente Amadeus gli "annunciò la sua intenzione di voler interrompere il rapporto dopo la fine del Festival". Alcuni giorni dopo, però, gli scrisse messaggio "dicendo che preferiva interrompere subito il nostro rapporto perché la mia presenza lo avrebbe messo a disagio al Festival". "In quella circostanza mi ha confermato che avrebbe onorato il pagamento delle mie spettanze fino a fine contratto (agosto 2024)", salvo poi comunicare "che intendeva pagare solo fino a dicembre. Per questo è stata data disposizione all'ufficio legale di tutelare i miei interessi".

La richiesta di Amadeus sulla moglie Giovanna Civitillo

Lucio Presta ha riportato poi un appunto che Amadeus gli avrebbe fatto per il Festival di Sanremo: "Secondo lui, io avrei organizzato con il direttore del day-time Rai Angelo Mellone, la presenza di un corner all'interno del teatro Ariston, per gli inviati dei vari programmi Rai. A tal proposito mi inviò un messaggio vocale duro che riporto testualmente: Nessun programma di day-time sarebbe mai dovuto entrare all'Ariston, tranne la Vita in Diretta. Nessun inviato di nessun programma sarebbe potuto entrare all'Ariston fatta eccezione della signora Giovanna Civitillo. Tutti gli altri inviati degli altri programmi devono stare fuori dall'Ariston". Richiesta che non sarebbe stata attinente al ruolo di direttore artistico ricoperto da Amadeus: "Il direttore artistico del Festival ha un potere decisionale immenso sul Festival come da contratto, ma nessun diritto sui programmi della Rai che trattano il Festival. Inoltre quella richiesta era stata fatta dal direttore Mellone alla vicedirettrice Lentini ed io non ne ero assolutamente a conoscenza", ha aggiunto Presta.

"Sconsigliai ad Amadeus la presenza di John Travolta al Festival"

Tra i punti affrontati anche la presenza di John Travolta all'ultimo Festival che tante polemiche ha suscitato anche per via della pubblicità occulta alle scarpe indossate. Dettaglio su cui Presta ha una versione molto precisa dell'accaduto. "Nel mese di ottobre il manager di Travolta (Oscar Generale) mi scrisse se eravamo interessati alla presenza dell'artista ad una cifra molto bassa perché lo sponsor delle scarpe era disposto a pagare la differenza del suo cachet. Ho informato Amadeus sconsigliandogli di fare l'operazione", ha raccontato, aggiungendo che, in effetti, Amadeus si disse d'accordo a non avere Travolta al Festival. "A novembre, un mese dopo, il manager di Travolta ha rilanciato l'offerta", ha proseguito Presta: "Io non ho risposto ma ho condiviso con Alessio De Stefani, mio collaboratore e autore del Festival che si erano offerti di nuovo. Sono certo che una volta arrivati a Sanremo il manager abbia contattato De Stefani riproponendo il tutto. Sta di fatto che al Festival, quanto dal manager proposto si è poi avverato e le uniche persone che sapevano della proposta erano Amadeus e De Stefani. Nel frattempo con De Stefani e Dal Bello il rapporto di collaborazione con Arcobaleno tre ed anche con me si era interrotto per comportamento scorretto e violazione di segreti industriali. Tutt'ora la Dal Bello collabora con Amadeus in qualità di assistente, di De Stefani non ho riscontri, terminato The Voice". 

Infine: "Questa la vera storia di come sono andate le cose tra Amadeus e il sottoscritto", ha concluso Presta: "Naturalmente ho tutte le prove documentali e testimoni di quanto a lei dichiarato. Ho voluto chiarirlo perché Amadeus in conferenza stampa ha detto: Presta sa quello che ha fatto, lasciando intendere chissà cosa. Altrimenti, come mia abitudine ben conosciuta, non avrei mai parlato della fine del nostro rapporto".

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