Ritratto di Alice di Battenberg, l'enigmatica mamma del principe Filippo

Dall'amore folle per il marito Andrea, principe di Grecia e Danimarca, all'esilio, dal manicomio al misticismo. La suocera di Elisabetta II è stata una delle figure più affascinanti ed enigmatiche della famiglia reale
Alice di Battenberg l'enigmatica mamma del principe Filippo

Quando lavorava alla terza stagione di The Crown, Peter Morgan si è imbattuto in un personaggio affascinante «più di quanto qualsiasi sceneggiatore potrebbe inventare»: la principessa Alice di Battenberg, mamma del principe Filippo.

Una reale eccentrica e misteriosa. Alice, nata nel 1885 nel castello di Westminster, figlia del principe Louis di Battenberg e della principessa Vittoria d’Assia, bis nipote da parte di madre della regina Vittoria, nel 1903 sposò il principe Andrea di Grecia, di cui era follemente innamorata. Tra i regali di nozze, una tiara dello zar e della zarina russi, del valore di oltre 14 milioni di dollari, che sarebbe poi stata trasformata nell'anello di fidanzamento donato da Filippo -  quinto figlio di Alice - alla regina Elisabetta II. Il matrimonio, per Alice, fu solo l'inizio di un'esistenza piena di stravaganze. «Nel corso della sua vita, tutti i suoi punti fermi furono ribaltati», ha scritto il suo biografo Hugo Vickers.

Una quindicina d'anni dopo le nozze, Alice e suo marito, per via della rivoluzione in Grecia, furono costretti all'esilio in Francia. La principessa iniziò a lavorare in un negozio di beneficenza prendendosi cura dei rifugiati greci. Diventò anche profondamente religiosa e nel 1928 si convertì alla Chiesa grego-ortodossa. A quel punto iniziarono i primi segni di squilibrio psicologico: Alice, nel suo delirio, era convinta di essere in diretto contatto con Gesù Cristo e di poter ricevere messaggi divini. Ragion per cui fu separata dalla sua famiglia - compreso l'ultimogenito Filippo, che non aveva ancora 10 anni - e  ricoverata in un manicomio in Svizzera.

Alla principessa fu diagnosticata una schizofrenia paranoide. Venne quindi richiesto il parere di Freud in persona. Il padre della psicoanalisi si pronunciò: il disturbo della principessa nasceva da uno squilibrio sessuale. Alice venne dunque sottoposta - contro la sua volontà - a una sterilizzazione forzata che le portò una menopausa precoce e altri disturbi, senza certo procurarle alcun beneficio a livello mentale. Nel frattempo, nel sud della Francia, il marito si dedicava all’alcol e al gioco d’azzardo al fianco una nuova amante, un’arrampicatrice sociale dal passato molto discusso.

La principessa avrebbe rivisto l'ultimogenito Filippo solo nel 1937, al funerale di un'altra sua figlia, Cecilia, morta a 26 anni in un incidente aereo (tragedia raccontata dalla seconda stagione di The Crown). Dopo quel lutto Alice fu capace di riprendere in mano la sua vita. Evitò la famiglia e trascorse un'esistenza nomade in giro per l'Europa, vivendo in incognito e dedicandosi ai più poveri e bisognosi.

Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale spaccò ulteriormente la famiglia (che nel frattempo aveva cambiato cognome in Mountbatten per nascondere le origini tedesche). Mentre Filippo combatteva valorosamente con la Raf, tre delle sue quattro sorelle si erano sposate con degli ufficiali dell’esercito nazista, provocando così ulteriore dolore in Alice la quale, con i pochi soldi a disposizione, si stabilì ad Atene dove cominciò ad aiutare i bisognosi. Tra di loro c’erano anche diverse famiglie di ebrei, che nascose per più di un anno nel sottotetto di casa sua, finendo nel mirino della Gestapo che la inserì tra i sospettati: sfruttando la sua sordità (era nata con un difetto congenito), riuscì a non rispondere alle domande dei tedeschi e salvò la vita di moltissimi ebrei.

Solo anni dopo Alice riprense i contatti con la royal family: assistette al matrimonio di Filippo e Elisabetta nel 1947 ma poi fece ritorno ad Atene, dove viveva da sola e dove aveva fondato un ordine di suore ortodosso.

Alice seguì la fede greco-ortodossa per il resto della sua vita. Nel 1952, all’incoronazione della nuora, sfilò per Westminster con indosso la tunica del suo ordine. Nel 1967, dopo il colpo di Stato in Grecia, Filippo pregò la madre di fuggire. Poiché si rifiutava, la mandò a prelevare e caricare su un aereo con la forza. La regina fece assegnare alla suocera una stanza degna del suo rango a Buckingham Palace, da cui, vestita da suora, usciva per aggirarsi nel palazzo reale fumando sigarette Woodbines.

Un paio d'anni fa lady Pamela Hicks,  cugina del principe Filippo, ha raccontato che Alice aveva un «caratteraccio. Poteva essere una persona molto difficile». Ma la regina Elisabetta si sentiva «responsabile» della suocera. E fu «sempre meravigliosa» con lei.

Alice di Battenberg morì a 84 anni a Buckingham Palace, il 5 dicembre 1969, dopo aver vissuto una vita straordinaria. Eppure, come disse il principe Filippo nel 1994 durante una cerimonia a Gerusalemme in onore di sua madre, «non le è mai passato per la mente che le sua azioni fossero in qualche modo speciali».

Quando morì, Alice aveva donato ai poveri tutti i suoi beni. Al figlio Filippo aveva lasciato un biglietto: «Caro Filippo, sii coraggioso. Ricordati che non ti abbandonerò mai. Sarò sempre con te, quando ne avrai bisogno. Con tutto il mio amore, la tua vecchia madre».

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