Royal family, storia di Alice di Battenberg sterilizzata da Freud

La storia incredibile di Alice di Battenberg, suocera di Elisabetta, "curata" da Freud con la sterilizzazione

Tra guerre, esili e manicomi Alice di Battenberg non ha mai rinnegato se stessa

principessa alice di battemberg, suocera della regina elisabetta
Evening StandardGetty Images

Chissà se è bastata la terza stagione di The Crown per mostrare al mondo quanto la vita di Alice di Battenberg, suocera della regina Elisabetta e madre del principe Filippo, sia degna di essere raccontata. Nella serie Netflix la si incontra ormai anziana, con addosso il vestito da monaca dell'ordine da lei fondato (la Christian Sisterhood of Martha and Mary, ndr): è il 1967 e Her Majesty decide di chiamarla a vivere a Buckingham Palace per proteggerla dagli scontri politici in atto ad Atene. A Londra, la principessa Alice muore senza lasciare beni (li ha donati tutti ai bisognosi), ma la sua vita rimane ai posteri a mostrare il coraggio di una donna che ha saputo vivere a modo suo nonostante le enormi difficoltà incontrate. Vittoria Alice Elisabetta Giulia Maria di Battenberg è nata con una forma di sordità congenita, ha affrontato guerre, colpi di stato, periodi di esilio. È stata anche paziente di Sigmund Freud che, nel tentativo di curarla da un forte esaurimento nervoso, l'ha sottoposta a una procedura di sterilizzazione forzata che le ha causato una menopausa precoce. Insomma, di cose da dire su di lei ce ne sono parecchie.

Alice di Battenberg con suo marito Andrew di Grecia e Danimarca
Topical Press AgencyGetty Images

Infanzia e gioventù della Principessa Alice di Battenberg

Alice di Battenberg è nata nel castello di Windsor ma è cresciuta con la famiglia tra Darmstadt, Londra, Jugenheim e Malta (dove suo padre era ufficiale di marina). È la madre ad accorgersi che la bambina ha dei problemi all'udito che le rallentano l'apprendimento e ad insegnarle - una volta stabilita la diagnosi di sordità congenita - a leggere il labiale e a parlare inglese e tedesco. In occasione dell'incoronazione di Edoardo VII, Alice fa il suo primo incontro con il principe Andrea di Grecia con il quale si sposa nel 1903. I due danno alla luce 5 figli: quattro femmine e un maschio, Filippo, l'ultimogenito che diventerà Duca di Edimburgo.

Per la principessa iniziano anni difficili: durante le guerre balcaniche, Andrea viene richiamato nell'esercito e Alice, da sempre molto dedita alle opere pie, lavora come infermiera. Segue un esilio in Svizzera durante la prima guerra mondiale e poi - una volta tornati in Grecia - un colpo di stato che li costringe nuovamente a fuggire in Francia. La famiglia si stabilisce in una casa alla periferia di Parigi e la principessa inizia a lavorare in un negozio di beneficenza prendendosi cura dei rifugiati greci. Diventa anche profondamente religiosa e si converte alla Chiesa greco-ortodossa nel 1928. È a quel punto che iniziano i primi segni di squilibrio psicologico: Alice, nel suo delirio, è convinta di essere in diretto contatto con Gesù Cristo e di poter ricevere messaggi divini.

Sigmund Freud nel 1930
BettmannGetty Images

I problemi mentali di Alice di Battenberg

Secondo le recenti ricostruzioni, è probabile che la principessa stesse vivendo un forte esaurimento nervoso causato dalle drammatiche vicende degli anni precedenti. All'epoca, però, le viene diagnosticata una schizofrenia paranoide. A quel punto arriva l'allontanamento dalla famiglia: Alice viene mandata in due manicomi, prima a Berlino e poi in Svizzera, entrambi gestiti da due allievi Sigmund Freud. È una paziente difficile: si ribella alle cure, scappa e, a causa della sua sordità, non reagisce adeguatamente alle terapie. Viene quindi richiesto il parere di Freud in persona e il padre della psicoanalisi si pronuncia: il disturbo della principessa nasce (indovinate?) da uno squilibrio sessuale. Alice di Battenberg viene quindi sottoposta - contro la sua volontà - ad una sterilizzazione forzata che la porterà a una menopausa precoce e a ulteriori disturbi, senza certo procurarle alcun beneficio a livello mentale.

La principessa Alice a Londra nel 1969
George StroudGetty Images

È a questo punto, però, che la principessa mostra tutta la sua forza: gli anni nei manicomi e gli abusi subiti non riescono a spezzarla e, una volta uscita, riprende in mano i pezzi della sua vita e inizia a plasmarla a modo suo. Come racconta Esquire, per anni Alice evita la famiglia, trascorre un'esistenza nomade in giro per l'Europa, vivendo in incognito e dedicandosi a ciò per cui ha sempre vissuto: i più poveri e bisognosi. Solo anni dopo riprende i contatti con la royal family, assiste al matrimonio di Filippo e Elisabetta nel 1947 e fa ritorno ad Atene dove vive da sola e fonda infine il suo ordine religioso.

"Sospetto che non le sia mai venuto in mente che la sua azione fosse in alcun modo speciale", ha commentato il principe Filippo durante una cerimonia a Gerusalemme in onore di sua madre. Alice di Battenberg non è solo un esempio di dedizione e impegno umanitario, è anche una donna che ha saputo vivere fino in fondo per i propri ideali, a fronte di una società che avrebbe potuta letteralmente annullarla, rendendola uno dei tanti danni collaterali dell'approccio freudiano al corpo e alla psicologia femminile.

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