Alexander Payne, l'America profonda vissuta con ironia
News Cinema

Alexander Payne, l'America profonda vissuta con ironia

1

Ha raccontato il suo Midwest con storie di personaggi spesso ordinari raccontati con sarcasmo e ironia. Alexander Payne è stato per anni uno dei preferiti dal cinema indipendente americano. Ora torna al cinema con The Holdovers - Lezioni di vita.

Alexander Payne, l'America profonda vissuta con ironia

Coccolato dalla critica, è uno degli autori più apprezzato del cinema indipendente americano, anche se il suo ultimo film, ormai lontano sei anni, è stato un insuccesso al botteghino e non solo. Alexander Payne si è fatto notare per uno stile molto personale, sospeso fra satira o ironia anche implacabile e un racconto della ordinarietà, generazione dopo generazione. Spesso lo ha fatto raccontando proprio un luogo apparentemente banale come il Midwest, il Nebraska in cui è nato e cresciuto. 

L’arrivo in sala dal 18 gennaio del suo nuovo film, The Holdovers - Lezioni di vita, distribuito da Universal Pictures, segna una possibile rinascita, senz'altro in ritorno di gloria per la sua carriera, che ha avuto inizio nel 1996 con La storia di Ruth, donna americana, una drammatica vicenda sull’aborto e sulla marginalità delle metropoli contemporanee con protagonista assoluta Laura Dern. Un primo assaggio in un piccolo film, poco noto in Italia, in cui affronta una tematica sociale delicata in un dramma senza troppe vie d’uscita ironiche, al contrario di come si svilupperà poi la sua carriera.

Election

Una Reese Whiterspoon poco più che ventenne, studentessa di successo e popolare in lotta contro il suo professore, in uno scontro generazionale sofisticato e divertente, ha celebrato con Election il suo secondo film, quello che ha lanciato la carriera di Alexander Payne. Prima candidatura all’Oscar, per la sceneggiatura non originale, e un trionfo completo agli Independent Spirit Awards, con miglior regia, film e sceneggiatura. 

Si affaccia con questa storia umoristica e satirica nel novero degli autori di un cinema indipendente americano che affronta il nuovo millennio cercando di trovare una via originale rispetto a Hollywood e alla sua ormai preoccupante carenza in termini di originalità e di propulsione all’innovazione. Lo fa prendendo in giro con stile la vita scolastica e la politica, regalando uno dei ruoli migliori della seconda parte della carriera a Matthew Broderick, indimenticabile protagonista di Wargames e Ladyhawke).

A proposito di Schmidt

Se in Election era la gioventù, oltre alla complessa interazione fra generazioni diverse, a venire raccontata dal regista di origine greca, in A proposito di Schmidt si concentra sulla terza età. Sono gli anni migliori, almeno finora, della sua carriera, quelli del consolidamento di uno stile molto particolare di racconto, sospeso fra ironia e una malinconia incarnata a meraviglia da un redivivo Jack Nicholson, qui affiancato da Kathy Bates, Hope Davis e Dermot Mulroney. 

Il signor Warren Schmidt è un assicuratore appena andato in pensione quando rimane vedovo dopo oltre quarant’anni di matrimonio. Siamo nell’America profonda, in quel Nebraska in cui lo stesso Payne è nato e cresciuto. La storia di un uomo che si confronta con un passato che ora gli sembra ben più deludente di quanto pensasse e un futuro visto con angoscia. Per superare questa crisi parte in camper per trovare la figlia. Pioggia di riconoscimenti per il film, a partire dalle due candidature all’Oscar per i due protagonisti, Nicholson e Bates.

Sideways

Passano due anni ed ecco, nel 2002, un racconto che sposta la lente d’ingrandimento su un protagonista di mezza età, splendidamente interpretato da Paul Giamatti. Un insegnante (proprio come in The Holdovers) da poco divorziato e in crisi. Sull’orlo della depressione, introverso e incapace di relazionarsi con le donne, ma in generale con gli esseri umani. Una passione però gli è rimasta, quella per il vino, mentre decide di scrivere un libro. 

Un viaggio nella zone vinicola della California cambierà la sua prospettiva intima e sociale, in una storia che a sorpresa è diventata un piccolo culto, tanto da far impennare il flusso turistico nelle zone (e fra le vigne) in cui è ambientato. Sideways ha incassato oltre 110 milioni di dollari in tutto il mondo, una cifra notevolissima per un film indipendente senza star nel cast. A proposito, fra gli interpreti ci sono anche Thomas Haden Church, Virginia Madsen e Sandra Oh, una delle interpreti storiche di Grey’s Anatomy e all’epoca (per cinque anni) compagna e poi moglie di Payne.  

Il film è stato adorato dalla critica fino a diventare protagonista della stagione dei premi, con cinque candidature agli Oscar, e la vittoria per la sceneggiatura non originale, oltre a sette nomination ai Golden Globe.

Paradiso amaro

Alcuni progetti abortiti e il bisogno di trovare il progetto giusto hanno fatto sì che il successivo lungometraggio di Alexander Payne arrivasse solo nel 2011. Paradiso amaro è ambientato alle isole Hawaii e si concentra su Matt, un facoltoso avvocato (George Clooney). Un incidente in barca costringe la moglie in uno stato di coma irreversibile e il protagonista si ritrova solo con due figlie. Occasione per fare i conti con il suo ruolo stesso di genitore, specie alle prese con l’adolescenza ribelle della figlia maggiore. 

A complicare la questione arriva la scoperta che la moglie aveva una relazione, tanto da andare in cerca dell’amante intraprendendo un viaggio che lo farà crescere, come padre e come essere umano. Una storia fra ironia e dramma che valorizza un’altra ambientazione molto presente e ha lanciato la carriera di una giovane come Shailene Woodley, in un altro film che ha ottenuto una pioggia di riconoscimenti e candidature, fra cui cinque all’Oscar, con la “solita” vittoria per la sceneggiatura non originale.

Nebraska

Dopo alcune escursioni in giro per l’America, Payne torna a casa in Nebraska, uscito nel 2013 e presentato in concorso al Festival di Cannes, portando a casa il premio per il miglior attore per Bruce Dern. È lui il protagonista di un altro racconto su un anziano alle prese con un bilancio della propria vita, da una parte, e la voglia di prendere in mano quello che gli rimane da vivere, dall'altra.

Woody Grant è infatti un padre di famiglia alcolizzato che si mette in marcia, letteralmente, in un viaggio a piedi fra Montana e Nebraska, nel cuore del Midwest. È il quarto film di Payne a essere girato nel suo stato natale, girato interamente in bianco e nero. Nonostante un risultato al botteghino marginale, il film ha proseguito la luna di miele con Oscar - sei candidature, nessuna vittoria - e Golden Globe - con cinque nomination.

Downsizing

Dopo una preparazione lunga molti anni, Alexander Payne ha finalmente girato e completato il suo film più ambizioso, ma forse anche quello accolto meno calorosamente dalla critica e anche dal pubblico, specie considerato il budget molto alto per lui di 68 milioni di dollari. Ambientato in un futuro dispotico in cui l’ambiente è sempre più deteriorato tanto da portare al crollo totale, Downsizing vede come protagonista Matt Damon nella storia complessa in cui la miniaturizzazione, da cui il titolo, sembra l’occasione per risparmiare e potersi permettere uno stile di vita più agiato.

Rimasto solo per la fuga della moglie, il protagonista si trova alle prese con le conseguenze della sua scelta di Downsizing. Fra la Norvegia e il solito Nebraska, il film è sicuramente il meno riuscito e più contorto nella produzione del regista, questa volta quasi ignorato nella stagione dei premi e alle prese con un flop in sala.

The Holdovers

Partito in sordina, il suo nuovo film sembra invece poter riportare il regista ai fasti degli anni d’oro. The Holdovers è stato presentato a Telluride, conquistando sempre più attenzione e, in attesa degli Academy Award, ha portato a casa tre candidature ai Golden Globe, con la vittoria di Paul Giamatti come miglior attore, con tanto di mangiata virale di un cheeseburger in un fast food post cerimonia, statuetta e smoking compresi. Il ritorno di Giamatti dopo il sodalizio vincente di Sideways sembra aver pagato. Insieme a lui due sorprese come il giovane Dominic Sessa e Da’Vine Joy Randolph, vincitrice anche lei ai Globe.

Siamo nel 1970, quando un insegnante decisamente poco popolare, con i colleghi come con gli studenti, rimane in una prestigiosa scuola durante le vacanze di Natale. Insieme a lui un quindicenne, unico rimasto durante la pausa. Ottimo studente, ma con un comportamento che lo porta spesso sull'orlo dell’espulsione. C’è poi la cuoca, che ha appena perso un figlio in Vietnam. Un Natale inconsueto, a tre, per personaggi che condivideranno la neve del New England, ma anche molto altro, in una relazione inconsueta e irresistibile che ha fatto gridare la critica al grande film, al ritorno in piena forma della carriera di Alexander Payne

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming